Killer Mike parla dell’arresto ai Grammy e cita la sicurezza “troppo zelante”

Killer Mike ha fornito nuovi dettagli sul suo arresto ai Grammy 2024 e su un’indagine che ha portato a un’accusa per reati minori.

Il rapper è stato arrestato presso la Crypto.com Arena di Los Angeles dopo aver vinto tre Grammy durante la cerimonia di premiazione che si è svolta nel vicino Peacock Theater.

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“Come potete immaginare, c’era molta confusione e quindi ci sono state incomprensioni riguardo attraverso quale porta io e il mio team dovessimo entrare. Abbiamo avuto a che fare con una guardia di sicurezza troppo zelante, ma io e il mio team abbiamo la massima fiducia nel fatto che alla fine verrò scagionato da ogni accusa”, ha dichiarato Killer Mike, il cui vero nome è Michael Render, in una dichiarazione rilasciata nella tarda serata di lunedì 5 febbraio a proposito dei tentativi di raggiungere la Crypto.com Arena dopo aver ritirato i premi.

Ha vinto per la migliore canzone rap, per la migliore performance e per il miglior album prima di essere trattenuto, ammanettato e accusato di percosse in seguito a un’apparente colluttazione con la guardia di sicurezza avvenuta all’esterno della Crypto.com Arena dopo che il rapper aveva ritirato i premi al Peacock Theater.

 

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Dopo essere stato arrestato, è stato interrogato all’interno dell’arena e poi trasportato al commissariato centrale della polizia di Los Angeles, dove è stato schedato. Killer Mike ha ringraziato i suoi fan per i messaggi di augurio. “Apprezzo molto la preoccupazione e il sostegno, ma sono più che a posto”, ha aggiunto.

Una fonte vicina a Killer Mike ha aggiunto che l’alterco e l’arresto sono stati eccessivamente ingigantiti. “La situazione è stata gonfiata a dismisura, ma siamo fiduciosi che i fatti del caso, una volta messi a nudo, dimostreranno che Mike non ha commesso il presunto reato e sarà scagionato”, ha aggiunto la fonte.

Il dipartimento di polizia di Los Angeles non ha risposto alla richiesta di commento del The Hollywood Reporter nella prima mattinata di martedì 6 febbraio.

Traduzione Pietro Cecioni