Una “nuova” canzone dei Beatles. Un inedito. C’è anche la voce di John Lennon, grazie ad un programma di intelligenza artificiale. È Paul McCartney a dirlo in un’intervista alla Bbc, realizzata a pochi giorni dal suo 81esimo compleanno.
All’emittente di Stato britannica, l’ex bassista dei Fab Four ha spiegato che la traccia della voce di Lennon è stata presa da una vecchia audiocassetta e separata dalle altre tracce sonore al fine di realizzare un nuovo brano. Una procedimento non molto diverso da quello utilizzato quando, in occasione dell’uscita dell’Anthology dei Beatles del 1995, uscì il primo inedito del gruppo di Liverpool dopo lo scioglimento del 1970, ossia Free as a Bird.
“Siamo riusciti a prendere la voce di John e purificarla usando l’intelligenza artificiale per mixare la registrazione”, ha spiegato Paul. “Abbiamo appena finito e uscirà quest’anno”, ha aggiunto l’ex beatle, senza tuttavia rivelare da quale canzone l’IA abbia ricavato la voce di Lennon. La Bbc ha però una sua opinione molto netta al riguardo: si tratterebbe, così l’emittente, di un pezzo scritto da John nel 1978, intitolata Now and Then.
Il terzo singolo (mancato) dei Beatles
Per i beatlesiani duri e puri non si tratta di una notizia del tutto sorprendente: Now and Then era stata presa in considerazioni dai Beatles superstiti come nuovo singolo della band già nel 1995, appunto per l’uscita della prima Anthology, come seguito inedito a Free as a Bird ed il secondo singolo, Real Love.
Now and Then (talvolta indicata anche come I Don’t Want to Lose You oppure Miss You), venne registrata da Lennon in forma di demotape solo piano e voce a casa sua, il Dakota Building di New York. Nel gennaio 1994, McCartney ricevette dalla vedova Lennon, Yoko Ono, due cassette con un tesoretto: si trattava delle registrazioni casalinghe di canzoni che Lennon non aveva mai completato o pubblicato. Tra i pezzi contenuti in uno dei nastri c’erano Free as a Bird e Real Love, ma anche Grow Old with Me e Now and Then.
Nel marzo dell’anno successivo, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr iniziarono a lavorare su Now and Then registrando una traccia di sottofondo approssimativa che sarebbe stata utilizzata come sovraincisione. Tuttavia, dopo soli due giorni in studio, il lavoro sulla canzone fu interrotto e i piani per un terzo singolo della reunion vennero abbandonati.
Vedi alla voce democrazia
A detta del produttore Jeff Lynne, la canzone aveva un ritornello ma mancava quasi del tutto di versi. “Abbiamo fatto la traccia di accompagnamento, un lavoro approssimativo che non abbiamo finito”, aggiunse l’ex leader degli Electric Light Orchestra, a cui era stato affidata la produzione dei “nuovi” inediti. Un ulteriore fattore che ha indotto i tre Beatles superstiti a scartare la canzone è stato un difetto tecnico nella registrazione originale: un ronzio molto forte, pressoché impossibile da eliminare. Per di più, pare che George nutrisse una certa avversione per il pezzo. Paul, oltre a definire il demo di John “fottuta spazzatura”, aggiunse che “essendo i Beatles una democrazia, non lo facemmo”.
Oggi, con le nuove tecniche a disposizione (tecniche di cui Peter Jackson ha fatto amplissimo utilizzo per realizzare il documentario-monstre Get Back, che mostra in “diretta” la realizzazione dell’album Let it Be nonché l’intero concerto sul tetto di Savile Row), a Now and Then viene garantita nuova vita all’insegna del multiverso infinito chiamato The Beatles. Lo ha confermato lo stesso McCartney: è stato proprio il film Get Back a convincerlo a terminare la nuova registrazione del “nuovo” pezzo dei Beatles. “Jackson era stato capace di estrapolare la voce di John da una cassetta malridotta”.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, secondo Paul è “un po’ spaventosa ed eccitante, ma è il futuro. Dobbiamo solo vedere fin dove ci porta”.
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