Ringo Starr sta respingendo “voci terribili” secondo cui lui e Paul McCartney avrebbero usato l’intelligenza artificiale per ricreare la voce di John Lennon per Now and Then, la nuova canzone dei Beatles appena pubblicata. Il batterista dei Beatles ha affrontato la questione in una nuova intervista con la rivista AARP. Ha parlato della sua vita durante e dopo il periodo trascorso nell’iconica band e della sua riunione con McCartney con la volontà di produrre una traccia incompiuta.
Starr e McCartney avevano collaborato insieme al compianto George Harrison per pubblicare altri demo con Lennon negli anni Novanta, lasciando Now and Then da parte a causa di un problema di separazione della voce di Lennon dalle parti strumentali che rendeva piuttosto difficile completare la traccia. La situazione si è stravolta quando i musicisti hanno lavorato con il regista Peter Jackson nel documentario Disney+ Get Back. Durante il processo di produzione del film, è stata sviluppata una nuova tecnologia basata sull’apprendimento automatico (una branca dell’intelligenza artificiale), che ha permesso al team di dividere le diverse componenti della canzone in più tracce separate.
McCartney, Starr e Giles Martin hanno lavorato insieme per creare nuove tracce di chitarra e batteria insieme ad arrangiamenti di archi, mentre l’intelligenza artificiale ha estratto la voce di Lennon da una registrazione su cassetta di qualità inferiore. “Era una demo che John aveva. Siamo stati in grado di prendere la sua voce e renderla pura attraverso questa intelligenza artificiale”, ha spiegato McCartney a BBC 4 Radio a giugno.
Apparentemente, però, alcuni fan sembrano aver frainteso il modo in cui l’intelligenza artificiale è stata utilizzata nel processo di produzione della traccia. Il malinteso è nato da quando, l’anno scorso, Starr ha affermato di aver usato una forma di intelligenza artificiale per ri-generare la voce di Lennon.
“C’erano voci terribili secondo cui non si trattava di John, ma di intelligenza artificiale”, ha spiegato Starr ad AARP. “Qualunque stronzata dicesse la gente, Paul e io non lo avremmo fatto. È una bellissima canzone. È un bel modo per chiudere finalmente quella porta”.
Durante la sua intervista a Radio 4 rilasciata prima dell’uscita di Now and Then, McCartney aveva espresso esitazione sull’uso dell’intelligenza artificiale nella musica. “Non sono molto ferrato in materia internet. Ma immagino già che la gente mi dirà: ‘Oh, sì, c’è una traccia in cui John canta una delle sue canzoni’, ed invece è solo AI, capito?” ha commentato il cantautore. “È un po’ spaventoso, ma è anche emozionante. In fondo, questo è il futuro. Dovremo solo vedere dove porta”.
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