Centro Sperimentale: passa l’emendamento all’emendamento del DL Giubileo, sit-in a Montecitorio degli studenti

Ieri in serata sembrava che il golpe al CSC si fosse impantanato, poi stamattina il "ritocchino" che fa felice Forza Italia: una nomina del comitato scientifico viene tolta alla Pubblica Istruzione e data al MUR, dicastero in quota azzurri. L'appoggio di Elly Schlein: "Noi insistiamo, questa è anche una battaglia per le nuove generazioni"

Dopo una serata concitata, un blitz della Lega ha riaperto ancora una volta il braccio di ferro che potrebbe determinare il futuro del Centro sperimentale di cinematografia. Che il governo – questa l’accusa degli studenti dell’istituto – intende porre sotto il proprio controllo politico.

L’ultimo colpo di scena a Montecitorio in Commissione congiunta Affari costituzionali e Lavoro: nella discussione, il punto “incriminato” – ossia il 12.03 – è stato prima rimandato (una furbata per “raffreddare” il tutto e poi porla direttamente ai voti, seguita da una mossa successiva, un emendamentino perché Forza Italia ripensasse alla sua minaccia di astensione) e poi di nuovo sottoposto a modifiche nei corridoi delle commissioni. Un blitz riuscito, dato che la proposta di modifica è stata approvata questa mattina con 28 voti a favore e 19 contrari.

“Hanno trovato un accordo di maggioranza ieri dopo l’accantonamento dell’emendamento, per una mera spartizione di poltrone anche con il ministero dell’università”, afferma Sarah Narducci, del comitato degli studenti del Centro Sperimentale. Con l’obiettivo – appunto – di bypassare l’eventuale astensione di Forza Italia, aprendo la strada a un’approvazione definitiva del testo in aula, che ridisegnerebbe i vertici del CSC anzitempo, ponendo il comitato scientifico sotto nomina dei dicasteri.

Il sit-in

Un notte che ha allarmato tutti e ha visto, quindi, la necessità degli studenti di protestare questa mattina davanti a Montecitorio. Erano una trentina, con uno striscione. Lo stesso appeso alla sede del Centro Sperimentale: “La cultura non si lottizza – Il Csc non si Lega”. “Siamo qui davanti al parlamento dopo l’ennesimo atto ignobile di questo governo”, attacca ancora Narducci.

Tra polizia, deputati, via vai di motorini davanti alle transenne della piazza, un gruppo di turisti si ferma incuriosito dalla protesta. E uno studente del Centro Sperimentale si avvicina loro spiegando in inglese – attraverso le audioguide – il motivo della manifestazione, nonché la situazione generale del Centro Sperimentale. Insieme agli studenti anche membri delle istituzioni e dei partiti, tra cui Matteo Orfini (Pd) e Riccardo Ricciardi (M5S).

“Se prima lottizzavano in tre, adesso lottizzano in quattro”, afferma il deputato grillino. “Il punto è: questi ragazzi cosa devono fare? Si sono visti riformulata la loro governance a luglio, hanno fatto una protesta sana, pacifica e culturale. Chiedono ricevimento al ministro e nessuno viene, chiedono al presidente della commissione che da loro ricevimento il giorno dopo che ha firmato un emendamento”. “Insomma – così ancora Ricciardi – non si capisce cos’altro possano fare per far sentire la loro voce, se le istituzioni sono così sorde”.

A manifestazione conclusa, gli studenti avevano infatti un incontro fissato – e poi saltato – con Federico Mollicone, presidente della commissione cultura alla camera. “Un’incontro che ci è stato assolutamente precluso con una mossa di accelerazione e di accordo di maggioranza”, spiega Narducci.

Studente del Centro Sperimentale spiega ai turisti il motivo della manifestazione

Studente del Centro Sperimentale spiega ai turisti il motivo della manifestazione

Il futuro del decreto

Una delegazione del comitato studentesco del CSC, dopo il sit-in si è poi distaccata per andare a parlare con la segretaria del Pd Elly Schlein, che in conferenza stampa dalla sala Berlinguer ribadisce il sostegno del partito agli studenti e alle studentesse del Centro Sperimentale.

“Siamo al loro fianco, li ringraziamo per questa battaglia fatta anche per le nuove generazioni di studenti e studentesse, che hanno diritto a luoghi di cultura che siano liberi e indipendenti”, dichiara Schlein. E ancora: “Siamo di fronte a un disegno, che è quello del controllo sui luoghi di produzione di immagini e dell’immaginario, che non possiamo e vogliamo accettare in questo paese”.

Il decreto comincerà poi il suo percorso in parlamento. Una persona vicina agli eventi ha dichiarato a The Hollywood Reporter Roma che “difficilmente il testo sarà osteggiato durante il suo iter alla Camera e al Senato”. Ma dalla leader dem arrivano parole di incoraggiamento: “Il governo ci deve ripensare, noi continueremo a insistere”, dice Schlein a THR Roma. “La preoccupazione è che mettano la fiducia, impedendo all’opposizione di continuare a insistere”.

Conferenza stampa in sala Berlinguer sull'emendamento Centro Sperimentale

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein alla conferenza stampa in sala Berlinguer sull’emendamento Centro Sperimentale

In cosa consiste l’emendamento all’emendamento

Durante la riunione congiunta della commissione affari costituzionali e lavoro (I e XI), la Lega ha presentato una riformulazione sull’emendamento 12.03 del dl Giubileo riguardante la lottizzazione dell’istituto di via Tuscolana, forzando la votazione nonostante lo slittamento precedentemente previsto. L’emendamento incriminato porterebbe il CSC sotto il controllo diretto dell’esecutivo, con una divisione del suo organo direttivo tra i vari dicasteri.

La riformulazione, proposta dai deputati leghisti Iezzi, Bordolani, Ravetto e Stefani, è arrivata sullo scadere della commissione, nella prima serata di ieri. Questo nonostante le tempistiche della seduta avevano ormai portato a un temporaneo “accantonamento” dell’emendamento fino a “mercoledì o giovedì”, come precedentemente riportato da THR Roma.

Dopo le contestazioni dell’opposizione, il testo è stato rimandato – e approvato – nella mattinata di martedì (28-19 i numeri della “partita” alla commissione congiunta affari costituzionali e lavoro). Nei documenti ottenuti dalla redazione (e consultabili in calce alla notizia), la maggioranza Lega-FdI ha riformulato alcuni passaggi del testo non sostanziali. Non viene quindi cambiato il succo della manovra, e rimangono la soppressione del ruolo di direttore generale, e la “ristrutturazione” del comitato scientifico (che si occupa di designare la didattica e i docenti del Centro), che diventerebbe di emanazione diretta di alcuni dicasteri.

Nella precedente bozza, veniva indicato che il numero di membri del comitato scientifico aumentava da quattro a sei (tre espressi dal ministero della cultura, due dal ministero dell’istruzione e del merito e uno del ministero dell’economia e delle finanze). Il cambio toglie una nomina al ministero dell’istruzione e del merito, e viene concesso uno slot di nomina al ministero dell’università (occupato da Forza Italia).

Gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia davanti a Montecitorio

Gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia davanti a Montecitorio

Le dichiarazioni di Mollicone

“Nessuna lottizzazione ma vera valorizzazione del merito”, ribatte invece il presidente della commissione cultura Federico Mollicone (FdI). E continua: “Ricordo che la precedente governance venne indicata dal ministro Franceschini”.

“Il Parlamento, che è sempre sovrano, ha ampliato l’organismo di amministrazione – afferma il deputato – colmando l’omissione fino ad oggi incomprensibile dell’università e dell’istruzione, ampliando anche le finalità del Centro fino all’interazione con i nuovi settori e le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale”.

“Bene l’approvazione dell’emendamento da parte delle commissioni lavoro e affari costituzionali sulla trasformazione del Centro Sperimentale”, afferma. E conclude: “Dovremo revisionare i costi per gli studenti e vagliare i costi di gestione, garantendo un Centro sperimentale che possa formare professionalità competitive per l’audiovisivo nazionale, incentivando anche nelle scuole l’interesse per il cinema.”

Il sostegno del mondo del cinema

La lotta degli studenti del Centro Sperimentale ha ricevuto grande sostegno dal mondo del cinema e dello spettacolo, con una lettera aperta firmata da attori e registi che sostengono “l’agitazione messa in atto dagli studenti contro l’emendamento al dl Giubileo”.

Nella lista, pubblicata integralmente da THR Roma, ci sono le firme di Luca Guadagnino, Matteo Garrone ed Edoardo De Angelis. Ma anche di Marco Bellocchio, Alice Rohrwacher, Paolo Virzì. E poi ci sono gli attori Alba Rohrwacher, Valeria Golino e Valerio Mastandrea.

Parole di sostegno arrivano anche dal cineasta Mario Martone (Nostalgia), che dal Giffoni Film Festival commenta gli avventimenti dell’ultima settimana. “Siamo rimasti tutti quanti molto sorpresi”, afferma in un’intervista Martone. “E meno male che c’è chi è stato vigile e se n’è accorto. E siamo anche preoccupati. Anche nello scegliere legittimamente nuovi vertici alle istituzioni – ma magari quando è il momento e non prima, grazie – questa scelta dovrebbe far parte di un dialogo con il mondo”, conclude.

“Il CSC deve formare delle persone che con la loro testa creeranno cultura per il futuro”, afferma invece il regista Sydney Sibilia (Smetto Quando Voglio). E conclude: “L’idea è di appropriarsi della cultura come se fosse di qualcuno: siamo di fronte ad una classe dirigente inadatta”.

I documenti con la riformulazione

 


L’articolo è stato aggiornato alle 15:50 del 25 luglio: Sono state aggiunte le dichiarazioni degli studenti, del deputato Riccardo Ricciardi (M5S), della segretaria del Pd Elly Schlein e del presidente della commissione cultura Federico Mollicone (FdI). Il testo è stato rivisto per chiarezza espositiva.