Martedì 18 luglio, Fran Drescher, la presidente del sindacato degli attori, la SAG-AFTRA, ha rilasciato un’intervista in diretta streaming con il senatore Bernie Sanders, in cui hanno discusso del doppio sciopero che ha portato Hollywood a una situazione di stallo.
Drescher ha attaccato i dirigenti degli Studios e il loro organo di negoziazione, l’Alliance of Motion Picture and Television Producers. La leader sindacale ha anche criticato l’amministratore delegato della Disney Bob Iger, che il 13 luglio aveva definito le richieste degli attori “non realistiche” durante la partecipazione a un incontro di magnati dei media a Sun Valley, ospitato da una banca d’investimento.
“Si è impuntato a tal punto che nessuno degli altri amministratori delegati apre bocca”, ha detto Drescher. “Eccolo lì, seduto con i suoi abiti firmati e appena arrivato al campeggio dei miliardari sul suo jet privato a dirci che non siamo realistici, quando lui guadagna 78.000 dollari al giorno. Come si fa a trattare con una persona del genere, così inopportuna? È forse un ignorante? Non capisco. Abbiamo bisogno di qualcuno con carattere e coraggio che vada in quei consigli di amministrazione e dica: ‘Ascoltate, stiamo sbagliando tutto. Perché lo stiamo facendo? Siamo in affari con queste persone. È su di loro che stiamo costruendo il nostro business’”.
Drescher ha anche descritto il comitato negoziale degli Studios come privo di empatia. “Guardavo le persone dall’altra parte del tavolo, e pensavo ‘Chi sei?’” ha detto la direttrice di uno dei negoziatori dell’AMPTP. “Magari si prende cura della sua famiglia, magari fa beneficenza, magari sostiene la sua comunità, ma il suo lavoro è quello di fregare me e i miei iscritti. Devi essere coerente nella vita, soprattutto nel modo in cui tratti la gente”.
La presidente ha anche rivelato l’ultimo messaggio lasciato al comitato negoziale degli Studios prima dello sciopero: “Non siete riusciti a fare accordi con due sindacati? Bene, allora complimenti, noi ce ne andiamo!”
La Writers Guild of America è in sciopero da più di due mesi, ed ha indetto un’astensione dal lavoro il 2 maggio. Il 13 luglio, anche la SAG-AFTRA ha indetto uno sciopero, facendo la storia insieme ai suoi circa 160,000 iscritti, dato che si tratta del primo sciopero doppio di attori e sceneggiatori dal 1960. L’ultimo picchetto degli sceneggiatori era stato nel 2007-08, era durato 100 giorni ed era costato all’economia californiana una cifra stimata intorno ai 2,1 miliardi di dollari. Questa volta, dato che entrambi i sindacati si sono uniti ed hanno incrociato le braccia, è previsto un bilancio molto maggiore.
La WGA e la SAG-AFTRA hanno molti obiettivi simili: entrambe le organizzazioni si battono per ottenere salari più alti, maggiori compensi dallo streaming e tutele contro l’invasione dell’IA.
Durante l’intervista con Sanders, la presidente della SAG-AFTRA ha invocato, in tono di sfida, il nome di un famoso abolizionista. “Frederick Douglass ha detto che ‘il potere non concede nulla senza pretese’. Non lo ha mai fatto e non lo farà mai. E nulla è cambiato”, ha spiegato Fran Drescher. “Le persone in una posizione di potere sentono il bisogno di sminuire, svilire, disonorare e mancare di rispetto alle persone che stanno in basso. E io non posso tollerarlo”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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