“La fottuta Tata”. È così che ha reagito entusiasta su Twitter Liz Alper, membro del consiglio direttivo della Writers Guild of America West (WGA), riassumendo i sentimenti del sindacato sulle dichiarazioni di Fran Drescher, presidente della SAG-AFTRA, dopo il via ufficiale dello sciopero. La leader del sindacato degli attori, giovedì pomeriggio (21 ora italiana), ha annunciato formalmente l’intenzione di scioperare dopo l’interruzione dei negoziati con gli studios e le case di produzione, trattative che andavano avanti da quattro settimane.
Duncan Crabtree-Ireland (direttore esecutivo nazionale della SAG-AFTRA) si è unito a Drescher sul podio della sede sindacale a Miracle Mile, dichiarando che il consiglio nazionale “ha votato all’unanimità l’ordine di sciopero” nella mattinata di giovedì. Il sindacato dei performer, che conta 160.000 membri, si unirà nei picchetti agli oltre 11.000 autori della WGA. Un sodalizio che comincerà venerdì mattina, e che segna il primo sciopero congiunto a Hollywood in oltre sessant’anni.
“Esattamente come gli sceneggiatori, gli attori hanno riconosciuto che gli studios hanno rovinato il business, e li stanno chiamando a rispondere”, ha dichiarato uno showrunner a The Hollywood Reporter dopo la conferenza stampa della SAG-AFTRA. E continua: “Non sottolineiamo quanti soldi fanno questi CEO. Lo facciamo per dimostrare che queste aziende hanno chiaramente il capitale. Solo che non vogliono darli agli sceneggiatori o agli attori”.
The. Fucking. Nanny. pic.twitter.com/xWU1BJdXqu
— Liz Hsiao Lan Alper (@LizAlps) July 13, 2023
I negoziati falliti con gli studi
L’ordine di sciopero della SAG-AFTRA è arrivato dopo che le trattative tra il sindacato dei performer e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) – associazione di categoria che rappresenta gli studios e le piattaforme streaming – si sono concluse il 12 luglio senza un nuovo contratto. L’accordo iniziale di tre anni è stato prorogato rispetto alla scadenza del 30 giugno e, secondo Drescher, l’AMPTP ha “sprecato” questi ulteriori 12 giorni. “Sono rimasti dietro le loro porte chiuse e hanno cancellato i nostri incontri con loro”, ha affermato l’ex-star de La tata.
“Fran è stata fantastica. Il sistema è stato troppo ingiusto con troppi per troppo tempo, e penso che debba essere ricostruito in modo più equo per tutti”, ha detto un altro showrunner con diversi show in onda. Lo sciopero degli attori, che vedrà i neo-candidati agli Emmy interrompere immediatamente tutte le campagne promozionali e potrebbe ritardare la cerimonia di settembre, arriva nello stesso giorno in cui l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha scatenato le ire di alcuni membri della SAG-AFTRA e della WGA durante un’apparizione sulla CNBC. Iger ha affermato durante la trasmissione che le richieste di entrambi i sindacati sono “irrealistiche”.
I bonus miliardari dei CEO
“Questo tizio chiede 45 milioni di dollari all’anno più una buonuscita stellare nel caso in cui mandi tutto a puttane, e poi siamo noi ad essere irrealistici? Se degli studios che fanno 30 miliardi di dollari di profitti all’anno sono davvero in difficoltà, allora tagliati lo stipendio, Bob”, ha scritto David Slack, ex-membro del comitato negoziale della WGA. “Allora #PagaGliSceneggiatori”, scrive su Twitter.
Dude demands $45 million a year plus a golden parachute in case he fucks it all up — and we’re the ones being unrealistic?
If studios making $30 billion in profit every year are really struggling, take a pay cut, Bob.
Then #PayYourWriters.
#WGAStrong
https://t.co/XxSAXrLzzK— David Slack (@slack2thefuture) July 13, 2023
Uno showrunner che lavora con la Disney ha scherzato sul fatto che Iger stava “rubando la corona” a David Zaslav come cattivo dello studio. “Probabilmente deve un favore a Zaslav”, ha detto lo showrunner. (Zaslav, amministratore delegato della Warner Bros. Discovery, è diventato uno dei cattivi degli studios più citati dai sindacalisti dopo una serie di decisioni che hanno irritato i creativi, tra cui gli annunciati tagli a Turner Classic Movies e la scomparsa di contenuti dal servizio di streaming Max, tra le altre mosse progettate come parte di una strategia di risparmio multimiliardaria dopo la fusione delle due società).
“Per evitare che i ricconi conservatori delle aziende dell’AMPTP pensino che noi stravaganti artisti liberal siamo irragionevoli, il presidente della SAG durante il precedente sciopero degli attori era… Ronald Reagan”, ha scritto Craig Thomas, co-creatore di How I Met Your Mother.
Lest any rich, conservative AMPTP corporate types think us wacky, liberal artist types are being unreasonable, the president of SAG during the previous actors strike was…(checks notes): *Ronald Reagan.*
— Craig Thomas (@HimymCraig) July 13, 2023
Comincia lo sciopero degli attori
Ai picchetti, molti membri della WGA si sono stretti attorno ai cellulari per seguire la conferenza stampa in streaming della SAG-AFTRA e hanno applaudito Drescher mentre i passanti suonavano il clacson in segno di sostegno. Fuori dagli studios della Disney a Burbank, coloro che sono rimasti in prossimità dell’orario di conclusione in vista dello sciopero, alle 14.00 locali, parlavano già di possibili film su Drescher e altri leader sindacali, tra cui il capo negoziatore della WGA West Ellen Stutzman e Lindsay Dougherty, leader dei Teamsters, che rappresentano più di 6.500 dipendenti del settore a Los Angeles. “Sono così fiero di lei!”, ha detto un manifestante della WGA davanti alla sede della Disney a Burbank, dove le temperature hanno superato i 32 gradi.
I membri della SAG-AFTRA si uniranno quindi alla WGA nei picchetti a partire da venerdì 14 luglio. Durante lo sciopero degli attori, ai performer sarà vietata la recitazione e la promozione, comprese le convention, i festival, gli eventi FYC, le anteprime, i junket, le interviste e l’uso dei social media per promuovere un film o una serie televisiva degli studios.
La leader dello sciopero Caroline Renard ha dichiarato che “uno sciopero è pensato per essere dirompente e scomodo”. E continua: “Non siamo al parco giochi. Niente Venezia, niente TIFF, niente press tour, niente red carpet, niente spettacoli, riprese, ecc. per il prossimo futuro. Se gli studios pensano di poterlo fare senza sceneggiatori e attori, allora che lo facciano”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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