Writers Guild Italia (WGI), l’associazione degli sceneggiatori italiani, annuncia un picchettaggio, mercoledì 14 giugno alle 15.00, a sostegno dei diritti di categoria in Europa e nel mondo.
A seguito dell’incontro a Bruxelles tra due delle più importanti sigle che rappresentano gli autori europei, FSE (Federazione degli Sceneggiatori) e FERA (Federazione dei Registi), mercoledì 14 giugno WGI si mobiliterà a sostegno dei colleghi statunitensi, in sciopero dal 2 maggio. Il picchetto si svolgerà davanti la Casa del Cinema di Roma (largo Marcello Mastroianni, 1).
Lo sciopero americano e gli incontri europei
Dura ormai da oltre un mese lo sciopero indetto dalla WGA (Writers Guild of America) che, a seguito delle trattative fallite con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), associazione delle più importanti società di produzione televisive e cinematografiche, ha incrociato le braccia per rivendicare trattamenti più dignitosi per gli sceneggiatori e una maggiore tutela dei loro diritti.
L’11 e il 12 maggio a Bruxelles, si sono riuniti i rappresentanti degli autori di tutta Europa, sotto le insegne di FSE e FERA. L’incontro è stato l’atto finale di un programma di approfondimento della direttiva approvata nel 2022 dal Consiglio e Parlamento Europeo per analizzare e comprendere le possibilità offerte dalla nuova legislazione in funzione di una contrattazione collettiva più equa e di compensi minimi definiti per i lavoratori dell’Unione.
Durante l’incontro a Bruxelles è stata ribadita più volte la globalità delle rivendicazioni che accomunano gli sceneggiatori di tutto il mondo di fronte alle corporation dello streaming.
Il 14 giugno WGI, in contemporanea con le gilde affini di Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia e Spagna, manifesterà il proprio sostegno alle rivendicazioni dei colleghi statunitensi.
I motivi della protesta di Writers Guild Italia
I motivi della protesta, condivisi con le altre gilde europee, sono riassumibili in 4 punti:
1. Solidarietà e no al dumping, che di fatto esclude gli sceneggiatori da ogni forma di ricavo o guadagno rispetto alle opere da loro create
2. Regolamentazione dell’AI (intelligenza artificiale), che, se non gestita, rischia di danneggiare la classe media degli sceneggiatori
3. Trasparenza, ossia condivisione e accessibilità dei dati reali dello streaming
4. Piattaforma Globale: definizione di un accordo quadro globale tra le corporation della produzione e gli sceneggiatori, che tenga conto delle esigenze di questi ultimi in tutti i Paesi del mondo.
Questi 4 punti sono anche alla base delle rivendicazioni degli sceneggiatori in Italia che invitano la categoria a restare unita e a presenziare il picchetto.
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