Il Sottosegretario Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi si dice contrario a una diversa destinazione d’uso del Cinema Odeon, la multisala da 2.500 posti inaugurata nel 1929 in via Santa Radegonda, vicino al Duomo a Milano. Lo storico cinema ha chiuso il 31 luglio 2023.
“Condivido la decisione della Sovrintendente Emanuela Carpani di collaborare con i comuni per consentire la conservazione di un patrimonio architettonico attraverso un censimento del costruito storico su cui non poggia un vincolo, ma, come per qualunque bene storico, è necessario salvaguardare perché espressione di uno stile architettonico che indica un’epoca”, ha dichiarato. “Soprattutto dopo l’abbattimento della palazzina storica di via Crema. Per questo è necessario provvedere alla tutela e a tutte le garanzie per la sopravvivenza del teatro Odeon, contrastando una diversa destinazione d’uso che cancelli l’originaria funzione”, ha aggiunto.”Raccomando alla Sovrintendenza la massima attenzione e rammento che il Cinema Odeon è tutelato dal Mic con decreto del 21 luglio del 2017″.
Si chiude un periodo che per alcuni potrebbe comportare anche il rischio di dover abbandonare la propria occupazione. I lavoratori part time del settore cinematografico, circa una ventina in totale, hanno ricevuto una comunicazione di ricollocazione che suggerisce loro di continuare lo stesso tipo di lavoro, ma spostandosi a Verona, Parma o persino in Puglia.
Questa situazione è stata portata all’attenzione dai rappresentanti sindacali, i quali sono pronti ad affrontare quelli che hanno chiamato “licenziamenti travestiti da trasferimenti” di fronte al Tribunale del Lavoro di Milano.
L’ultimo saluto all’Odeon l’ha dato il film campione di incassi Barbie di Greta Gerwig. Il cinema ha mantenuto fino all’ultimo diciassette proiezioni quotidiane.
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