A casa tutti bene torna con la seconda stagione dal 5 maggio su Sky. Gli episodi, otto in tutto, proseguono la storia aperta nel 2022 da Gabriele Muccino, che per la prima volta nella sua carriera, cominciata nel 1998, ha deciso di dedicarsi all’universo delle serie tv.
Per farlo, però, ha scelto di affidarsi a un suo film, da cui riprende anche il titolo, mentre a cambiare sono i personaggi e i volti del cast. Partendo dallo scheletro della pellicola uscita nel 2018 – grande successo di pubblico e vincitrice del Biglietto d’oro – l’autore romano ha raccontato l’inferno che può rappresentare la famiglia, soprattutto quando ci sono misteri e segreti a tenerla (fragilmente) in piedi.
Le declinazioni dell’amore in A casa tutti bene 2
A casa tutti bene 2 ha rappresentato inoltre un ulteriore passo in avanti nell’esplorazione delle narrazioni all’interno delle opere di Muccino, che è andato a scardinare le regole del crime, per poi inserirle nel tessuto drammatico della serie. Come, ad esempio, dei risvolti anche molto violenti, che esplodono nel racconto lasciando di stucco gli spettatori. Un fattore che ha contribuito a far crescere sempre di più la curiosità nel pubblico, impegnato a scoprire come i personaggi riusciranno a mantenere in piedi i castelli di bugie innalzati tra loro.
In fondo, però, è sempre uno il motivo che muove i personaggi di Gabriele Muccino all’interno dei suoi film (e, ora, anche delle serie): l’amore. Non a caso nell’intervista in esclusiva per The Hollywood Reporter Roma il regista ha definito A casa tutti bene un “thriller d’amore”. È perciò d’amore che abbiamo parlato con tre dei protagonisti della serie. Francesco Scianna (Carlo Ristuccia), Silvia D’Amico (Sara Ristuccia) e Simone Liberati (Paolo Ristuccia) ci raccontano come i loro personaggi rappresentano declinazioni diverse di questo sentimento: dall’amore pieno di segreti a l’amore per se stessi, fino a quello che si prova verso i propri figli.
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