Nell’intervista rilasciata nel 1995 a Martin Bashir per Panorama, (ripresa anche dalla quinta stagione di The Crown) la principessa Diana disse che il suo matrimonio con il principe Carlo era “un po’ affollato” a causa della relazione extraconiugale di lui con Camilla Parker Bowles. Poco si sa e si sapeva, però, degli amori della principessa del Galles. La sesta e ultima stagione di The Crown dunque, prova a raccontare e a tratti a immaginare, nei primi quattro episodi, quella che fu la breve relazione con Dodi Al-Fayed.
“Una delle cose più importanti che ho fatto per la sesta stagione è stato raccogliere, insieme al team di ricerca, il maggior numero di foto di Dodi e Diana e metterle in ordine cronologico”, spiega Khalid Abdalla, che interpreta Al-Fayed nel dramma storico di Netflix. “Quando le metti in ordine cronologico, raccontano una storia e ti viene da pensare: ‘Ah, questo è il momento in cui le cose sono cambiate’. Si inizia a percepire l’assillo dei media e tutto il resto. Ma la vera chiave è trovare quell’energia dell’anima. C’è una frequenza di risonanza che si può esplorare”.
Nella storia d’amore che si svolge sullo schermo, le motivazioni che spingono Al-Fayed sono sia l’interesse reale verso Diana, come donna e come persona, sia il desiderio di compiacere il proprio padre (il magnate Mohamed Al-Fayed), sposando una delle persone più importanti del Regno Unito. Nella serie, infatti, l’uomo d’affari egiziano interpretato da Salim Daw, nella sua missione apparentemente infinita per essere considerato alla pari dagli inglesi, incoraggia il figlio a corteggiare Diana nella speranza di poter espandere il suo impero finanziario e, in ultima analisi, farsi accettare dalla famiglia reale con lei come alleata.
“La crudele ironia di tutto ciò è che la sua ambizione, per molti versi, ha portato inavvertitamente al tragico risultato”, ha dichiarato la produttrice esecutiva Suzanne Mackie a The Hollywood Reporter.
Nonostante l’influenza di Al-Fayed senior – che ha anche orchestrato la copertura mediatica intorno alla coppia proprio mentre i due si stavano conoscendo – c’è un legame organico che si sviluppa tra Diana e Dodi. Un legame che Abdalla e la sua partner Elizabeth Debicki hanno scoperto in modo naturale sul set.
Il lavoro di Elizabeth Debicki e Khalid Abdalla in The Crown 6
“Ricordo che pensavamo: ‘Ci fideremo l’uno dell’altra per trovare quello che serve sul momento’, e quello che abbiamo scoperto quasi subito è che c’era una chimica molto spontanea tra di noi”, afferma Debicki, che interpreta Diana nella serie dalla quinta stagione. “Ci piaceva molto stare vicini. Lui è una di quelle persone che mi fanno sentire più tranquilla. E ricordo di aver pensato: ‘Beh, forse Diana si sentiva più tranquilla con Dodi’. Era divertente e spontaneo. Amava stare con i bambini. Era buffo e gioioso. Tutte queste cose che abbiamo trovato l’uno nell’altra come attori, abbiamo lasciato che facessero parte della loro relazione”.
Anche le ricerche e i filmati d’archivio hanno avuto un ruolo importante nella rappresentazione del rapporto di coppia, secondo Abdalla. “Una delle cose che mi a aiutato a creare un legame con Diana è stato il filmato delle telecamere a circuito chiuso sul retro del Ritz, in cui si vedono i due che si abbracciano teneramente per sette minuti. Si tengono per mano dietro la schiena in un modo così delicato, con delle carezze molto dolci”, afferma, descrivendo alcuni degli ultimi momenti insieme di Diana e Dodi prima del loro fatale incidente d’auto nel tunnel del Pont de l’Alma a Parigi il 31 agosto 1997. La scena viene replicata nel terzo episodio della sesta stagione, Dis-Moi Oui (e in parte nella prima sequenza del primo episodio).
“C’era tenerezza”, aggiunge Abdalla. “C’era una sorta di innamoramento”. “C’era anche una reale sensazione di avere qualcuno che sai che ti ascolterà e questo, per me, era assolutamente cruciale per il personaggio in quel momento della sua vita”, osserva Debicki a proposito della natura della relazione tra Diana e Dodi. “Quel senso di sostegno e quella certezza di essere visti e capiti era fondamentale. Ed è stato molto importante per noi creare la stessa sensazione anche per il pubblico, in modo che, quando si ritrovano in questa pentola a pressione di tensione, si sappia che hanno trascorso del tempo insieme e che si sono uniti e si sono preoccupati l’uno dell’altra”.
Lo sguardo di Diana, il ricordo di Dodi
Abdalla, inoltre, è molto orgoglioso dell’opportunità di dare in The Crown un volto a Dodi Al-Fayed, la cui vita e morte sono state ampiamente trascurate sulla scia del lutto mondiale per la principessa Diana. La possibilità di raccontare la storia d’amore, inoltre, ha anche ampliato l’apprezzamento dell’attore britannico di origini egiziane per l’ex membro della famiglia reale.
“In un certo senso sento un debito di gratitudine nei confronti di Diana: c’è qualcosa nel suo sguardo. È chiaro che si innamorava dell’anima delle persone, non del colore della loro pelle. E, in qualche modo, è la ragione per cui sono qui”, afferma Abdalla. “È un’energia che solo alcune persone portano con sé e che alcune persone riescono a illuminare. Questa è una parte del motivo per cui le persone di tutto il mondo l’hanno amata “.
La prima parte della stagione finale di The Crown è disponibile in streaming su Netflix dal 16 novembre, mentre gli ultimi sei episodi usciranno il 14 dicembre.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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