Il cast di The Crown ha raccontato i momenti più emozionanti delle riprese della sesta stagione, che segue gli ultimi giorni della principessa Diana e il suo fatale incidente d’auto a Parigi. Elizabeth Debicki, insieme alle co-star Jonathan Pryce (che interpreta il principe Filippo) e Khalid Abdalla (che interpreta Dodi Fayed), ha calcato il red carpet domenica 12 novembre a Los Angeles, in occasione della prima grande première dopo la fine dello sciopero degli attori. Erano presenti anche Rufus Kampa, che interpreta un giovane principe William, e Fflyn Edwards, nellla serie il giovane principe Harry. La stagione finale è divisa in due parti, la prima metà uscirà giovedì 16 novembre.
Debicki, che ha preso il posto di Emma Corrin nel ruolo della principessa del Galles a partire dalla quinta stagione, ha sottolineato che “è stato un lavoro davvero insolito e bellissimo e che ha sempre comportato un’enorme responsabilità”, in particolare quando si è trattato di affrontare la sua morte.
“Sapevamo quanto quello che stavamo girando fosse importante e quanto fosse fondamentale realizzarlo al meglio delle nostre capacità”, ha commentato l’attrice parlando del cast e della troupe del progetto, raccontando anche l’esperienza del recitare di fronte ai finti paparazzi che seguivano costantemente Diana.
Essere in trappola
“È piuttosto orrendo, è molto violento dare la caccia a qualcuno in questo modo. Penso che Khalid direbbe la stessa cosa: bastano 10 secondi per rendersi conto che è un’esperienza alienante e orrenda. Si è davvero in trappola”, ha dichiarato Debicki a The Hollywood Reporter. “Ed è anche folle perché pensi: cosa stanno cercando di fare? Cosa vogliono? L’esperienza è molto strana”, ha continuato l’attrice, aggiungendo che girare quelle scene “non è stato diverso da uno stunt, nel senso che il tuo corpo sta vivendo la pressione fisica e quindi ti comporti quasi istintivamente”.
La commozione di Pryce
Abdalla è dello stesso parere, ricordando come è stato “essere in macchina, bloccati nel traffico, con la gente che bussava al finestrino cercando di scattare fotografie. Il primo giorno dopo aver girato quella scena, dopo che siamo tornati alla roulotte del trucco e ci siamo diretti a casa in macchina, ogni volta che passava uno scooter trasalivo. Pensare che qualcuno possa aver vissuto così quotidianamente è assurdo”.
Abdalla ha anche spiegato che girare l’intera serie “è stato estremamente emozionante” nel ricordare persone morte tragicamente e, in particolare, nel caso di Dodi, una persona che pochi conoscevano o a cui prestavano attenzione. “Una delle cose di cui sono più orgoglioso è che finalmente, dopo 26 anni, lo si possa conoscere un po’, spero amare, e poi, quando muore, finalmente piangerlo dopo 26 anni”. Anche per gli interpreti i cui personaggi non erano direttamente coinvolti nella storia di Diana, il lavoro è stato pesante: Pryce ha ricordato che uno dei registi ha messo insieme un primo montaggio di alcune scene relative alla morte di Lady D mentre la squadra continuava a girare in Scozia.
“Il cast e la troupe stavano guardando e ci sono state molte lacrime e un lungo silenzio quando hanno interrotto la proiezione. In un certo senso, vedendolo, ho pensato, visto come avevamo reagito, che avevamo fatto un gran lavoro, che il coinvolgimento emotivo era forte per tutti”. Ha poi aggiunto che quello di Diana “era un ricordo prezioso per moltissime persone in tutto il mondo. Ho pianto davvero quando è morta e ho pianto quando l’ho rivisto sullo schermo. È davvero straordinario”.
The Crown, il commento del creatore Peter Morgan
Secondo il creatore Peter Morgan, quelle scene non sarebbero state realizzate se non avessero trovato Debicki per il ruolo. “Ad essere onesti, ero un po’ nervoso perché volevo essere convinto che qualcuno potesse interpretarla e solo quando sono stato assolutamente sicuro di avere Elizabeth Debicki ho pensato che, se non ci fosse stata lei, avremmo dovuto trovare il modo di scrivere il copione senza affrontare la cosa”, ha raccontato Morgan a The Hollywood Reporter.
“Diana era un personaggio quasi mistico, e se non si ha una persona che la interpreti in modo convincente, non crederesti mai che sia esistita, quindi mi sentivo frenato. Poi abbiamo trovato Debicki, e ho immediatamente iniziato a scrivere. Ma per molto tempo, cercare altri modi di raccontare la storia mi rendeva nervoso, perché è complicatissima ed importantissima”, ha concluso. La prima parte della stagione finale di The Crown inizia giovedì 16 novembre in streaming su Netflix, la seconda parte uscirà il 14 dicembre.
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