Creata e prodotta da Janine Nabers e Donald Glover, la serie Sciame si avvale di una nutrita lista di cameo di lusso, tra cui quello di Rory Culkin e Paris Jackson. Ma l’interpretazione più sorprendente è nel quarto episodio, con la musicista Billie Eilish, pluripremiata ai Grammy, come guest star.
Billie Eilish e l’esordio come attrice
Ambientata tra il 2016 e il 2018, Sciame racconta la storia di Dre (Dominique Fishback), una fan della superstar Ni’Jah – versione immaginaria di Beyoncé – e di come l’adorazione per il suo idolo musicale finisca per trasformarsi prima in ossessione e poi in violenza omicida. Partita per un viaggio attraverso il paese, Dre comincia a commettere una serie di crimini, decisa a far fuori – letteralmente – gli haters della sua icona. Il suo sogno è assistere al concerto di Ni’Jah in programma a Bonnaroo, ma non ha il pass. Quando viene fermata da un poliziotto razzista, in una stazione di servizio del Tennessee, ecco che in suo aiuto interviene una giovane ragazza bianca, che la porta in salvo introducendola in una comunità di donne apparentemente molto amichevoli. Il gruppo ha una guida, Eva – interpretata da Eilish – il cui approccio generoso e inclusivo nasconde una natura ben diversa.
Al suo debutto come attrice, Eilish – ha spiegato la produttrice Nabers a The Hollywood Reporter – è stata notata dalla direttrice del casting di Sciame Carmen Cuba. “Quando ce l’ha proposta per il ruolo di Eva abbiamo accettato subito. Sapevamo che avrebbe funzionato”.
Mentre Eva, sempre più seduttiva, invita Dre a sentirsi “parte della tribù”, diventa chiaro che la ragazza non si trova in una comune, ma in una setta. Le donne indossano abiti degli stessi colori e condividono gli stessi tatuaggi, e Eva, oltre a essere la leader carismatica del gruppo di “empowerment femminile”, tiene anche corsi di formazione e guarigione spirituale.
La storia della vera setta di Sciame
La storia ricorda da vicino alcuni culti fioriti intorno a Hollywood, tra cui quello del NXIVM, di cui ha fatto parte l’attrice Allison Mack (oggi sconta una pena detentiva di tre anni). Nabers ha detto chiaramente che il personaggio di Eilish è stato modellato su quel culto e sul suo leader Keith Raniere, condannato a 120 anni di prigione e a una multa di 1.750.000 dollari per sfruttamento della prostituzione.
“Era un culto molto presente, e potente, in quel periodo”, racconta Nabers a THR, riferendosi a NXIVM (vedi la storia di copertina di THR del 2018 su Mack e NXIVM). “E nell’episodio ci sono molti elementi reali che lo riguardano. Ancora oggi si parla del “culto di Taylor Swift” o del “culto dei Beatles”. Capita, con gli artisti. A noi interessava esplorare i meccanismi della mente che si innescano quando qualcuno mette qualcosa su un altare, e comincia ad adorarlo”.
Eva finirà naturalmente per rivelare il suo lato oscuro. Quando Dre comincia a mettere in discussione il gruppo, Eva, dopo aver tentato di manipolarla, passa alle maniere forti. Ma per Dre è tempo di proseguire il viaggio, che Eva lo voglia o no. E il risultato di questa decisione è una carneficina, che coinvolge la stessa Eva insieme a molti dei membri del culto. Fishback ha detto in un’intervista a Rolling Stone che la cantante “ha mostrato una grande professionalità” ed è arrivata sul set “con tante idee. Voleva parlarne, mettersi in gioco”. Come ha detto la stessa Eilish, “era il personaggio di Eva a richiedere quel tipo di approccio”.
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