Mesi fa volevo guardare una serie comica. Ne avevo viste tante, penso che siano importanti. In venti minuti o poco più ti possono migliorare la giornata, ti possono far distrarre, ti possono far ridere. Si sa, capacità e l’importanza di far ridere sono sottovalutate. Far ridere è importante, ma non è semplice. Per questo le serie comiche di qualità sono tra le più amate ma anche tra le più rare. Per questo quando mesi fa volevo guardare una serie comica, non trovarne nessuna che mi soddisfacesse era frustrante. Iniziavo serie senza una vera anima, perse nel tentativo di proporre un umorismo al passo con i tempi senza veramente riuscirci. Iniziavo serie che facevano sorridere una volta ogni tanto, ridere mai. Iniziavo serie che erano chiaramente “finte”. Non è questo il caso di Abbott Elementary.
Abbott Elementary: senso di familiarità
Il senso di familiarità che la sit-com statunitense porta sui nostri schermi è esattamente quello che l’ha resa un fenomeno negli Stati Uniti e una boccata d’aria fresca a livello globale. Abbott Elementary negli Usa è andata in onda su Abc, non su una qualsiasi piattaforma streaming, e con i tredici episodi della sua prima stagione ha nuovamente fatto innamorare gli spettatori delle sit-com. Dal punto di vista del genere di commedia di cui fa parte, è un po’ come l’ormai invecchiata, ma mai superata, The Office: entrambe sono commedie ambientate in un luogo di lavoro (workplace comedy) ed entrambe sono girate come se fossero un documentario, con i personaggi che interagiscono con la telecamera (mockumentary).
C’è un elemento chiave però che distingue le due serie: la vita lavorativa alla Dunder Mifflin è triste, ripetitiva, una grigia vita da ufficio come anche suggerisce il nome stesso della serie, The Office. E come la vita lavorativa è triste, la comicità è un po’ cinica, cattiva, gioca con l’imbarazzo degli spettatori e dei personaggi. Nella scuola elementare Abbott invece gli insegnanti sono appassionati, amano il loro lavoro, per quanto ci possano essere tante, tantissime, infinite difficoltà in una scuola pubblica, non perdono mai la speranza. Perché in fondo si rendono sempre conto, e con loro se ne rendono conto anche gli spettatori, che i bambini con cui lavorano sono il futuro e bisogna riporre in loro tutta la speranza. Questa buonafede è evidente anche nell’umorismo che rimane allegro, affettuoso, sempre genuino senza mai essere scorretto, appare unico nella sua freschezza e attualità.
Cinque insegnanti e una preside
La serie segue le vite lavorative di cinque insegnanti e della preside di una scuola elementare pubblica di Philadelphia con una quasi totalità di studenti e insegnanti neri. Gli unici personaggi bianchi nella serie sono anche i più stereotipati: Jacob un insegnante gay millennial che rincorre il politically correct e la maestra Schemmenti, italo-americana con mille conoscenze. La protagonista è la maestra Janine Teagues, interpretata dalla creatrice della serie, e scrittrice di alcuni episodi, Quinta Brunson.
Miss Teagues rappresenta l’essenza di Abbott Elementary: è giovane, ingenua ma estremamente appassionata e dedita al suo lavoro, sempre in cerca di qualcuno da aiutare ma anche di qualcuno che apprezzi il suo aiuto. Il punto di riferimento di Janine è la maestra Barbara Howard che ha tanta esperienza come anche tanto talento al contrario della preside, Ava Coleman, del tutto incompetente ma impossibile da odiare grazie all’esilarante interpretazione di Janelle James. Infine Abbott Elementary non si fa mancare un elemento distintivo delle sit-com: il tira e molla romantico tra due protagonisti, in questo caso Janine e Gregory Eddie, nuovo insegnante della scuola elementare.
Scuole che cadono a pezzi
Abbott Elementary diverte gli spettatori con situazioni in cui tutti si possono immedesimare, che non sono estranee, situazioni che viviamo tutti i giorni, o che ci ricordiamo. Le scuole che cadono a pezzi senza risorse economiche, gli insegnanti che ce la mettono tutta con i pochissimi mezzi che hanno e quelli che forse non dovrebbero lavorare in una scuola, sono tutte situazione che almeno una volta nella vita abbiamo conosciuto, sono universalmente riconoscibili. In un panorama di commedie che cercano di attirare giovani spettatori, che provano ad essere politically correct e a lasciarsi dietro le battute (esilaranti) che ormai sono del passato e oggi non funzionerebbero, in uno scenario nel quale tutte queste commedie non riescono ad essere effettivamente divertenti, Abbott Elementary prospera.
La serie comica di Quinta Brunson si è infatti guadagnata innumerevoli candidature ai premi dedicati alle serie comedy e si è aggiudicata molte vittorie contendendosi con Ted Lasso di Apple TV tutti i premi maggiori.
La prima stagione di Abbott Elementary conta tredici episodi e la seconda, distribuita in Italia a due blocchi, ventidue. Tutti gli episodi sono circa della durata di venti minuti; sono disponibili su Disney+.
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