“Non sono un eroe e non combatto nessuna battaglia. Sono un padre”. Luca Trapanese è seduto sotto al maxischermo su cui ha appena finito di proiettare la sua storia, al cinema Adriano a Roma. Una vita da film e da romanzo la sua: è il primo single d’Italia ad aver adottato una bambina. Gay, cattolico, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, nel 2018 Luca adotta Alba, neonata con sindrome di Down “lasciata” in ospedale. Nata per te è il titolo del film, al cinema dal 5 ottobre, diretto da Fabio Mollo e tratto dal libro omonimo che Trapanese ha scritto insieme allo scrittore Luca Mercadante. Nel cast Pierluigi Gigante, Teresa Saponangelo, Barbora Bobulova, Alessandro Piavani e Antonia Truppo, con la partecipazione speciale di Iaia Forte, tutti seduti in sala. Il film sarà distribuito da Vision Distribution.
“Sono una persona come tutti gli altri – continua Trapanese – questa storia è nata sotto una luce positiva: non volevamo trovare colpevoli, per questo non è una battaglia”. A lui infatti piace dire che Alba non è stata “abbandonata” ma “affidata” all’ospedale, e che le coppie etero convocate dal Tribunale dei minori di Napoli per adottarla non hanno rifiutato perché crudeli, ma perché “impreparate”. “Io ero pronto perché ho avuto molta esperienza nel volontariato. Nella vita faccio questo. Ma per le persone disabili manca tutto, il paese non è pronto ad accoglierle”.
Nata per te, il regista: “Sognavo questo film”
“La prima volta che ho sentito la storia di Luca e Alba mi sono emozionato. Risuonava con alcune esperienze della mia vita”, racconta il regista Fabio Mollo (Anni da cane, My Soul Summer e Il padre d’Italia), che ha appena presentato a Venezia 80 il suo documentario Semidei. “Ho sentito che questa storia aveva delle cose importanti da dire. E lo faceva proprio come avrei voluto dirle io”.
La storia di Luca e Alba è ormai nota, fin dal 2017, quando lui ha iniziato l’iter per un primo temporaneo affidamento. L’adozione è stata ottenuta dopo 30 rifiuti da parte di altre famiglie. La vicenda ha attirato l’attenzione dei media nazionali soprattutto in occasione dello scontro fra Luca e la premier Giorgia Meloni, che si oppone alle adozioni da parte dei genitori single. “Ho un carteggio aperto con lei”, dice Trapanese, “ma non faccio discorsi politici. Sono passati diversi governi, e nulla è stato fatto”.
In Italia la giurisprudenza non prevede l’adozione per le persone single: si può tuttavia chiedere l’affido. La straordinarietà di questo caso risiede nel fatto che, per Alba, non c’erano coppie né eterosessuali, né omosessuali, disponibili per l’adozione. “Mi è stato proposto l’affido. Poi con l’avvocato abbiamo studiato l’articolo 44 della legge dell’83 – ha spiegato – per capire come trasformarlo in un’adozione. Cosa diventata possibile solo grazie alla coincidenza di due fattori: ‘bambina disabile’ e ‘genitore single’ che ne fa richiesta”.
I problemi per l’adozione, spiega, “non erano legati all’omosessualità. Anzi, devo dire che nessuno tra psicologi, tribunali e istituzioni, mi ha mai chiesto se fossi omosessuale. Sono stato io a dirlo, a favore della verità”.
Girare il film nella comunità di Trapanese
Nata per te è una film che il regista ha girato a Napoli, anche nella comunità fondata e gestita da Luca Trapanese, dove vivono persone con disabilità insieme agli operatori. “Abbiamo potuto raccontare la realtà così com’è, costruendo e rappresentando personaggi per il film fondamentali”, dice Mollo. “Questo film parte dalla verità”, conferma Trapanese.
“Girare con le persone disabili della comunità è stata una delle esperienze più uniche e belle della mia vita. Mi sono anche finto operatore per un primo periodo, per entrare in sintonia con loro”, ha detto l’attore principale Pierluigi Gigante, che nel film interpreta Luca. “In futuro vorrei realizzare una serie tv sui ragazzi di Trapanese, girata all’interno della comunità”, ha annunciato il regista.
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