È la prima donna nera americana in concorso alla Mostra. Troppi autori del black cinema prima di lei, afferma, sono stati scoraggiati e convinti a non candidarsi alle kermesse sparse per il mondo per il timore di non essere capiti né apprezzati
Nella videointervista a The Hollywood Reporter Roma il giovane rivoluzionario del cinema italiano parla del suo film, della sua Roma "che non è più Vietnam, ma piena di Dio e smart" e di un attore che ha "dovuto" mettere nel cast
Luan Trinh vive a Las Vegas e nelle "piazze" online è conosciuto come uno dei più importanti autori della piattaforma in VR. Al Lazzaretto Vecchio è in gara con la sua opera Complex 7. L'intervista di THR Roma
"Pensiamo che gli stupratori abitino in un mondo diverso dal nostro. E invece sono fra noi" racconta a THR Roma Delphine Girard, regista del film prodotto da Lukas Dhont e presentato in concorso alle Giornate degli Autori
Il successo internazionale con Sacco e Vanzetti e la relazione con Venezia: il primo film presentato alla Mostra stroncato dalla critica, il kolossal su Marco Polo, il Leone per La battaglia di Algeri (che è anche un po' suo). Per ricordare il cineasta riproponiamo qui il grande ritratto pubblicato sullo speciale della rivista di THR Roma realizzato per il festival
Henri-Didier Njikam è il responsabile delle comparse, delle figurazioni e delle controfigure del film che oggi approda alla Mostra. "Dall'ambasciata a Rabat un atto di razzismo, mi sento umiliato". E sulla pellicola dice: "Darà fastidio, spero inneschi un dibattito sulle migrazioni". L'intervista con THR Roma
Il documentario di Fabio Mollo ed Alessandra Cataleta - passato alle Notti veneziane delle Giornate degli Autori - intreccia interviste e documenti inediti per parlare della meraviglia delle due statue ma è anche una riflessione sulla Calabria. L'intervista con THR Roma
Arrivati in finale al talent nel 2021, scelti da Manuel Agnelli, dopo due anni li ritroviamo a suonare al Lido durante la Mostra. Sono passati nella villa di The Hollywood Reporter Roma per dare, in esclusiva, la notizia dell'uscita del loro primo album
Fuori concorso arriva alla Mostra uno dei copioni più perfetti, più ritmati e più micidiali che Hollywood abbia sfornato da anni, una miscela geniale in cui convivono il noir, la screwball comedy e il film d'amore. Firmato da uno dei registi più atipici d'America
Il programma completo di mercoledì 6 settembre, l'ottava giornata di programmazione delle GdA: dall'omaggio di Céline Sciamma su Patrizia Cavalli al documentario sui bronzi di Riace
Nel film, visibile sull'isola di Venice Immersive, lo spettatore prende decisioni immediate per salvare la vita delle persone. Per il regista Valeriy Korshunov “sono queste le occasioni che ci proiettano verso il futuro, non la guerra”,
Tom Quinn, amministratore delegato della distribuzione cinematografica, commenta l'acquisizione dello storico lungometraggio. Il primo di una regista afroamericana in concorso
Anarchico, vitale, estremo, profondo. Il cinema del giovane regista e attore è un'arma affilata che crea un immaginario e uno stile mai visti prima. Soprattutto nel cinema italiano. E pure se siamo solo davanti a un'opera seconda, possiamo dirlo: abbiamo un autore. Non solo: in un mondo perfetto avremmo anche il Leone D'Oro
Voi vedete le luci luccicanti, ma lungo i tappeti rossi i soldi corrono così: abiti e gioielli a noleggio, fotografi contattati in tempo reale via whatsapp in cerca di modelle non ancora famose
“Quello che abbiamo visto noi in questo documentario è la Patrizia che conoscevamo. Ma conoscerla significa anche sapere che può sorprenderti continuamente con la sua libertà”: i due scrittori hanno firmato il film Le mie poesie non cambieranno il mondo, dedicato alla poetessa, passato alle Giornate degli Autori
“La comunità che segue l’arte immersiva è incredibilmente variegata, si crea una rete di supporto reciproco molto forte", afferma la curatrice Liz Rosenthal, che assieme a Michel Reilhac ha selezionato le opere in concorso esposte al Lazzaretto Vecchio. Sabato la premiazione
Presentato a Venezia 80 nella sezione della Settimana della Critica, l'esordio al lungometraggio del regista inglese di origine pakistane è un'opera sulla ricerca della propria identità. L'intervista a THR Roma
"Si guardano i costumi, le luci, i volti, i movimenti. Ma tutto il resto del film è una decostruzione" raccontano a THR Roma Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane, registi del film in concorso alle Giornate degli Autori
Profughi siriani rimpallati crudelmente tra Bielorussia e Polonia, dove chi aiuta gli stranieri in arrivo rischia il carcere. Green Border è un “j’accuse” violentissimo contro il governo di Varsavia. Non ci stupiremmo di trovarlo tra i film premiati, qui alla Mostra
È al Lido come produttore di The Palace e come regista di The Penitent. E qui parla di tutto, anche della tv, della sua esperienza all'Eliseo, della voglia di dirigere una grande istituzione culturale. "Il politicamente corretto è il cancro della società occidentale: il pensiero spinoziano, razionale, da Lutero a Vico, a cosa ha portato? Alla rovina"