Dopo il film su Massimo Troisi, stavolta il regista e sceneggiatore - insieme, come sempre, a Ippolita Di Majo - tratteggia nel documentario presentato al TFF la vita e l'opera di un artigiano che ha saputo trasformare in immagini i vuoti e gli strappi
Sabato 2 dicembre il regista premio Oscar riceve il riconoscimento per il suo "cinema schietto, diretto e critico sulla storia contemporanea del suo paese". Nello stesso giorno presenta il documentario Nuclear Now
"Ne siamo costantemente bombardati. E questo produce una perdita d’identità", spiega il regista venuto dall'esperienza dei The Pills, che presenta la sua opera prima al Torino Film Festival. Mentre è già a lavoro sul suo prossimo film, Argentario. L'intervista con THR Roma
"Il cinema è un'arte e l'arte è un posto dove non ci sono segnali stradali. È un mondo libero", racconta la regista in corsa all'Academy con Vera. Qui parla del suo sguardo "influenzato dalle foto di Diane Arbus" e rivela che con Reiner Frimmel è a lavoro su un nuovo progetto: "È la storia di un anziano musicista blues attraverso il quale ci domandiamo, appunto, quanti compromessi siano necessari per la fama". L'intervista con THR Roma
Guardarsi indietro per andare avanti: Giovanni Piperno raccoglie in un documentario di un'ora - passato al Torino Film Festival - la testimonianza della scrittrice e giornalista, affiancata a più di 50 filmati di repertorio. È un percorso di consapevolezza politica, alla luce di una società profondamente cambiata
"Siamo gli unici esseri viventi che hanno tracciato una linea invisibile tra noi e tutto il resto che pensiamo ci appartenga e possiamo sfruttare o distruggere quanto vogliamo. Nella pellicola questa frontiera viene abbattuta e si finisce per appartenere a un mondo più ampio": parla il regista dell'opera presentata al TFF e ambientata in un presente affetto da misteriose mutazioni che trasformano alcuni esseri umani in animali. L'intervista con THR Roma
La protagonista di Do Not Expect Too Much from the End of the World, fuori concorso al Torino Film Festival 2023, porta nel film dell'autore rumeno il suo avatar Bobita, "uomo" maschilista, volgare e tossico con cui cerca di criticare i giorni d'oggi. E che somiglia paurosamente a Andrew Tate. L'intervista con THR Roma
Vincitore dell'Orso d'argento all'ultima Berlinale e ora passato al Torino Film Festival, il nuovo lavoro del regista tedesco Christian Petzold è un viaggio dei sentimenti, tra occasioni mancate ed equivoci crudeli, nel quale sono il mondo e la natura a rimescolare le carte
Prodotto dalla Scuola Holden di Alessandro Baricco e Rai Cinema, il corto diretto da Demetra Birtone e interpretato da Nicole Soffritti e Iacopo Ferro ha utilizzato l'IA " dalla scrittura fino alla post-produzione”
Cos’è la narrativa? Cos’è il cinema? Cos’è il tempo? Non è il regista e sceneggiatore esordiente francese a poter rispondere, col suo film in anteprima al Torino Film Festival 2023 con protagonista Isabelle Huppert
"Siamo orgogliosi di assegnare questo riconoscimento ad una protagonista del mondo dell’arte e della cultura contemporanea, espressione del migliore cinema italiano in una prospettiva anche internazionale", afferma il segretario generale Andrea Varese
Angelo Acerbi, organizzatore del LoversGoesIndustry: "Il film prodotto a tematica LGBTQ+, una volta che c’è, riempie i festival, ma la parte produttiva ha ancora paura a buttarsi in questo mondo”
Alla 41esima edizione del Torino Film Festival viene assegnato il Premio Virna Lisi all'attrice di Circeo, al lavoro sul suo esordio al lungometraggio. La giovane rivelazione è invece la Marcella di C'è ancora domani, col sogno di poter lavorare con Jasmine Trinca. L'intervista con THR Roma
Budapest nel 2123 è chiusa sotto una cupola, isolata dal resto del mondo (devastato dai cataclismi climatici). Passata al Torino Film Festival, l'animazione ibrida di Sarolta Szabó e Tibor Bánóczki è un'opera filosofica stratificata, a volte poco chiara e con un'aura quasi mitologica. Ma pone riflessioni sul presente, e già che c'è si interroga sul ventiduesimo secolo
"La teatro-terapia è un modo per far uscire le persone con disabilità psichica dall'isolamento". Parla Dario D'Ambrosi, regista di Io sono un po' matto e tu?, presentato fuori concorso al Torino Film Festival e in cerca di un accordo di distribuzione per dedicare i ricavi alla ricerca scientifica nelle neuroscienze
Parla il direttore dell'"ottavo museo più visitato d'Italia" che, grazie alla mostra dedicata a Tim Burton, sta attirando molti giovani alla Mole: "Il cinema continua a evolversi in parallelo all'innovazione tecnologica. Ci piace inglobare queste realtà e renderle disponibili ai visitatori: e presto racconteremo anche le serie tv". L'intervista con THR Roma
Nel corso di conferenza stampa al Torino Film Festival dedicata al premio che porta il suo nome e assegnato quest'anno a Greta Scarano e Romana Maggiora Vergano, sono state svelate le due iniziative dedicate all'interprete
"Il mio obiettivo era cercare di far vivere allo spettatore quel momento in maniera immersiva, portarlo con la macchina da presa a un centimetro da lui" racconta a THR Roma Giorgio Testi, che firma il docufilm sul live del cantautore nel tempio della lirica. E che sulle esibizioni dal vivo create con l'IA dice: "Penso sia totalmente senza senso. E mi fanno un po' paura"
Mandoob, il film del quarantenne Aly Kalthami presentato in concorso al Torino Film Festival: il racconto visionario di una discesa agli inferi, ma anche un salto di qualità vertiginoso per la settima arte, che fino a sei anni fa in Arabia Saudita era ancora proibita. Chissà cosa ne penserà la giuria
"Il film è nato da un mio interesse per la cronaca locale dell'entroterra maceratese, quel che mi piace del mio protagonista sono le contraddizioni": parla Damiano Giacomelli, regista della pellicola con Giorgio Colangeli presentata al TFF. L'intervista con THR Roma