Lo sciopero degli attori colpisce anche il Comic-Con 2023 di San Diego. Ai suoi albori, nel 1970, si trattava di una piccola convention, molto di nicchia e che ospitava circa 300 appassionati. Ma nei decenni successivi è diventata una tappa obbligatoria per tutti i più grandi franchise di Hollywood, dagli universi Marvel e DC a Il Trono di Spade e Il Signore degli Anelli.
Dopo anni in cui i film e la TV (e quindi gli attori più importanti) sono stati al centro della scena e hanno spinto l’evento verso nuove vette, il Comic-Con di quest’anno sarà l’edizione meno corposa da oltre un decennio. Questa settimana, il sindacato degli attori e dei performer SAG-AFTRA ha annunciato che i suoi membri si uniranno ai picchetti dei colleghi sceneggiatori, che continuano dal primo maggio. Hollywood abbassa quindi le serrande in uno storico doppio sciopero, che non si vedeva da oltre sessant’anni.
Il deserto Comic-Con 2023, manca anche Dune
Molte delle grandi major hollywoodiane, tra cui Disney, Warner Bros, Sony, Universal, Netflix e HBO, hanno scelto di non partecipare al Comic-Con di quest’anno, a causa dell’incertezza dello sciopero e dello stress finanziario sui loro bilanci. Con la conferma che gli attori sono ormai fuori gioco, il programma della convention subisce un ulteriore colpo.
Sono stati cancellati una serie di incontri precedentemente annunciati, tra cui quello della Legendary, che pianificava (in segreto) di portare alla manifestazione il kolossal di Denis Villeneuve Dune – Parte due. Cancellati anche i panel di serie televisive come La ruota del tempo di Amazon, Jury Duty di Freevee e Abbott Elementary della ABC.
Quest’anno, inoltre, è la prima volta dal 2011 che nemmeno uno dei due maggiori franchise di fumetti e film – Marvel e DC – si esibirà nella storica Hall H, spazio espositivo con capienza di 6.500 posti. Un anno “ovviamente insolito”, come afferma il portavoce del Comic-Con David Glanzer, che però rimane ottimista, dichiarando che la situazione “non ha diminuito l’attesa per il Comic-Con”. In effetti, i biglietti sono andati esauriti mesi precedenti all’evento, e i partecipanti alla convention se li contendono molto prima che vengano annunciati i panel.
Mentre l’assenza della Marvel o della DC hanno interessato i principali titoli di giornale, solo una piccola parte dei 150mila partecipanti stimati ogni anno mette mai piede nello spazio della Hall H. Questo perché i posti sono limitati al punto che in molti si accampano fuori dal padiglione e passano lì la notte per riuscire ad entrare.
Le Tartarughe Ninja al Comic-Con 2023
Alcune delle presentazioni importanti annunciate per il Comic-Con 2023 continueranno ugualmente senza attori. Tra queste c’è l’anteprima delle Tartarughe Ninja: Caos Mutante della Paramount Animation (20 luglio, ore 11:30), che potrebbe essere presentata dal regista Jeff Rowe.
Dopo il successo di RRR, che ha vinto l’Oscar, il Project K spera di sfruttare questo slancio diventando il primo progetto indiano ad approdare nella Hall H. Il magazine Collider ospiterà anche il panel “Directors on Directing” con registi come David Leitch di Deadpool 2, Justin Simien de La casa dei fantasmi e Gareth Edwards di Rogue One: A Star Wars Story, che dovrebbe mostrare un filmato di The Creator.
Da Star Trek a John Wick
Per quanto riguarda la televisione, i panel ancora in programma includono uno di due ore e mezza sulla serie The Walking Dead di AMC e una presentazione di Star Trek per i tre show Paramount+ ambientati nel noto universo sci-fi. FX promuoverà la quinta stagione di What We Do in the Shadows, mentre Peacock presenterà la nuova serie action-comedy di Anthony Mackie Twisted Metal, tratta dal videogioco di PlayStation del 2000.
Nonostante l’annullamento del panel su La ruota del tempo, Prime Video promuoverà la serie Invincible attraverso un panel e la proiezione della seconda stagione. Mentre Starz ha in programma di presentare la serie spin-off della saga di John Wick, The Continental.
Ci saranno infine anche Rick and Morty di Adult Swim e Solar Opposites di Hulu, anche se il co-creatore Justin Roiland, dopo il licenziamento di mesi fa, non è previsto ai panel. Alcuni di questi incontri, negli anni scorsi, avrebbero probabilmente ricevuto una moderata visibilità, ma nelle circostanze attuali hanno grande possibilità di emergere, una previsione che vale anche per i film prodotti da aziende che non aderiscono all’accordo SAG-AFTRA.
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