PhEST 2023: Monopoli celebra l’arte fotografica, esplorando cosa vuol dire “essere umani”

"L’opera d’ingegno, il genio creativo non è detto che appartenga più solo a noi, una rivoluzione è alle porte", afferma il direttore artistico Giovanni Troilo. La mostra al via per le strade della città pugliese dal primo settembre

Di THR ROMA

PhEST torna a Monopoli per la sua ottava edizione. Al via dal primo settembre al primo novembre il festival internazionale di fotografia e arte dedicato quest’anno al tema “Essere Umani”. Dopo un’edizione 2022 dedicata al “Futuro”, quest’anno il festival di Monopoli si concentra sull’essere umano provando a interrogarsi sull’uomo e su cosa voglia effettivamente dire oggi essere umani.

Esplorando tappe, stili di vita, emozioni, credenze e passioni, PhEST sfida lo spettatore con uno sguardo interdisciplinare su cultura, natura, relazioni, attraverso la psicologia, la filosofia e l’antropologia. Tratterà i grandi temi del pensiero contemporaneo: le attività, le relazioni, la trasformazione dei valori e le loro pratiche.

Gli artisti, esseri umani, l’arte e la tecnologia

Comunità, famiglia e consapevolezza globale insieme a tecnologia e migrazione sono alcuni dei punti chiave del nostro essere animali sociali in questo mondo. Artisti da tutto il mondo verranno coinvolti in mostre, ma anche portfolio review, masterclass, installazioni. PhEST si pone l’obiettivo di nutrire una comunità vibrante e diversificata di creativi e appassionati.

Tra i primi nomi confermati ci sono: Phil Toledano, noto artista concettuale britannico che vive e lavora a New York, i pluripremiati fotografi inglesi Koos Breukel (ritrattista) e Zed Nelson (documentarista). Grande spazio ad artiste come Lisa Sorgini, australiana classe 1980, Elinor Carucci, fotografa Israeliana, Giulia Gatti giovane talento italiano, Cristina De Middel fotografa e documentarista spagnola. 

Alla parte fotografica – curata da Arianna Rinaldo – si aggiunge anche quella dell’arte contemporanea, la cui curatela è affidata anche per questa edizione a Roberto Lacarbonara.

PhEST: Essere umani?

“Negli ultimi anni un vasto campo che credevamo centrale ed esclusivo dell’uomo è andato riducendosi”, afferma il direttore artistico di PhEST Giovanni Troilo. “L’opera d’ingegno, il genio creativo non è detto che appartenga più solo a noi, una rivoluzione è alle porte – continua il direttore – oggi quella profezia, quella di intelligenze artificiali sempre più performanti, umanoidi ed empatiche, si avvera ad una velocità impressionante”.