Il mondo di Spike Lee attraverso gli oggetti accumulati nel corso di una vita. Il Brooklyn Museum, situato nel cuore del quartiere dove il grande regista è cresciuto, rende omaggio al cineasta di Lola Darling, Fa’ la cosa giusta, Crooklyn e BlacKkKlansman.
Intitolata Spike Lee: Creative Sources, la mostra aperta dal 6 ottobre fino al 4 febbraio 2024 punta i riflettori sulle varie influenze dell’iconico regista nato ad Atlanta nel 1957, ma che, grazie ai suoi film, si identifica strettamente con Brooklyn e in particolare con la zona di Fort Greene.
Sette sezioni precedute da clip di altrettanti film seguono le linee fondamentali della vita privata e della carriera del cineasta: storia e cultura nera, Brooklyn, sport, musica, storia del cinema, famiglia e politica. Si tratta di un vero e proprio tributo alla cultura afroamericana grazie anche a opere di importanti artisti neri americani come Michael Ray Charles, il cui Forever Free (Bamboozled) del 1997 ispirò tre anni dopo il film Bamboozled, una provocatoria critica del minstrel show e del blackface.
La collezione, formata nel corso di decenni, riflette i temi che ricorrono nel lavoro di Lee da cineasta. “Offriremo una nuova prospettiva sulle persone e sulle influenze che hanno formato la sua opera”, ha spiegato la curatrice Kimberly Grant. “Rendendo la mostra accessibile al pubblico, onoriamo lo stretto legame con questo luogo centrale per la sua narrazione”.
Ad essere esposti sono circa 300 oggetti: foto storiche, dipinti, copertine di album, poster di film, lettere, prime edizioni e cimeli cinematografici, ma anche ritratti di personaggi della storia afro-americana e africana che hanno avuto un impatto su Lee. Tra questi, Nelson Mandela, Barack Obama, Angela Davis, Toni Morrison, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Malcolm X, Michael Jordan e Prince.
Nella sezione su Brooklyn si vedranno foto di David Lee (il fratello minore del regista) mentre quella dedicata alla musica vedrà ricordi della madre Jacquelyn, fautrice della passione dei figli per il teatro, e del padre Bill, autore di molte colonne sonore. La raccolta conterrà opere che celebrano i successi di atleti neri, tra cui un ritratto di Jackie Robinson (primo afro-americano a giocare nella Major League di baseball) e racchette da tennis appartenute a Arthur Ashe e Serena Williams.
Ci sarà anche un pizzico di Italia nella sezione dedicata al cinema: tra i maestri che più hanno ispirato Spike Lee, oltre a Akira Kurosawa, c’è infatti Federico Fellini, i cui La Strada, La dolce vita e Otto e 1/2 sono stati inclusi dal regista nella sua “top ten” delle pellicole da non perdere.
(Ansa)
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