Caso Rust: Alec Baldwin dovrà dimostrare di non aver ridotto le misure di sicurezza sul set

Secondo l'accusa, l'attore e regista avrebbe negato un addestramento aggiuntivo sulle armi da fuoco per tagliare il budget, portando all'incidente mortale in cui ha perso la vita la direttrice della fotografia Halyna Hutchins

Alec Baldwin rischia nuove accuse per il caso dell’incidente mortale sul set di Rust. Martedì 10 ottobre la giudice a cui è assegnata la causa si è espressa in merito. Baldwin dovrà consegnare tutti i documenti che potrebbero indicare se abbia effettivamente infranto le norme sulla sicurezza del set per risparmiare sul budget.

In quello che potrebbe essere il preludio a nuove accuse contro l’attore e il produttore del film, i procuratori stanno cercando di ottenere documenti relativi alla Rust Movie Productions e ad Alec Baldwin, nonché alla sua società di produzione El Dorado Pictures. Si sta valutando la possibilità che Baldwin potesse trarre profitto dal ridurre la sicurezza sul set per quanto riguarda l’uso delle armi.

I registri ufficiali di Rust Movie Productions ed El Dorado Pictures (di proprietà dello stesso Baldwin) potrebbero aiutare Hannah Gutierrez-Reed, accusata di omicidio colposo e inquinamento delle prove nell’incidente che è stato fatale alla direttrice della fotografia del film, quando la pistola che Baldwin teneva in mano ha sparato. La maestra d’armi ha sostenuto infatti che le è stato impedito di svolgere adeguatamente il suo lavoro dai produttori del film, che secondo lei le hanno negato per motivi finanziari l’addestramento aggiuntivo sulle armi da fuoco che aveva richiesto.

Jason Bowles, l’avvocato di Gutierrez-Reed, ha dichiarato in un comunicato che la Rust Movie Productions “deve smettere di cercare di nascondere la verità e deve essere trasparente e collaborativa con le informazioni”. “Viene da chiedersi cosa stiano nascondendo e perché” ha aggiunto Bowles, mentre la Rust Movie Productions non ha risposto alle richieste di commento.

I precedenti della vicenda

Le accuse contro Baldwin sono state archiviate ad aprile, anche se i procuratori hanno dichiarato che potrebbero essere ripresentate in attesa dei risultati di un’indagine per verificare se la pistola che ha sparato sia stata modificata. A settembre, un esperto forense ha redatto un rapporto che contrasta con il resoconto dell’incidente da parte di Baldwin, che ha sostenuto di non aver premuto il grilletto della pistola.

Secondo i documenti del tribunale, il mandato di comparizione è stato emesso nei confronti della Rust Movie Productions ad agosto in seguito alle dichiarazioni di Gutierrez-Reed tramite avvocato. Le norme di sicurezza del settore che Baldwin potrebbe aver violato includono l’aver scaricato intenzionalmente un’arma da fuoco anche se la scena provata non lo richiedeva e l’accettare la pistola dall’assistente alla regia Dave Halls invece che dalla maestra d’armi (che dovrebbe consegnarla dopo aver mostrato che l’arma è vuota, secondo le norme di sicurezza raccomandate dall’Industry-Wide Labor-Management safety committee).

La Rust Movie Productions si è opposta al mandato di comparizione sostenendo che si tratta di “un’ovvia operazione di pesca” con l’obiettivo di accusare Baldwin attraverso “materiali privilegiati e protetti”.

La decisione del tribunale

Martedì 10 ottobre la giudice del New Mexico Mary Sommer ha respinto la richiesta di annullamento del mandato di comparizione presentata dall’azienda. La procuratrice speciale Kari Morrissey ha sottolineato il ruolo di Baldwin in Rust come produttore, personalmente “coinvolto nello sviluppo della sceneggiatura e di altri aspetti del film”. Aspetti che secondo la procuratrice sono rilevanti per la causa penale contro Gutierrez-Reed, poiché potrebbero dimostrare alcune sue negligenze sulla sicurezza del set.

“Per esempio, gli accordi richiedono che Baldwin riceva un certo compenso per ogni giorno di riprese o per ogni giorno in cui svolge compiti legati alle riprese, come l’addestramento all’uso delle armi da fuoco”, ha scritto Morrissey in un documento. “Lo Stato e la signora Gutierrez dovrebbero essere autorizzati a verificare se le richieste della signora Gutierrez sono state negate per motivi finanziari e non per motivi di sicurezza o altre considerazioni ragionevoli”.

Secondo i procuratori, i contratti di Baldwin potrebbero prevedere che riceva una percentuale dei profitti di Rust, “dimostrando ancora una volta che il guadagno finanziario potrebbe aver influito sulla possibilità per signora Gutierrez di svolgere il suo lavoro di armaiola”.

L’anno scorso un’agenzia del New Mexico specializzata in sicurezza ha anche rilevato il sovraccarico del lavoro di Gutierrez-Reed. Secondo le pratiche di sicurezza riconosciute dall’industria, la maestra d’armi deve essere presente ogni volta che si sul set venivano maneggiate armi da fuoco. Ma Gutierrez-Reed ha dovuto svolgere anche il ruolo di assistente agli oggetti di scena quando le armi da fuoco non erano in uso. La produttrice Gabrielle Pickle le aveva detto che le erano concessi otto giorni retribuiti come maestra d’armi e che il resto del tempo avrebbe dovuto invece lavorare come assistente di scena.

Pickle ha scritto in un messaggio quattro giorni prima delle riprese che non ci sarebbe stato “nessun altro” addestramento con le armi da fuoco per Baldwin, secondo un rapporto dell’Occupational health and safety bureau del New Mexico, che ha multato la Rust Movie Productions per 100 mila dollari per violazioni “intenzionalmente gravi” delle misure di sicurezza.

Baldwin è stato citato in giudizio da numerosi membri della troupe di Rust in seguito all’incidente mortale. In una causa intentata da Mamie Mitchell (che si occupa di revisionare la sceneggiatura), un giudice ha avanzato accuse di aggressione contro l’attore, per aver violato le norme del settore relative all’uso delle armi da fuoco.

“La normativa di sicurezza per l’uso delle armi da fuoco, diffusa in tutto il settore, stabilisce che tutte le armi da fuoco devono essere trattate come se fossero cariche perché, come Alec Baldwin sapeva, le pistole sono armi intrinsecamente pericolose”, si legge nella sentenza. “Non aveva il diritto di fare affidamento su una presunta dichiarazione dell’assistente alla regia secondo cui si trattava di una ‘pistola fredda’. Il signor Baldwin non può nascondersi dietro l’assistente per cercare di giustificare il fatto che non ha controllato personalmente la pistola”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga