Enrico Oldoini, il cordoglio di Bernabei e De Laurentiis. “Aveva un istinto naturale per la commedia”

Messaggi di cordoglio da Aurelio De Laurentiis: "E' stato un sodalizio lungo con un uomo mite, colto e pieno di ironia". Bernabei, Ceo di Lux Vide: "Aveva anche una qualità rara con la commedia sapendola al contempo sia scrivere che girare come regista"

Durante i David l’annuncio della scomparsa di Enrico Oldoini. Poi il grande applauso del teatro per ringraziare il “papà” di Don Matteo. Il regista e sceneggiatore aveva 77 anni, ha lavorato con grandi attori e comici italiani: Adriano Celentano e Renato Pozzetto in Lui è peggio di me, poi con Ezio Greggio e Jerry Calà su Yuppies 2, e la saga di Vacanze di Natale ’90 e ’91 con l’accoppiata Massimo Boldi e Christian De Sica. La firma di Oldoini compare su cinque cinepanettoni prodotti da Aurelio de Laurentiis.

Oggi arriva dal produttore un tweet di cordoglio. “È stato un compagno di lavoro prezioso per molti anni e per molti film”. “Ha sceneggiato e diretto tanti successi da me prodotti fin dal 1979. E’ stato un sodalizio lungo con un uomo mite, colto e pieno di ironia” scrive De Laurentiis rivolgendo poi un messaggio di affetto alla famiglia.


Da Lux Vide, casa di produzione di Don Matteo, il Ceo Luca Bernabei ricorda Enrico Oldoini e il suo “istinto naturale per la commedia”. “Era il suo pane quotidiano, lo sapeva fare con naturalezza e senza nessuna ritrosia”. “Aveva anche una qualità rara con la commedia,” – aggiunge – “sapendola al contempo sia scrivere che girare come regista”.

Il produttore di Lux Vide, parte del gruppo Fremantle, racconta anche un aneddoto sul modo di lavorare di Oldoini. “Con mia sorella Matilde, che lo scelse per Don Matteo, ricordiamo con ammirazione quando mise in piedi tutti i ruoli intorno a Terence Hill, avendo il coraggio di mettere insieme Nino Frassica, al tempo affermato come comico e meno come attore, il giovane Flavio Insinna, uscito dall’Accademia di Proietti, un’attrice francese e napoletana come Natalie Guetta, e Francesco Scali, un sagrestano fuori dagli schemi”.

“Gli piacevano le contaminazioni, come quando scelse la cantante lirica Katia Ricciarelli per un ruolo nella serie Un Passo dal Cielo – continua Bernabei- tutto era sempre fatto con estrema eleganza e grande rispetto del pubblico”. Queste grandi capacità di Oldoini sono “l’insegnamento più grande che ci lascia, raccontarsi con autoironia, essere capaci di far ridere senza malizia o cattiveria, che è quello che forse ogni tanto ci manca adesso. Con Matilde lo ricordiamo con tenerezza e cercheremo di non perdere la sua dolce attitudine a fare commedia con gentilezza.”