Kevin Hart ha citato in giudizio la sua ex assistente Miesha Shakes e la YouTuber Tasha K per presunta estorsione. Le due gli avrebbero chiesto un pagamento a sei cifre per non pubblicare quella che l’attore sostiene essere un’intervista diffamatoria.
La denuncia accusa Tasha K di aver ideato un piano per estorcere a Hart 250.000 dollari minacciando di pubblicare un’intervista alla sua ex-assistente personale. Secondo la denuncia, Shakes ha rilasciato dichiarazioni false durante la conversazione, per esempio che Hart starebbe affrontando delle accuse per aver registrato un incontro sessuale.
Tasha K e le accuse di diffamazione
Tasha K, il cui vero nome è Latasha Kebe, ha più di un milione di iscritti al suo canale YouTube, dove racconta soprattutto gossip sulle celebrità. A marzo, una corte d’appello federale ha confermato una sentenza da 4 milioni di dollari contro di lei per aver diffamato la rapper Cardi B. Di lei aveva detto che si prostituiva e che faceva uso di cocaina.
Nella sua causa, Hart sostiene che un affiliato di Kebe non identificato lo ha contattato a novembre affermando che un’intervista dannosa per la sua reputazione sarebbe stata pubblicata. A meno che non avesse pagato un riscatto di 250.000 dollari. L’attore si è rifiutato di pagare, ha contattato le forze dell’ordine e ha inviato una lettera di diffida a Kebe, secondo la denuncia. Nella lettera, gli avvocati di Hart l’hanno avvertita che qualsiasi risarcimento sarà costretta a pagare per la sua eventuale cattiva condotta non potrà essere scaricato in caso di bancarotta.
La causa presentata da Kevin Hart
“Kebe ha già dimostrato una condotta criminale e ha già compiuto atti illeciti che darebbero al signor Hart il diritto di ottenere un risarcimento”, ha scritto Donte Mills, l’avvocato di Hart. “Se lei non desiste ora, la sua responsabilità per tale risarcimento monetario aumenterà, così come la sua esposizione a sanzioni penali”.
La causa si riferisce a un teaser dell’intervista pubblicato a novembre, per cui la donna avrebbe minacciato Hart. “Se non paghi, dobbiamo ottenere i soldi con ogni mezzo necessario”, aveva detto Kebe.
Hart sostiene inoltre che la sua assistente Shakes abbia violato la clausola della riservatezza nel suo contratto discutendo di informazioni riservate, commerciali e personali, su di lui.
“A prescindere dalla verità o falsità di tali affermazioni, Shakes sarebbe venuta a conoscenza di tali argomenti solo grazie al suo impiego presso Hart e Hartbeat”, si legge nella denuncia.
Shakes, che ha lavorato in Hartbeat Productions dal 2017 al 2020 come assistente personale di Hart, ha detto che ci sono “scappatoie” non identificate negli accordi di riservatezza e non divulgazione che “le permettono di sfuggire alle conseguenze della sua violazione”, si legge nella causa. L’accordo di non divulgazione prevedeva che le venissero corrisposti 90.000 dollari in tre anni.
Che cosa ha detto l’ex assistente Miesha Shakes
Nell’intervista, la donna ha affermato che Hart è un traditore seriale e un giocatore d’azzardo. Ha anche detto che avrebbe pagato milioni a un suo collaboratore perché si dichiarasse colpevole di guida in stato di ebbrezza al posto suo. L’intervista è stata pubblicata a dicembre sul canale di Kebe (cui si può accedere solo pagando un abbonamento mensile).
Accuse diffamatorie, invece, sarebbero le “dichiarazioni riguardanti Hart e alcune controversie legali”, si legge nella denuncia. Tra queste avrebbe “registrato un video di un incontro sessuale” e per questo avrebbe affrontato “accuse penali”.
Per vincere, Hart dovrà dimostrare che Shakes ha agito con un livello di malizia o di imprudenza tale da soddisfare l’elevato standard previsto per le figure pubbliche che presentano denuncia per diffamazione. Questo include l’intenzione di nuocere, con la consapevolezza che ciò che è stato detto è falso. Diverse cause per diffamazione, tra cui quelle intentate da Donald Trump, Sarah Palin e una persona che ha fatto causa per il modo in cui è stata ritratta in The Wolf of Street, non hanno soddisfatto lo standard.
Kebe, che deve rispondere di estorsione e violazione della privacy, non è accusata di diffamazione. In un comunicato, un rappresentante della youtuber ha dichiarato: “Vi prego di guardare l’intervista per intero”.
Nel 2017, Hart si era scusato pubblicamente per aver tradito la moglie con un’altra donna. Anche quest’ultima avrebbe cercato di estorcergli denaro.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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