Di Samuel Theis, chi ha già visto Anatomia di una caduta, ricorderà senza dubbio la straordinaria, tesissima scena del litigio con Sandra Hüller in un film in cui a dominare la scena, coerentemente con il senso della storia, è sempre lei. Il suo volto quasi si confonde e sbiadisce, tanto è secondario il ruolo maschile nell’opera di Justine Triet, eppure come uno scherzo beffardo del destino, Theis è stato comunque capace di oscurare il grande successo hollywoodiano della regista francese.
A poche ore dalla vittoria dei due Golden Globes di Anatomia di una caduta, per la migliore sceneggiatura e il miglior film in lingua non inglese, infatti, la testata francese Libération ha pubblicato un’inchiesta contro l’attore e regista, accusato di stupro.
La vicenda riportata dai media
I fatti risalgono allo scorso luglio, sul set del terzo film diretto da Theis, Je te jure, dove in seguito a una festa avrebbe violentato un membro della troupe, per poi essere allontanato dal suo stesso set per il restante tempo delle riprese. Secondo la notizia, riportata e verificata anche da Variety, il collaboratore (rimasto anonimo) avrebbe trascorso la notte nell’appartamento di Theis fino alle prime ore del mattino, prima di subire la violenza denunciata. Al contrario, tuttavia, Theis ha dichiarato che il rapporto fosse consensuale.
Al momento, secondo l’inchiesta di Libération si sa che l’uomo coinvolto si è dimesso subito dopo l’accaduto e che la produttrice Caroline Bonmarchand ha richiesto un’indagine interna, durante cui Theis poteva avvicinarsi al set solo nelle ore precedenti alle riprese, per pianificare il lavoro e per poi dirigere da remoto. Secondo Bonmarchand, questo protocollo ha permesso di concludere le riprese in attesa di indagini ufficiali.
Secondo i legali di Samuel Theis non è ancora giunta alcuna denuncia formale, ma solo il documento redatto dall’indagine privata della produzione. E il contenuto delle 300 pagine consegnate non sarebbe sufficiente a qualificare l’accaduto come violenza sessuale. Tuttavia adesso che il caso è pubblico, l’accusatore potrebbe decidere di rivolgersi a un tribunale.
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