Barbie un fenomeno globale (Russia compresa). Ma secondo Maria Butina, membro del Comitato per gli affari internazionali della Duma (il parlamento russo), la bambola omonima alla base del blockbuster diretto da Greta Gerwig e con le fattezze di Margot Robbie “promuove i valori contrari alle tradizioni della Russia”.
Parlando con l’agenzia Ria Novosti la deputata ha affermato di essere “categoricamente contraria” alla comparsa della bionda bambola della Mattel nei negozi in quanto entrerebbe bella categoria delle bambole che “riproducono persone transgender o promuovono relazioni omosessuali”.
Per Butina le Barbie di Mattel sono un motore nell’agenda Lgbt, la cui “propaganda” è vietata in Russia. Il presidente russo Vladimir Putin nel 2013 ha firmato una legge che vieta la propaganda gay, lesbica e transgender tra i bambini. I russi rischiano una multa fino a 5.000 rubli per questo, i funzionari fino a 50.000, mentre le persone giuridiche fino a un milione. La punizione per tale propaganda “utilizzando i media o Internet” è ancora più dura. Allo stesso tempo, Putin ha ripetutamente sostenuto che nessuno viola i diritti della comunità Lgbt in Russia.
Barbie di Greta Gerwig chiuderà la settimana guadagnando globalmente più di 700 milioni. E questo dopo una settimana d’apertura storica, valsa 578,5 milioni, che lo ha consegnato ai libri di storia come miglior film per incassi della Warner Bros. Inoltre, sembra probabile che la pellicola arrivi presto a guadagnare un miliardo, diventando così il film diretto da una regista donna ad incassare di più in assoluto, senza considerare l’inflazione.
Barbie e Oppenheimer conquistano il box office
Come se non bastasse, Barbie ed Oppenheimer negli Usa hanno dato il via alla quinta maggior settimana di incassi domestici della storia, con profitti per tutti i film che si attestano a 500 milioni di dollari.
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