I social media sono andati in fibrillazione quando il primo trailer di The Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente ha mostrato la Lucy Gray Baird di Rachel Zegler che si inchinava beffardamente come faceva la Katniss Everdeen di Jennifer Lawrence in Hunger Games. L’inchino è un momento iconico del primo film del franchise e segna uno dei principali segni di ribellione di Katniss. Ha luogo dopo che la ragazza ha scoccato una freccia in direzione di un gruppo di residenti del Campidoglio venuti a vedere i nuovi tributi affinare i loro talenti durante l’allenamento precedente ai 74esimi Hunger Games.
Lucy, invece, si inchina dopo essere stata scelta per la decima edizione degli Hunger Games come uno dei tributi, e diventerà la prima vincitrice dei “giochi” – nonché l’unica fino a Haymitch Abernathy (interpretato da Woody Harrelson nel primo franchise) e Katniss insieme a Peeta Mellark (Josh Hutcherson). Il regista del prequel, Francis Lawrence, che ha diretto anche Hunger Games – La ragazza di fuoco e entrambi i film de Il canto della rivolta (parte 1 e 2), ha dichiarato a Entertainment Tonight di aver improvvisato l’impertinente inchino di Lucy durante le riprese.
“È stata una cosa che ho inventato il giorno stesso e che ho fatto fare a Rachel, perché durante la lavorazione eravamo costantemente alla ricerca di piccoli easter eggs che potessero emozionare i fan”, ha dichiarato Lawrence. “Ho pensato: “Forse Katniss sapeva dell’inchino perché era diventato una sorta di racconto di ribellione trasmesso di generazione in generazione”.
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, la trama
Il regista ha anche espresso il suo pensiero sulla teoria dei fan secondo cui Lucy e Katniss sarebbero in qualche modo legate, affermando che lui e la produttrice Nina Jacobson non ne sono sicuri. Tuttavia, ha spiegato di apprezzare il fatto che l’autrice Suzanne Collins permetta ai fan di formulare delle loro teorie e di poterne discutere.
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente seguirà il rapporto tra Lucy e Coriolanus Snow, impersonato da Tom Blyth, suo mentore nei giochi e, come i fan ben sanno, cattivo del franchise di Hunger Games. Lawrence e Jacobson erano particolarmente interessati a esplorare la storia del villain Snow e trovare un modo per bilanciare la simpatia verso qualcuno che sembra buono, ma di cui si conoscono bene le azioni future.
“Si trattava di trovare il modo di coinvolgere il pubblico, di fargli fare il tifo per un personaggio che nelle storie originali è davvero terribile”, ha spiegato il regista. “L’altra parte difficile è che, poiché sta per diventare cattivo, vuoi assicurarti che anche se le persone fanno il tifo per lui, si stiano seminando tutti gli elementi dell’ambizione, della fame di potere, dell’avidità e dell’oscurità che lo rappresenteranno dopo, in modo che quando diventa cattivo possa risultare credibile”.
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente sarà nelle sale italiane dal 15 novembre.
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