The Other Son, diretto da Juan Sebastián Quebrada, ha trionfato ad Alice nella Città, sezione indipendente della 18esima Festa del cinema di Roma, ricevendo il premio per il miglior film. “Un pugno nello stomaco per la sua dirompente potenza emotiva”, ha affermato la giuria dal palco della Sala Sinopoli, all’Auditorium Parco della Musica, dove si sono svolte le premiazioni.
Una sala gremita di giovani, in un rapporto con i docenti e le scuole che Alice nella Città ha stretto e rafforzato in questi 21 anni di vita. “La rassegna nasce con una sua identità, e negli anni siamo cresciuti”, hanno affermato i direttori artistici Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, che dal palco confermano l’intenzione di non voler perdere “queste nostre radici”.
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Intanto, le pellicola di Quebrada è riuscita a colpire la giuria (composta da 35 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 19 anni), che l’ha descritta come un’opera “intensa” e di “pregiata fattura”.
“The Other Son è capace di scavare un solco nell’animo più profondo dello spettatore, suscitando un fecondo processo di immedesimazione. Per l’originale trattazione di temi universali come amore, dolore e lutto”, ha affermato la giuria come motivazione che ha portato alla vittoria del film.
Desirè e Bangarang
Nella lunga cerimonia, che ha preceduto la proiezione per le scuole del film One Life di James Hawes e con Anthony Hopkins, ha visto premiato con il riconoscimento intitolato a Raffaella Fioretta il film Desiré, diretto da Mario Vezza.
Il premio è stato consegnato dal proprietario di Eagle Pictures Tarak Ben Ammar, che alla platea di studenti ha raccontato la sua storia di crescita nel mondo del cinema italiano da giovane cittadino tunisino, dicendo che l’Italia e gli italiani sono “un popolo generoso, che mi ha dato tutto”. Il discorso si è chiuso poi con un sentito endorsement all’opera di Vezza, invitando gli studenti in sala ad andare a vedere il film quando sarà nelle sale.
In un’intervista a THR Roma, il giovane regista ha affermato di aver voluto raccontare “la formazione identitaria di una giovane donna attraverso una serie di condizioni sociali e identitarie”. “Il discorso alla base di tutto poi, è proprio quello della formazione ed educazione”, conclude Vezza, che nel suo film ha mostrato la storia della giovane Desirè, ragazza napoletana di origini senegalesi detenuta in un penitenziario minorile perché si trovava – per colpa di alcuni coetanei – nel posto sbagliato, al momento sbagliato.
A ricevere invece il premio speciale della giuria è Bangarang di Giulio Mastromauro, unico documentario in concorso e che la giuria ha elogiato per la “capacità emotiva di aver colto le sfumature del vissuto dei bambini di Taranto, raccontate dalle loro stesse parole”, raccontando allo stesso tempo il territorio che – come recita la sinossi del film – è diventato “teatro di uno dei più gravi disastri sanitari e ambientali della storia italiana ed europea”.
Ricevuto il premio, Mastromauro lo ha infatti dedicato ai giovani ragazzi di Taranto e agli studenti presenti in Sala Sinopoli.
Alice nella Città: tutti i premi
Premio miglior film – The Other Son di Juan Sebastián Quebrada
Premio speciale della giuria – Bangarang di Giulio Mastromauro
Premio Raffaella Fioretta – Desiré di Mario Vezza
Premio RB Casting al miglior giovane interprete italiano – Amanda Campana per Suspicious Mind
Premio del pubblico Onde Corte – Fake Shot di Francesco Castellaneta Magro
Premio SIAE – Chiedo scusa di Francesco Piras
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