Biografilm 2023: da Nicolas Philibert a Fatih Akin, un’edizione tra memoria e origini

Giunto alla 19a edizione il Festival, a Bologna dal 9 al 19 giugno, guarda ai diritti delle donne e all’evoluzione del mondo del lavoro. In Selezione Ufficiale 83 film con 60 anteprime, di cui 17 mondiali

Di THR ROMA

Biografilm Festival, a Bologna dal 9 al 19 giugno 2023 e visibile in tutta Italia su MYmovies, torna per la sua 19a edizione con una selezione che vede protagoniste alcune delle voci più importanti del documentario contemporaneo. Il punto di partenza per questa riflessione è il binomio “essere e avere”, tema di questa edizione, ispirato al film Être et avoir di Nicolas Philibert, che verrà riproposto in presenza del regista.

Sono 83 i film in programma nelle varie sezioni della Selezione Ufficiale del Festival, 60 anteprime di cui 17 mondiali. Il Concorso Internazionale è l’opportunità per scoprire le più recenti e interessanti produzioni di documentari da tutto il mondo, mentre Biografilm Italia permette di scoprire i migliori autori di documentari in Italia. Biografilm 2023 ospita anche l’omaggio all’artista visuale Rä di Martino in collaborazione con la Scuola di alta formazione di Fondazione Modena Arti Visive. Tornano, come da tradizione, anche i Celebration of Lives Awards, i premi che Biografilm Festival assegna alle persone che con le loro vite e operato hanno impresso un segno importante nella storia contemporanea. Il premio verrà assegnato ai registi Nicolas Philibert e Roberta Torre e alla dottoressa Cristina Cattaneo.

Tra gli ospiti di questa edizione: Fatih Akin, Nicolas Philibert, Erik Gandini, Roberta Torre, Rä di Martino, Laura Morante, Massimo Cantini Parrini, Donatella Finocchiaro, Porpora Marcasciano, Tonino De Bernardi, Cristina Cattaneo, Philippa Kowarsky, i Verdena.

Biografilm 2023 dedica anche uno spazio speciale al rapporto indissolubile che lega cinema e editoria con la Playlist Cinema e Letteratura | BPER Banca. Al suo interno Le biblioteche e la città – Conoscere per essere liberi di Francesca Zerbetto e Dario Zanasi, un viaggio in sei biblioteche pubbliche della città di Bologna, Elfriede Jelinek – die Sprache von der Leine lassen di Claudia Müller sull’autrice austriaca vincitrice del premio Nobel per la Letteratura nel 2014, Erica Jong – Breaking the Wall di Kaspar Kasics, documentario biografico sulla pioniera della letteratura femminista Erica Jong.

I percorsi tematici del Biografilm 2023

Biografilm Festival, con la sua selezione unica nel panorama italiano, si propone come finestra per capire la contemporaneità da una prospettiva fortemente collettiva. Spingendosi oltre i confini geografici, di genere e di formato, i film presentati al Festival invitano a porsi domande sul presente e sul proprio ruolo nella società. Chi siamo e cosa vogliamo essere, insieme? Cosa siamo e abbiamo se agiamo uniti? Per raccontare al meglio il ricco programma di questa edizione, sono stati pensati dei percorsi tematici indicati con dei Label dedicati nel programma del Festival.

Donne pioniere di libertà offre una moltitudine di sguardi sulla condizione femminile e sulla trasformazione delle lotte per la tutela dei propri diritti. Apolonia, Apolonia di Lea Glob, attraverso l’incontro tra la regista e la pittrice Apolonia Sokol, mostra i modi in cui le strutture patriarcali e capitaliste ostacolano le vite delle donne nella società contemporanea. Houria, la protagonista dell’omonimo film di Mounia Meddour, immagine rappresentativa di questa edizione di Biografilm, riconquista la sua libertà grazie alla solidarietà di un gruppo di donne. Grazie a Sieben Winter in Teheran di Steffi Niederzoll, si ripercorre il caso di Reyhaneh Jabbari, una giovane donna iraniana diventata un simbolo universale di resistenza contro la violenza sulle donne. Anche And, Towards Happy Alleys di Sreemoyee Singh mostra la lotta di una generazione impavida di donne iraniane che combatte per affermare i propri diritti civili, tra i testimoni anche Jafar Panahi.
Hidden Letters di Violet Du Feng e Qing Zhao, segue due donne cinesi legate dal fascino della lingua segreta del Nushu. Una lingua nascosta, vecchia di secoli, ha legato generazioni di donne cinesi in un sistema di solidarietà femminile per sfuggire alla cultura patriarcale.

In Is There Anybody Out There? la regista Ella Glendining, nata con una rara forma di disabilità, mostra la sua lotta verso le discriminazioni che subisce nella sua quotidianità, mentre con Chutzpah – Qualcosa sul pudore, Monica Stambrini si domanda come funzioni il racconto intimo del proprio corpo e quali possano essere i suoi confini. 5 nanomoli – Il sogno olimpico di una donna trans è la storia di Valentina Petrillo, prima e unica atleta transgender italiana a gareggiare a livello internazionale, e del suo grande sogno: partecipare ai Giochi Paralimpici.

Radici e Memoria guarda al vissuto passato dell’umanità. Le radici ipotizzate dalla label assumono il proprio nutrimento dalle fonti più diverse: da situazioni politiche difficili ad artisti musicali di vari generi, Radici e memoria racconta la creazione di un’identità personale e collettiva. Con Sconosciuti puri, i registi Mattia Colombo e Valentina Cicogna mostrano l’impegno della dottoressa Cristina Cattaneo, che ogni giorno combatte per garantire la dignità dei corpi senza nome che arrivano nella sua sala autoptica. Riceverà il Celebration of Lives Award in occasione dell’anteprima italiana del film. Anche Anni Belli è un viaggio nel passato italiano, in questo caso con i ricordi e i filmati di quattro famiglie sullo sfondo del dibattito politico e sociale che ha portato alla legalizzazione del divorzio. The Mayor – Me, Mussolini and the Museum di Piergiorgio Curzi racconta invece di Giorgio Frassinetti, sindaco di Predappio dal 2009 al 2019, e del suo progetto per fare i conti col passato in una città abitata dal fantasma del fascismo. Ne La ricerca di Giuseppe Petruzzellis, i sassi raccolti dall’artista Luigi Lineri rappresentano un’indagine esistenziale sul filo del tempo e della memoria.

Molti i titoli Tra musica e arte, in anteprima internazionale, Candy di Carin Goeijers, dove la sassofonista olandese Candy Dulfer, figlia d’arte, musicista per Prince e Pink Floyd fa il bilancio della sua vita in occasione del suo cinquantesimo compleanno.
Tell Me Iggy di Sophie Blondy e Per sempre assenti di Francesco Fei sono la possibilità per capire come artisti quali Iggy Pop e i Verdena, tra i principali gruppi rock italiani, siano stati capaci di diventare parte integrante delle vite e dell’identità dei loro fan.
Ask the Sand di Vittorio Bongiorno, è il viaggio di un padre e un figlio alla ricerca della città-utopia di Arcosanti, la città del futuro costruita nel 1970 nel deserto dell’Arizona dall’architetto italiano Paolo Soleri, allievo di Frank Lloyd Wright. Hello Dankness di Soda Jerk, assemblando centinaia di filmati e immagini, crea una sorprendente narrazione sui cambiamenti subiti dalla società americana dai tempi di Trump mentre si diverte a riflettere sui valori culturali contemporanei.
La bella addormentata di Vanni Gandolfo, è il racconto, personale e storico, della Costa Smeralda. Un paradiso addormentato, risvegliato da un giovane principe.
Il Padiglione sull’acqua di Stefano Croci, Silvia Siberini cerca di rispondere alla domanda “può un architetto essere un poeta?”. Un viaggio visivo attraverso l’immaginario di Carlo Scarpa e la tradizione estetica del Giappone.

Identità, Valore, Lavoro mette il lavoro al centro di alcuni titoli presenti al Festival. Tra questi After Work di Erik Gandini ripensa il ruolo del lavoro come elemento centrale della nostra esistenza.
In The Store di Ami-Ro Sköld nella sezione Beyond Fiction – Oltre la finzione, un discount di una catena di successo in Svezia si trasforma in una trincea, quando i diritti umani più basilari non vengono rispettati. The Happy Worker – Or How Work Was Sabotaged di John Webster affronta le problematiche sistemiche che minano il luogo di lavoro e le conseguenze che questi ambienti possono avere sulla salute dei dipendenti.

Comunità oltre l’utopia guarda invece al legame tra società ed essere umano, attraverso la lente dell’architettura, tra utopia e soluzioni concrete. Molise tropico felice di Luigi Grispello è la cronaca di quattro paesi del Molise che provano a resistere al mondo moderno. La belle ville di Manon Turina e François Marques invece si interroga sul futuro e su come si possa costruire una città capace di soddisfare le necessità della società nella sua interezza. In Radical Landscapes, Elettra Fiumi instaura un dialogo con suo padre, nonché uno dei maggiori esponenti del Movimento di Architettura Radicale Fiorentino, Fabrizio Fiumi.

Alla ricerca della verità vuole fare luce sulle zone d’ombra del nostro presente. Luci per Ustica di Luciano Manuzzi è un invito a non dimenticare la tragedia del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980, intrecciando il caso giudiziario all’opera d’arte di Christian Boltanski presente nel Museo per la memoria di Ustica a Bologna. In modo simile, Iron Butterflies ricostruisce la verità sul volo Malaysia Airlines, abbattuto il 17 luglio 2014 dalle forze russe. Con Ithaka – A Fight to Free Julian Assange di Ben Lawrence e la preziosa presenza in sala dell’attrice Laura Morante e della giornalista Stefania Maurizi, si può osservare con gli occhi della moglie e del padre la figura di Julian Assange e la campagna per la sua liberazione.

Ricerca di vite possibili mostra i diversi percorsi, sia che questi siano geografici o di vita, che si aprono davanti all’uomo. Notes on Displacement di Khaled Jarrar è il racconto in prima persona di una famiglia siriana palestinese che migra dalla Siria alla Germania, per mostrare quanto la crisi dei migranti sia ancora un tema di massima urgenza in tutta Europa. Anche Geology of Separation di Yosr Gasmi e Mauro Mazzocchi mostra un viaggio tra Mediterraneo e Alpi per provare a capire la propria identità. In Knit’s Island di Ekiem Barbier, Guilhem Causse e Quentin L’helgouac’h, il viaggio diventa digitale: la troupe di un film infatti entra in una realtà virtuale per conoscere e intervistare i suoi abitanti. Rheingold di Fatih Akin (il regista sarà presente a Biografilm), è la storia di Xatar, passato dall’essere spacciatore a padre di famiglia, musicista e imprenditore.

In Strada facendo sarai si parla di crescita e del futuro delle nuove generazioni. Les beaux parleurs di Gianluca Matarrese mette in discussione l’idea di elitismo, partendo da un rinomato liceo parigino e dai suoi studenti. In 20.000 especies de abejas di Estibaliz Urresola Solaguren, una bambina (l’interprete ha vinto l’Orso d’Argento alla Berlinale) inizia a interrogarsi sulla sua identità insieme alle donne della sua famiglia.

L’apertura e la chiusura del Biografilm 2023

Biografilm si apre il 9 giugno con l’anteprima italiana di Sur l’Adamant di Nicolas Philibert, poi nelle sale italiane in autunno con I Wonder Pictures. Il film Orso d’Oro alla Berlinale segna il grande ritorno di uno dei grandi documentaristi internazionali con il racconto di un presidio psichiatrico ospitato su un battello ormeggiato lungo la Senna, che ribalta l’immagine di “invisibilità” delle persone con disturbi mentali.

Nella serata di Premiazione, l’anteprima italiana di Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind di Ethan Coen, un viaggio nella musica e nella vita di uno dei padri fondatori del Rock ‘n’ Roll.

Bio to B – Industry Days

Torna dal 14 al 17 giugno Bio to B – Industry Days, l’appuntamento annuale che Biografilm Festival dedica al business to business e networking tra professionisti dell’audiovisivo, che quest’anno celebra il decimo anniversario. Dopo il successo dell’anno scorso, la prima giornata sarà dedicata all’iniziativa From Book to Film Adaptation Market, l’evento di networking dedicato alla ricerca delle storie originali e al rapporto tra produttori e mondo dell’editoria sui diritti di trasposizione e adattamento cinematografico organizzato in collaborazione con CNA Cinema e Audiovisivo e CNA Editoria Emilia – Romagna. A Bio to B Industry Days saranno presenti professionisti del mondo del cinema provenienti da tutta Europa, come sales agent, rappresentanti di Festival e di distribuzioni, piattaforme OTT come e Amazon Prime Video, I Wonderfull, Top Doc, insieme a commissioning editor di importanti tv nazionali quali Rai, Rai Documentari, Sky Documentary, Warner Discovery e la quasi totalità delle Film Commission nazionali e alcune europee. Questi decision Maker saranno chiamati a prendere visione e prendere in considerazione i 20 progetti di documentario della selezione per il Pitching Forum 2023.
Quest’anno il Bio to B Make It Real Award, riconoscimento per i professionisti che si sono distinti nel campo della produzione e distribuzione di film documentari, sarà assegnato a Philippa Kowarsky, fondatrice della società di distribuzione internazionale Cinephil e commissioning editor per BBC. Philippa Kowarsky è diventata negli anni un prezioso alleato di film pluripremiati che hanno stravolto ed arricchito il panorama documentaristico internazionale (The Act of Killing di Joshua Oppenheimer, Flee di Jonas Poher Rasmussen, Gunda di Victor Kossakovsky, Collective di Alexander Nanau).