Sono tre le candidature ai Golden Globes per Spider-Man: Across the Spider-Verse (qui la nostra recensione), il film di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson sull’Uomo Ragno del fumettista Brian Bendis, Miles Morales. Miglior film d’animazione, miglior blockbuster e miglior colonna sonora (Daniel Pemberton). Nella categoria principale il film dovrà vedersela con Il ragazzo e l’airone di Hayo Miyazaki, Elemental di Peter Sohn, Suzume di Makoto Shinkai, Super Mario Bros – Il film di Aaron Horvath e Michael Jeleni e Wish di Fawn Veerasunthorn e Chris Buck.
Quest’anno, dopo lo scioglimento della Hollywood Foreign Press Association avvenuto nel 2023, il premio verrà organizzato dalla nuova Golden Globe Foundation. Non sarà dunque più l’Hfpa a supervisionare la cerimonia ora presieduta dai produttori Dick Clark Productions, che appartengono a Penske Media Eldridge (la joint venture tra Penske Media Corporation e Eldridge che possiede anche The Hollywood Reporter). Il prossimo 7 gennaio sulla Cbs andrà in onda lo show che, come da tradizione, anticipa la notte degli Oscar.
Spider-Man: Across the Spider-Verse, la trama
Sulla Terra-65 Spider-Gwen, una delle Spider-Woman nella moltitudine di realtà dello Spider-Verso, fugge da casa dopo aver rivelato la sua identità segreta al padre, capitano della polizia sulle tracce degli eroi mascherati in città. Si rifugia nella Spider-Society. In questo gruppo segreto riesce a viaggiare tra gli universi e ritrovare Miles Morales, lo Spider-Man della Terra-1610 già protagonista del primo capitolo, Into the Spider-Verse (2018). Nel frattempo Miles in un minimarket incontra la Macchia, uno scienziato che ha ottenuto il potere di aprire portali a causa dell’esplosione dell’acceleratore di particelle con cui si conclude il film precedente. Vince il primo scontro ma la Macchia, in cerca di rivincita, diventa la grande nemesi di Miles e di un ricco gruppo di Spider-Man, di universo in universo.
Nello Spider-Verso con diverse tecniche di animazione
Il viaggio di Miles Morales e Gwen Stacy attraversa diverse realtà parallele. Per rappresentare la consistenza differente di ognuna di esse, Spider-Man: Across the Spider-Verse si compone di sei diversi stili di animazione che combinano tecniche in 2D e 3D, disegni a mano e grafiche generate in digitale. Sono più di 1000 gli artisti che hanno lavorato per oltre due anni all’animazione di questo film che è stato definito dagli esperti del settore (e dal regista Guillermo del Toro) l’opera che spinge il cinema d’animazione oltre i suoi stessi limiti. Oltre che per la tecnica, Across the Spider-Verse è stato anche apprezzato da pubblico e critica per la colonna sonora di Daniel Pemberton con la collaborazione della stella del rap Metro Boomin e per l’inclusività del suo cast di cui sono solo due esempi Miles Morales, a cui dà la voce Shameik Moore, il primo Uomo Ragno afrolatino, e lo Spider-Punk Hobie Brown, doppiato da Daniel Kaluuya e costruito sul modello di un moderno Basquiat con qualche traccia di Prince. Dettaglio dopo dettaglio, Across the Spider-Verse si rivela un film complesso, di diritto fra i migliori dell’anno, al di là del genere animato.
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