La quinta edizione dell’Hainan Island International Film Festival (HIIFF) in Cina, inaugurata il 16 dicembre, ha dato il benvenuto a uno stimato gruppo di personalità del cinema mondiale, tra cui il capo della giuria e vincitore della Palma d’oro Nuri Bilge Ceylan. I media statali hanno lodato l’evento per aver creato nuove piattaforme di “comunicazione e collaborazione” per i registi. Ma sul festival continuano a pesare le accuse di una netta mancanza di comunicazione e del mancato pagamento di centinaia di migliaia di dollari di premi promessi ai giovani registi nelle edizioni passate.
Il film della regista cinese Yini Qian, Drop Your Cat, ha vinto l’Hainan Choice Award 2020 del festival, pari a circa 212 mila dollari. Ma la cineasta afferma che sono stati pagati solo 32 mila dollari, e non fino a giugno 2021. I ripetuti tentativi di Yini Qian e dei suoi partner di verificare il mancato pagamento non hanno portato a nulla.
Le risposte dell’ex organizzazione
“Dal 2021 al 2022, l’ex organizzatore del festival ha risposto riconoscendo i debiti, ma ha ritardato e non ha adempiuto ai suoi obblighi contrattuali fino ad oggi”, racconta Yini Qian. “Le loro scuse includevano una chiusura causata dalla pandemia e una disputa interna tra gli azionisti. Ogni tanto, tra il 2021 e il 2023, soprattutto prima di ogni edizione del festival, vari membri dello staff del festival ci contattavano per informarsi sullo stato della nostra produzione, chiedendoci se la questione sarebbe stata risolta a breve”, spiega. “Ma alla fine non si risolveva nulla”.
Diversi ex membri dello staff dell’HIIFF che hanno preferito restare anonimi hanno dichiarato a The Hollywood Reporter di essere ancora in attesa di ricevere gli stipendi non pagati previsti dai loro precedenti contratti con il festival. Alcune delle richieste risalgono ad anni fa.
Cos’è l’Hainan Film Festival
Organizzato sull’isola semi-tropicale di Hainan, il festival fa parte di un’ampia iniziativa guidata dal governo per contribuire a espandere le attrattive della destinazione, uno dei principali punti di attrazione turistica del paese, che accoglie oltre 80 milioni di visitatori all’anno. Nel 2018, quando il festival è stato fondato, l’industria cinematografica asiatica sperava che potesse diventare il fiore all’occhiello della regione, e gran parte dell’entusiasmo era dovuto al fatto che l’evento aveva un forte sostegno finanziario e il pieno appoggio del governo regionale, un fattore determinante per gli eventi culturali in Cina.
Il festival ha speso molto in compensi per la partecipazione di star mondiali al fine di attirare l’attenzione: attori come Ethan Hawke, Johnny Depp, Mads Mikkelsen, Isabelle Huppert, Nicolas Cage, Juliette Binoche, Aamir Khan e Jackie Chan hanno calcato il red carpet e partecipato ai forum del festival. La presenza di star cinesi all’HIIFF è stata altrettanto impressionante. La giuria del concorso principale quest’anno comprende figure internazionali come l’habitué di Cannes Ceylan (Kuru otlar üstüne), il regista iraniano Shahram Mokri (Mahi Va Gorbeh) e la direttrice della fotografia francese Caroline Champetier (Holy Motors), oltre a importanti figure dell’industria cinese, come l’attore-regista Dong Chengpeng (Jian Bing Man) e l’attore Huang Xiaoming (The Message), tra gli altri.
Negli ultimi anni, però, il crescente scandalo dei presunti mancati pagamenti sembra essere diventato un vero e proprio vulnus tra gli addetti ai lavori dell’industria cinematografica cinese. I registi emergenti sono stati particolarmente colpiti dai ritardi nei pagamenti perché fanno affidamento per lo più alle sovvenzioni per far decollare i progetti.
Altri premi mancanti
Il progetto cinematografico indie cinese Gods Are Watching ha vinto il Sanya Focus Award all’H!Action Project Market dell’HIIFF nel 2020, ma i registi dicono di non aver ancora visto neanche uno dei circa 60 mila dollari promessi con il premio.
“La mancanza del pagamento promesso dall’HIIFF ha sconvolto il nostro piano originale per l’utilizzo del budget, con la conseguente mancanza di fondi per completare la post-produzione del film”, afferma il regista e produttore di Gods Are Watching, Ye Qian, che si fa chiamare anche Yesir.
I registi e lo staff interessati dai mancati pagamenti del festival affermano che la situazione è stata aggravata da numerosi cambi di gestione, nonché da un cambiamento dei partner dietro le quinte dell’evento, che in precedenza includevano un promotore immobiliare locale, indicato dai media cinesi come Hainan Yuehe Business Information Consulting Co.
Yini Qian afferma che il suo team ha cercato di ottenere il pagamento da parte del festival per due anni prima di presentare una richiesta legale alla commissione arbitrale di Pechino. Secondo la regista, la commissione si è pronunciata a loro favore, ma negli anni successivi l’entità legale iniziale che si occupava del festival è stata sciolta e ne è stata creata una nuova per sostituirla, mentre gli organizzatori hanno continuato a operare con lo stesso nome e la stessa reputazione del festival.
Le indagini in corso
“Non sappiamo ancora quando riceveremo le somme arretrate da tre anni”, afferma Qian. “Essendo un film indipendente a basso budget, questo finanziamento è essenziale. Non è facile ottenere finanziamenti di questo tipo. Abbiamo iniziato la pre-produzione con fiducia e con l’aspettativa che il festival si impegnasse a pagare il premio promesso – avevamo un contratto firmato in mano”.
Gli ex membri dello staff del festival affermano di temere che i loro salari non pagati possano essere andati persi nella zona grigia che esiste tra la precedente e l’attuale entità legale dell’evento.
Altri registi contattati da THR affermano di aver vinto delle richieste di arbitrato sia presso la commissione arbitrale di Pechino che presso il tribunale intermedio del popolo di Sanya contro il festival di Hainan, ma non è stato ancora pagato nulla.
Nell’attuale versione, l’HIIFF è organizzato dalla società statale China Media Group, in collaborazione con il governo di Hainan e con l’emittente statale Cctv-6.
THR ha contattato diverse volte il festival senza ricevere risposta inviato diverse e-mail e messaggi agli indirizzi e ai numeri di contatto associati al festival, ma non ha ricevuto risposta ma quest’anno gli organizzatori sono rimasti in silenzio sull’argomento delle accuse, mentre nel 2022 un portavoce aveva dichiarato alla piattaforma di notizie cinese YuLi di avere avviato un’indagine sulla questione. “Dobbiamo capire la situazione prima di decidere come gestirla. La risposta verrà data in seguito”, ha dichiarato il portavoce a YuLi.
Da allora, Yini Qiane altri registi hanno continuato a cercare risposte – e il denaro promesso – chiedendo un’indagine legale sulle operazioni del festival e scuse formali.
Traduzione di Pietro Cecioni
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