“Rompiamo le regole”, diceva ieri sera la direttrice di The Hollywood Reporter Roma, Concita De Gregorio, dal palco della villa degli Autori a Venezia, prima del party di lancio del giornale. Invito sacrosanto e provocatorio, ma c’è un dettaglio. A Venezia si possono rompere tutte le regole, tranne una: alle feste non riusciranno mai a entrare tutti.
Fare una festa davvero riuscita, al Lido, è ormai un evento più raro di una parata planetaria (devono allinearsi tre condizioni: ospiti allegri, musica buona e bar senza coda), e la fila all’ingresso della Villa, durata fino a notte fonda, è stata la misura del successo. Dentro, arrivato alla spicciolata, il gotha del cinema al Lido: Sofia Coppola e Priscilla Presley, Joseph Quinn e Johannes Wiriz, e ancora – tra gli altri – la madrina Caterina Murino e gli attori Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Maya Sansa, Kasia Smutniak e Anna Ferzetti, i registi Stefano Sollima, Gabriele Mainetti, Francesca Mazzoleni ed Enrico Maria Artale, gli scrittori Chiara Valerio e Nicola La Gioia, la sceneggiatrice Lisa Nur Sultan e lo stilista Pierpaolo Piccioli che insieme alla direttrice – di bianco vestito – ha presentato il numero zero della rivista.
Nutrita anche la pattuglia di ospiti dal mondo dell’industria, con il CEO di Fremantle Andrea Scrosati in prima fila – premiato nel corso della serata da The Hollywood Reporter come miglior produttore internazionale dell’anno – insieme al CEO di Groenlandia Matteo Rovere, la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, la CEO di Titanus Maria Grazia Saccà. Buffet “a giro braccio” per tutti, degustazione di vini, l’affaccio sul mare per le passeggiate clandestine sul bagnasciuga.
Fuori dalla festa, tutto l’allegro mondo – festivaliero e festaiolo – che sul Lungomare Marconi praticava, con infinita pazienza e una buona dose di ironia, l’arte antica e rispettata dell’imbuco. Non a tutti è andata bene, certo. Ma fa parte del gioco: “Ho dato più biglietti da visita qui fuori in fila che in quattro giorni di festival”, diceva un aspirante regista all’ingresso della Villa. Hollywood Reporter Roma, in fondo, nasce anche per questo: creare alleanze, rifondare la comunità, unire i talenti. Con o senza l’invito: c’è posto per tutti.
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