“Il Sundance è una figata pazzesca. Adoro essere qui”. Così ha detto Kristen Stewart chiudendo il suo discorso di accettazione la sera di giovedì 18 gennaio, dopo aver ricevuto il Visionary Award dal Sundance Film Festival. È stato un momento di grande impatto, con un tempismo perfetto, durante il gala di raccolta fondi del Sundance Institute, che ha dato il via all’edizione di quest’anno.
Il titolo ufficiale dell’evento è Opening Night Gala: Celebrating 40 Years Presented by Chase Sapphire, e si è svolto presso il DeJoria Center a Kamas, nello Utah.
A 33 anni, Stewart è già un’habitué del Sundance, dove nel corso degli anni sono stati proiettati 10 suoi film, e quest’anno torna con altri due: Love Me di Sam e Andy Zuchero con Steven Yeun e Love Lies Bleeding di Rose Glass. Indossando un abito di tweed della maison francese, la musa di Chanel ha fatto un salto nel passato per ricordare la prima volta che ha visitato Park City e spiegare perché l’atmosfera è così forte.
“Amo questo festival – per tutta la vita ho amato questo festival. Sono venuta qui per la prima volta 20 anni fa, me ne sono ricordata oggi. Ero talmente emozionata che a stento riuscivo a parlare. Ho comprato il mio primo paio di stivali Ugg e ho avuto modo di frequentare i ragazzi più fighi. Sapevo benissimo che questo era un posto aperto e pieno di sì, in un mondo di no. Non riuscivo ancora a capire perché, ma lo sapevo e so che avevo ragione”, ha dichiarato Stewart, secondo cui l’onorificenza è arrivata al momento giusto.
“Le parole hanno un significato pari a quello delle persone e dei luoghi che te le danno, ed essere accettata dalla comunità che ho ammirato così profondamente, è davvero meraviglioso e stimolante. È un momento così opportuno. Ne avevo bisogno”.
“Sundance is the fucking shit. I love being here.” Visionary Award honoree Kristen Stewart who says she’s invigorated byn#Sundance and itching to make a movie (her feature directorial debut). pic.twitter.com/wQ0Igv5qVv
— Chris Gardner (@chrissgardner) January 19, 2024
Stewart e il Visionary Award
Stewart ha accettato il trofeo nel corso di un programma che ha visto premiati anche Christopher Nolan, la regista di Past Lives Celine Song, la regista di The Eternal Memory Maite Alberdi e la filantropa e presidente del consiglio di amministrazione del Sundance Pat Mitchell.
L’evento ha permesso di raccogliere fondi e di sensibilizzare l’opinione pubblica sul Sundance Institute e sul lavoro che svolge tutto l’anno per promuovere le voci indipendenti attraverso programmi per artisti, borse di studio e altre iniziative. Stewart è stata seguita sul palco da Jodie Foster, che ha avuto l’onore di consegnare un premio ad Alberdi. “La amo”, ha affermato Foster, “che artista incredibile”.
Jesse Eisenberg, che quest’anno ha due film al festival, si è presentato per onorare Stewart, sua amica e co-protagonista in diversi progetti, tra cui Adventureland. “Kristen è una di quelle rare performer che si impegnano a fondo, che sono autentiche e che provano sentimenti tali da farti quasi venire voglia di assicurarti che stia bene alla fine della giornata”, ha detto Eisenberg. “Il modo in cui lei si impegna in ogni cosa è un dono per il pubblico, perché ci permette di dare un’occhiata all’ampiezza delle nostre esperienze collettive”.
L’attore ha poi presentato una carrellata di filmati con molte delle interpretazioni di Stewart sul grande schermo, tra cui Spencer, Seberg – Nel mirino, On the Road, Twilight, The Runaways, Into the Wild – Nelle terre selvagge e altri ancora. Durante il suo discorso, Stewart ha dato un consiglio agli attori presenti in sala: “Trovatevi un cognato che sappia fare montaggio video, perché vi farà sembrare molto più fighi se mai sarete premiati al Sundance”.
In attesa del debutto alla regia
Ha poi rivolto la sua attenzione alla difficoltà di fare arte, in particolare film indipendenti, cosa che le è venuta in mente ultimamente. Come ha dichiarato di recente a Variety, non vuole più recitare in nessun progetto finché non riuscirà a finanziare e realizzare il suo debutto alla regia, The Chronology of Water. Sebbene non abbia menzionato il titolo dal podio, ha parlato dell’intenso desiderio di fare film.
“È uno sforzo irrazionale e illogico fare questi film che sono impossibili da realizzare ed è un po’ banale e un po’ imbarazzante e strano parlare di quanto sia difficile fare un film, ma tutti qui lo capiscono”, ha spiegato l’attrice. “Le cose accadono solo grazie alla più illogica, folle e mostruosa forza di volontà verso qualcosa che non dovrebbe funzionare. Ma se funziona, può essere assolutamente fantastico e potresti ritrovarti al Sundance”.
Stewart ha osservato che “La gente ama dire: ‘Oh, è un miracolo che questo film sia stato fatto; è così magico’. Io dico: ‘No. Qualcuno di pazzo si è imposto di farlo'”. Ha detto: “Deve succedere e io non accetto un no come risposta”.
Questo è il suo stato d’animo al momento. “È chiaro che voglio fare un film. È ovvio che mi trovo in questa situazione”, ha continuato l’attrice. “E non c’è niente di meglio che essere in grado, grazie al tempismo e alle circostanze, di accettare messaggi cosmici e di ricevere questo premio stasera. Sono così rinvigorita da questo posto e dal riconoscimento che mi permette di fare ciò che devo fare. Grazie per avermi spronato e per avermi fatto sapere implicitamente ed esplicitamente, nel corso di tutta la mia vita, che tutto è possibile”.
Traduzione di Pietro Cecioni
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