Monster di Hirokazu Kore-eda (in selezione ufficiale) vince la Queer Palm 2023, il riconoscimento che dal 2010 viene assegnato al film che rappresenta meglio le tematiche LGBTQ.
Con il film, un dramma sul bullismo ambientato in una scuola, raccontato da più punti di vista, il giapponese Hirokazu Kore-eda corre per una potenziale seconda Palma d’Oro dopo A Family Affair (2018). Al centro della storia c’è un rapporto di strettissima amicizia-amore, appena abbozzato, tra due giovani studenti, girato con estrema delicatezza.
Al corto Bolero di Nans Laborde-Jourdaà (Semaine de la Critique) è andata invece la la Queer Palm al miglior cortometraggio.
Presieduta dall’attore texano John Cameron Mitchell con l’attrice francese Louise Chevillotte, il regista belga Zeno Graton, la regista filippino-americana Isabel Sandoval e il critico francese Cédric Succivalli (programmatore della Mostra del cinema di Venezia, Giornate degli Autori), la giuria ha scelto il vincitore da un totale di 13 lungometraggi e sette corti dalle sezioni Un Certain Regard, Semaine de la critique, Quinzaine des réalisateurs e ACID.
L’anno scorso la Queer Palm era andata a Joyland di Saim Sadeq.
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