Oscar 2024: la premiazione si terrà la seconda domenica di marzo

La lista dei candidati agli Oscar sarà svelata il 21 dicembre e la cerimonia di premiazione trasmessa il 10 marzo

La cerimonia di premiazione degli Oscar 2024 si terrà, per il secondo anno consecutivo, la seconda domenica di marzo. La notte più importante di Hollywood è dunque quella del 10 marzo 2024, come hanno annunciato l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e il suo partner storico ABC.

Negli anni precedenti, gli Oscar hanno sempre cambiato data. Si sono svolti a febbraio nel 2020 prima della pandemia e ad aprile nel 2021, la prima cerimonia dopo il lockdown.

L’Academy ha anche annunciato altre date chiave per la stagione degli Oscar.

I Governors Awards dell’Academy, in occasione dei quali si riunisce il maggior numero di aspiranti all’Oscar rispetto a qualsiasi altro luogo prima della cerimonia stessa, si terranno sabato 18 novembre 2023.

Guida agli Oscar 2024

La scadenza per la presentazione delle candidature per le categorie generali avverrà mercoledì 15 novembre 2023. Il periodo di eleggibilità terminerà, come sempre, il 31 dicembre 2023.

Le votazioni preliminari per determinare le liste degli Oscar si svolgeranno dalle 9 PT (Pacific Time) di giovedì 14 dicembre 2023 alle 17 di lunedì 18 dicembre 2023. La lista dei candidati sarà svelata giovedì 21 dicembre 2023.

Le votazioni per le nomination agli Oscar inizieranno alle 9 di giovedì 11 gennaio 2024 e si concluderanno alle 17 di martedì 16 gennaio 2024. L’annuncio delle nomination agli Oscar avverrà una settimana dopo la chiusura delle votazioni, martedì 23 gennaio 2024.

Il 42° pranzo dei candidati agli Oscar, invece, si terrà lunedì 12 febbraio 2024. I premi tecnici e scientifici dell’Academy saranno consegnati venerdì 23 febbraio 2024.

L’ultima tornata di votazioni per determinare i vincitori degli Oscar si terrà dalle 9 di giovedì 22 febbraio 2024 alle 17 di martedì 27 febbraio 2024.

A detta dell’Academy, “tutte le date della 96ª edizione degli Academy Awards sono soggette a modifiche”.

Traduzione di Pietro Cecioni