La Biennale di Venezia rinnova all’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica la sua solidarietà verso le donne e gli uomini del popolo iraniano che si battono per le loro libertà e contro la repressione in atto, nonché verso i cineasti e artisti arrestati o imprigionati. Questo anche alla luce della condanna del regista Saeed Roustaee a 6 mesi di carcere, per la proiezione al Festival di Cannes nel 2022 del suo film Leila’s Brothers.
Dopo le iniziative realizzate alla 79/ma Mostra 2022, in particolare col flash-mob per il regista Jafar Panahi, la Biennale di Venezia organizza quest’anno una nuova azione di solidarietà, in collaborazione con l’associazione democratica degli Iraniani di Venezia. I cineasti, gli artisti e altre personalità del mondo del cinema presenti il 2 settembre al Lido saranno invitate a partecipare a un flash-mob sul red carpet del Palazzo del cinema con lo scopo di sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali sulla situazione del popolo iraniano.
Il flash-mob si terrà nel giorno della proiezione del film della sezione Orizzonti Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, collaborazione fra un regista israeliano e un’attrice iraniana, che firmano una co-regia che ricostruisce l’autentica vicenda di una giovane lottatrice di judo, che le autorità iraniane vorrebbero costringere a ritirarsi dalla competizione, per non dover combattere contro un’atleta israeliana.
Partecipa a questa azione di solidarietà la sezione autonoma della Mostra, le Giornate degli Autori, che presentano come evento speciale d’apertura, il 30 agosto Aftab mishavad (The Sun Will Rise) di Ayat Najafi. A Teheran nell’ottobre 2022 un gruppo teatrale sta provando la commedia greca Lisistrata di Aristofane. Durante la scena dell’assalto all’Acropoli conquistato dalle donne di Atene, l’ensemble apprende di essere circondato dalle forze anti-sommossa.
(Ansa)
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