Venezia 80: a Sergio Castellitto il Premio Pietro Bianchi 2023

Alla Mostra del Cinema, i giornalisti cinematografici festeggiano un protagonista tra i più amati dal pubblico grazie alle sue performance nei panni di Boccaccio e Enzo Ferrari. La consegna avverrà al Lido mercoledì 6 Settembre

Di THR ROMA

Va a Sergio Castellitto il Premio Pietro Bianchi 2023. Riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) assegnano tradizionalmente al Lido, quest’anno per la sua 47esima edizione, ad una personalità eccellente del cinema italiano. E d’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Bianchi è quest’anno un omaggio ad uno dei nostri attori più amati, che ha firmato anche come autore alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni e non solo.

“Eccellente nei ruoli drammatici e ironico nella tradizione della migliore commedia italiana, Castellitto è tra gli attori più eclettici e certamente disponibili a lasciarsi andare anche alla sperimentazione, sia nella recitazione che come autore” si legge nella motivazione del Premio. Tra cinema e fiction, oltre cento interpretazioni, alle quali si aggiunge l’avventura della regia, come autore di sette titoli.

Con dieci candidature ai Nastri d’Argento e altrettante ai David di Donatello, Castellitto è tra gli attori più premiati dai Giornalisti italiani. Sei Ciak, tre Globi d’Oro e il prestigioso Premio Flaiano per il teatro completano un palmarès al quale si aggiungono anche due riconoscimenti istituzionali della Presidenza della Repubblica. Al suo talento va anche il merito di aver reso più vicini al pubblico molti protagonisti della storia, della cultura e dell’eccellenza italiana nel mondo: da Enzo Ferrari a Padre Pio fino al Generale Dalla Chiesa e a Boccaccio. E ancora guida nella Commedia dantesca con Avati: un Virgilio appassionato e capace di trasmettere al pubblico emozione e curiosità nella tradizione più alta della cultura italiana. Un impegno e un talento al quale la stampa cinematografica quest’anno rivolge il suo affettuoso ‘grazie’ a Venezia.

Il Premio Pietro Bianchi a Castellitto

Promosso ogni anno a Venezia, il Premio Pietro Bianchi è da sempre dedicato a celebrare l’eccellenza di una personalità del cinema italiano. Nato nel 1977, da sempre in collaborazione con la Biennale, il riconoscimento viene assegnato dai Giornalisti Cinematografici Italiani d’intesa con la Mostra del Cinema ed è stato attribuito da quasi cinquant’anni ad un’intera generazione di registi, sceneggiatori, autori della fotografia e alcuni tecnici, tutti tra i più rappresentativi protagonisti del più grande cinema italiano.

Da Mario Soldati, il primo a riceverlo della storia del Premio, a Zavattini, e poi Blasetti, Castellani, Zampa, Lattuada, Monicelli, Comencini. De Santis, Rosi, Risi, Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Magni, Lizzani, Bertolucci, Antonioni nonché agli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico, Age e Scarpelli e Tonino Guerra. Agli autori della fotografia Giuseppe Rotunno e Vittorio Storaro, al montatore Roberto Perpignani e a molti altri nomi eccellenti, tra i quali pochissimi attori: Sophia Loren, Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Carlo Verdone, Michele Placido.

Negli anni Duemila è andato simbolicamente ai grandi della critica italiana, poi ad un protagonista della comunicazione come Enrico Lucherini. Tra gli autori lo hanno ricevuto più recentemente Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo e Citto Maselli, Gianni Amelio, Enzo D’Alò, Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti, Dario Argento e ha festeggiato, nelle ultime edizioni, anche il giornalismo irripetibile di Vincenzo Mollica. E recentemente è andato a due straordinarie attrici come Dominique Sanda e Stefania Sandrelli, prima di Sergio Castellitto, Premio Bianchi 2023.