Il lato commerciale dei festival cinematografici autunnali – le aste agguerrite dietro le quinte e le sessioni di vendita a tarda notte, in cui il clamore e l’euforia per una grande anteprima a Venezia, Toronto o Telluride si trasformano in un assegno a sette o otto cifre del distributore – potrebbe risultare assente quest’anno. Con le nuove condizioni poste per la vendita dei film che hanno ricevuto l’autorizzazione del SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) a partecipare e a promuoversi ai festival autunnali, i maggiori acquirenti dei mercati – gli Studios e le piattaforme streaming, membri dell’associazione dei produttori, l’AMPTP – potrebbero non partecipare a questa stagione di acquisti.
Le deroghe del sindacato
Il 15 agosto, il capo negoziatore della SAG Duncan Crabtree-Ireland ha illustrato alla stampa i termini degli accordi promozionali provvisori concessi ai film, per consentire loro di portare ai festival i talenti iscritti alla SAG. Se un film ottiene una deroga dalla SAG-AFTRA, il venditore del film deve aderire alle condizioni che il sindacato ha proposto per il suo nuovo contratto con l’AMPTP, tra cui compensi più elevati per i diritti residuali degli attori e della troupe e una quota dei proventi degli abbonamenti ai servizi di streaming derivanti da questi progetti. Gli agenti di vendita trasmetteranno queste condizioni agli acquirenti dei festival.
La realtà dei film indie
Per molti film indipendenti, che si affidano alla pubblicità dei festival e al passaparola del pubblico per ottenere le vendite, e i cui acquirenti più probabili sono le società non affiliate all’AMPTP come Neon e A24, vale la pena accettare i termini della SAG. “Abbiamo accettato i nuovi criteri della SAG per la vendita del nostro film e di conseguenza ci è stato permesso di parlare del film”, ha dichiarato l’attore David Krumholtz a THR Roma in occasione del recente Festival di Locarno, dove stava promuovendo la commedia indie Lousy Carter di Bob Byington. “C’è stata una lotta per ottenere la deroga”.
Le restrizioni delle deroghe non incideranno sui film con una distribuzione indie statunitense già in atto, quindi Ferrari (distribuito da Neon negli Stati Uniti) e Priscilla (A24) possono beneficiare dei loro accordi provvisori senza preoccuparsi di eventuali svantaggi in termini di vendite. Non è così per la commedia d’azione Hit Man di Richard Linklater, il che potrebbe spiegare perché, secondo quanto riportato, il film sarà proiettato a Venezia senza una deroga.
Il problema con le piattaforme
Molti agenti di vendita temono che le clausole del sindacato degli sceneggiatori porteranno i membri dell’AMPTP come Netflix, Disney o Amazon – gli acquirenti più facoltosi che di solito sono responsabili dei maggiori accordi ai festival – a rinunciare a qualsiasi progetto che richieda loro di sottoscrivere condizioni che hanno già rifiutato nelle trattative contrattuali con la SAG-AFTRA. Nel suo briefing con i giornalisti, Crabtree-Ireland ha in parte confermato questa ipotesi, osservando che è improbabile che i film indie che si assicurano deroghe per i festival dai sindacati finiscano su piattaforme di proprietà dei membri dell’AMPTP.
“Sono certo che tutti voi avete sentito le voci su alcune grandi piattaforme streaming che avrebbero dichiarato di non voler acquisire contenuti soggetti all’accordo provvisorio”, ha dichiarato Crabtree-Ireland. “Per me ha senso, perché l’accordo provvisorio include un requisito di condivisione dei ricavi dello streaming e tale requisito è applicabile a qualsiasi tipo di licenza o piattaforma di un progetto con accordo provvisorio su uno dei servizi di streaming dell’AMPTP”. Ciò significa che quella di quest’anno potrebbe essere una stagione tranquilla, dal punto di vista commerciale, per i festival autunnali. A meno che la SAG-AFTRA e l’AMPTP non tornino al tavolo delle trattative per trovare un nuovo accordo.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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