L’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia ha presentato un programma impressionante e ricco di star – sciopero degli attori e degli sceneggiatori permettendo – che anche quest’anno dovrebbe attirare al Lido critici e stampa internazionali in massa. Le controversie saranno al centro della Biennale 2023, grazie a una selezione di film di registi noti per i loro scandali quasi quanto per i loro film.
Il nuovo film di Roman Polanski, The Palace, ha ottenuto uno slot fuori concorso, così come Coup de Chance, l’ultimo film di Woody Allen. Luc Besson presenterà il suo nuovo DogMan, in concorso a Venezia. Tutti e tre i cineasti sono stati al centro di accuse per abusi e, sulla scia del #MeToo, si sono resi bersaglio di attacchi online e campagne di cancellazione. Polanski, fuggito dagli Stati Uniti nel 1978 dopo una condanna per aggressione sessuale, è l’unico ad avere un’accusa penale a suo nome. I tribunali francesi hanno ripetutamente respinto le accuse di abuso mosse a Besson, e solo il mese scorso hanno respinto un caso di presunta aggressione ai danni di una ragazza belga.
Tuttavia, per molti, i tre registi rappresentano un vero e proprio deterrente per la buona riuscita della Mostra, e la loro presenza a Venezia scatenerà sicuramente una reazione furiosa, soprattutto online e sui social media.
Non è detto, però, che la direzione tenga conto di tali proteste. Il presidente della Mostra, Alberto Barbera, ha abbracciato (o ignorato) gli scandali già in passato, l’ultima volta nel 2019 quando Venezia ha presentato in concorso L’ufficiale e la spia di Polanski, che ha vinto il secondo premio della giuria, il Leone d’argento.
Parlando con THR Roma, Barbera ha difesa la scelta di includere Polanski nella lineup ufficiale di Venezia.
“Il caso Polanski è stato dibattuto per 50 anni. I non capisco perché non si possa distinguere tra le responsabilità dell’uomo e quelle dell’artista”, ha detto il direttore di Venezia 80. “Polanski ha 90 anni, è uno dei pochi maestri ancora in attività e ha fatto un film straordinario… potrebbe essere l’ultimo della sua carriera, anche se personalmente spero che lui faccia come De Oliveira, che ha realizzato film fino ai 105 anni di età. Sto con forza dalla parte di coloro che in questo dibattito distinguono tra la responsabilità dell’uomo e quella dell’artista”.
Per The Palace, Polanski ha scritto la sceneggiatura insieme al regista polacco Jerzy Skolimowski – che ha co-sceneggiato il primo film del regista, Il coltello nell’acqua del 1962 -, e alla sceneggiatrice polacca Ewa Piaskowska. La pellicola è descritta come una black comedy ambientata in un lussuoso hotel svizzero nella notte di Capodanno del 1999. John Cleese, Luca Barbareschi, Oliver Masucci, Fanny Ardant e Mickey Rourke figurano nel cast. Barbareschi ha prodotto il film con la Eliseo Entertainment, insieme a Rai Cinema, Cab Productions e Lucky Bob.
Nel corso degli anni, Allen ha partecipato più volte al Festival di Cannes che a quello di Venezia. Anche il suo film To Rome With Love del 2012, ambientato in Italia, non ha scelto il Lido per la sua anteprima mondiale. Tuttavia, la Mostra del Cinema ha onorato il regista con il premio alla carriera nel 1995 e gli ha conferito il Premio Pasinetti come miglior attore nel 1983, per la sua interpretazione in Zelig.
Coup de Chance è il primo film in lingua francese di Allen. Negli ultimi anni, a causa del riaffiorare delle accuse di abusi da parte della figlia adottiva Dylan Farrow, il regista di Manhattan e Io e Annie ha avuto notevoli difficoltà a ottenere finanziamenti statunitensi per i suoi film. I distributori europei, tuttavia, hanno continuato a garantirgli il loro sostegno. Il suo nuovo film (che il Metropolitan francese proietterà il 27 settembre), include un cast di star francesi tra cui Lou de Laage, Valerie Lemercier, Melvil Poupaud e Niels Schneider.
Sia The Palace che Coup de Chance non hanno ancora una distribuzione negli Stati Uniti, e i produttori sperano che l’inevitabile contraccolpo suscitato dalle anteprime veneziane non scoraggi i possibili acquirenti.
Per Besson, DogMan potrebbe segnare un ritorno di alto profilo sulla scena mondiale. Il dramma, che vede come protagonista Caleb Landry Jones nei panni di un giovane uomo segnato dalla vita che trova la salvezza attraverso l’amore dei suoi cani, è stato un successo nelle prevendite all’European Film Market tenutosi quest’anno a Berlino a febbraio, registrando il tutto esaurito in gran parte del mondo. Al suo debutto a Venezia potrebbe seguire un accordo nazionale di alto profilo. Il film è il primo di Besson dopo Anna, un film d’azione del 2019.
Traduzione di Pietro Cecioni
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