Da ormai dieci anni, gli appassionati di sport estremi seguono con grande interesse lo svilupparsi di una nuova disciplina: l’inganno dell’attesa per il nuovo film di Hayao Miyazaki, How Do You Live?. Chi la pratica segue allenamenti disumani: ha rivisto Il mio vicino Totoro dodici volte, condiviso tutti i meme sul pessimismo cosmico del suo beniamino, tutti i video dove distrugge l’intelligenza artificiale. Si è guardato i film del collega Takahata, quelli del figlio Goro, e per qualche strano motivo anche un corto su Baby Yoda.
Myazaki e le arcane conoscenze
Questa formidabile prova di resistenza si è resa ancora più dura quando poche settimane fa il presidente dello Studio Ghibli, Toshio Suzuki, ha annunciato che How Do You Live? non avrà un trailer, né un nuovo poster, né uno spot, materiali grafici, niente di niente. Uscirà nei cinema giapponesi il mese prossimo come papà Hayao l’ha fatto.
Questa svolta un po’ sadica ha fatto tentennare anche i campioni della disciplina. Solo i grandi maestri hanno saputo trovare conforto, anche se per pochi minuti, con una mossa segreta. Sono loro, infatti, i depositari di un’arcana conoscenza: il video musicale che Hayao Miyazaki girò nel 1995.
La chiamata del duo Chage & Aska
Toshio Suzuki – sempre lui – ricevette la chiamata del duo musicale Chage & Aska, due stelle della musica giapponese anni Novanta (31 milioni di dischi venduti). Per il loro nuovo singolo On Your Mark, Chage & Aska volevano la crème de la crème: Hayao Miyazaki. Suzuki, che già al tempo amava le sfide, rispose più o meno così: “Non vi ho mai sentiti prima. Non abbiamo mai fatto video musicali. Accettiamo”.
E così uno Studio Ghibli a mezzo servizio – era in produzione I sospiri del mio cuore – si mise al lavoro su un videoclip.
L’angelo rapito
On Your Mark è un piccolo brillante compendio miyazakiano: c’è l’ecologismo, il fantasy, gli inseguimenti, c’è addirittura un’Alfa Romeo Giulietta. In una metropoli sotterranea, una squadra di poliziotti fa irruzione nella base di una setta religiosa. Dentro una stanza lurida e buia, i fanatici tengono nascosto un angelo, che viene sequestrato e portato in un laboratorio. Due poliziotti non sono convinti di aver compiuto davvero un salvataggio. Si infiltrano nel laboratorio per rapire l’angelo e liberarlo in superfice. Poco importa che l’aria esterna sia per loro radioattiva.
Fazioni e religioni inette
Nelle Lezioni americane, Calvino diceva di sognare “immense cosmologie, saghe ed epopee racchiuse nelle dimensioni d’un epigramma”. Nelle dimensioni di un videoclip, Miyazaki costruisce un mondo di fazioni contrapposte, di istituzioni corrotte e religioni inette, di nuove architetture e tecnologie, senza un dialogo.
Le possibilità sono infinite: a metà video, i poliziotti in fuga cadono in un baratro e non li salva nessuno. La storia semplicemente ricomincia da capo. Rivediamo in flashback l’irruzione, il salvataggio, e di nuovo il veicolo dei protagonisti cade giù. Questa volta si attivano i propulsori che lo fanno volare, e i tre si salvano.
Il ricordo di Chernobyl
“Andiamo avanti, nonostante tutto” dice il testo di On Your Mark. Come nelle illustrazioni di Simon Stålenhag, il mondo esterno sembra uguale al nostro, tranne per le gigantesche strutture metalliche che contengono le radiazioni delle centrali nucleari in disuso.
I cartelli stradali in cirillico palesano il ricordo di Chernobyl, ma il cielo blu non sembra nascondere aria cattiva. Dall’alto, l’angelo guarda i due eroi e la loro Giulietta scomparire nel paesaggio. On Your Mark dura solo sette minuti, ma più che abbastanza per arrivare fino a How Do You Live? senza grandi astinenze.
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