Dalla Francia con amore arrivano Linda e il pollo: più buono dei peperoni c’è solo chi te li prepara

A TorinoFilmFestival il film d'animazione di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, che durante uno sciopero a Parigi riesce a prendere una storia familiare e a trasformarla in storia collettiva attraverso una gallina in fuga

“È pronto il pollo con i peperoni” viene detto all’inizio del film, mentre delle bolle di colore scoppiettano come ricordi confusi, di cui si sta cercando di recuperare il filo. Forse una delle introduzioni migliori nell’animazione degli ultimi tempi, perché si sa: più buono dei peperoni c’è solo chi te li prepara.

E Linda e il pollo, intuitivamente, ruota attorno a questo ricordo, con una grande dolcezza e delicatezza che – nel corso dell’ora e dieci di film – riesce a prendere una questione individuale e familiare trasformandola in una questione collettiva, attraverso lo sguardo della giovane Linda e di sua madre Paulette.

Diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, Linda e il pollo si ambienta in Francia, nel bel mezzo di uno sciopero generale. Il papà di Linda è morto quando lei era piccolissima, proprio dopo una cena in cui aveva preparato il Pollo con i peperoni. Da allora la famiglia non è più la stessa, e il lutto rimane un fardello difficile da superare.

Linda e il pollo

Linda e il pollo

Linda e il pollo (con i peperoni)

Dopo una disavventura con la fede nuziale di Paulette, Linda chiede alla madre di preparare il fantomatico piatto del pollo con i peperoni, ma fuori tutti i negozi sono chiusi. Le piazze sono invase di persone con cartelli e cori, macellai, supermercati e allevatori, tutti in piazza: en grève.

Trovare gli ingredienti per Linda diventa quindi una spiritosa impresa in cui, per la disperazione, si arriva al furto di un pollo, vivo. Inseguimenti con la polizia – anche se in bicicletta – strane corse per acchiappare il fuggitivo che – giustamente – non ha tutta questa voglia di essere mangiato (manco a dargli torto).

E quindi dal personale passa al collettivo, con una prima parte del film un po’ più lenta ad ingranare, ma che quando esplode in questa deliziosa commedia alla francese mantiene un ritmo sostenuto e interessante, per una storia che viene raccontata senza troppi fronzoli e con un’animazione colorata, avvolgente e minimalista, pennellata quasi, come ricordi sfumati.

Linda e il pollo

Linda e il pollo

Il film di Malta e Laudenbach riesce a coinvolgere il pubblico, lo tiene incollato allo schermo attraverso primari e comprimari complessi, relazioni strette in un quartiere popolare. E alla fine la metafora sociale, basta davvero uno sciopero, una collettività, dei bambini in festa, per mettere in difficoltà i celerini. E che in fondo, il nostro quotidiano riguarda il collettivo, riguarda una rete di persone pronta a sostenersi a vicenda, pronta a festeggiare e ad accompagnare fuori da una situazione difficile.

Il tutto attraverso un piatto di pollo con i peperoni. Con un povero pollo che – si può dire – ha “sgambettato” in giro per Parigi per salvarsi le penne, e anche il rocambolesco trovare chi era in grado di macellarlo diventa un modo per parlare dell’umanità e del rapporto con la natura, oltre il capriccio iniziale di Linda.