A Lucca Comics la mostra dedicata al fenomeno One Piece e alle Pretty Cure, le eroine magiche dei record

In anteprima alla fiera la Toei Animation porta il nuovo film delle ragazze guerriere, nel Guinness dei primati per la quantità di personaggi mostrati in contemporanea sullo schermo, e una mostra dedicata all’anime di Eiichiro Oda: "L'obiettivo è far viaggiare i nostri prodotti fuori dai confini del Giappone"

A Lucca ha fatto buio presto, e nonostante l’umidità e la poca illuminazione, dalle mura le persone continuavano ad accalcarsi fuori dalla porta della casermetta San Colombano. Lì Toei Animation Europe, sezione europea dello storico studio d’animazione giapponese, ha allestito una mostra dedicata all’anime di Eiichiro Oda One Piece e alle Pretty Cure, in occasione dell’uscita del nuovo film intitolato Precure All Stars F Movie.

I materiali esposti, dai bozzetti agli studi sui personaggi e sui costumi, sono parte della collezione del museo Toei Animation a Tokyo, esposti durante la mostra speciale per il One Piece Day 2023 proprio nella capitale nipponica e che ora arrivano a Lucca per la prima volta. Ad arrivare nella città toscana, in anteprima europea, è anche il nuovo film delle Pretty Cure: “Abbiamo cominciato la produzione del film per celebrare i 20 anni delle Pretty Cure, e dopo questo tempo ci siamo resi conto noi stessi che non sapevamo più chi fossero le Pretty Cure,” ha spiegato a The Hollywood Reporter Roma Aki Murase, produttrice della serie anime delle Pretty Cure.

Ridefinire le Pretty Cure

“Abbiamo quindi fatto un passo indietro, chi sono queste ragazze guerriere? Per questo film le abbiamo volute ridefinire” ha continuato Murase, spiegando come l’intenzione dei produttori e dei creativi del franchise fosse quella di coinvolgere le generazioni più giovani, “ma anche riavvicinare chi negli anni passati è cresciuto con questo anime”.

Il nuovo film, intitolato Precure All Stars F, sarà proiettato a Lucca Comics il 2 novembre, al Cinema Centrale, ed è il 32esimo film prodotto sulle Pretty Cure. La serie è famosa per mostrare in azione, e gestire, tantissimi personaggi (è addirittura Guinness World Record): in All Stars F si vedranno fino a 68 protagoniste femminili. Proprio perché il film è più orientato verso il largo pubblico, ha confidato a THR Roma Murase (che ha prodotto il film per Toei Animation), l’attenzione sarà alta nei confronti del pubblico italiano. “Sono molto curiosa di vedere come reagirà”.

“Il lavoro che abbiamo realizzato su queste guerriere all’interno del film è un modo per avvicinarle al pubblico – conclude Murase – anche fuori dai confini giapponesi”.

Le maschere di One Piece

Sulle mura di Lucca, tra le centinaia di cosplayer (visitatori in costume, ndr) che sfilano, è quasi impossibile non notare personaggi di One Piece. Il manga piratesco creato da Eiichiro Oda è infatti diventato un fenomeno globale, riscuotendo larghissimo successo anche nel Bel Paese. Nei pezzi della collezione esposti alla casermetta, c’erano anche bozzetti dell’anime di One Piece.

La saga, creata da Oda nel 1997, conta su una longeva serie di fumetti e una altrettanto longeva serie anime prodotta, appunto, da Toei Animation, che quando ha deciso di mandare in onda la prima puntata nel 1999, ha raccontato a THR Roma il produttore Yôsuke Asama, non aveva assolutamente idea di come si sarebbe sviluppata la serie. “Ci sentiamo come viaggiatori insieme al maestro Oda, imbarcati senza conoscere la rotta di questa grande nave,” aggiunge Asama, utilizzando una metafora calzante per un cartone animato che parla di pirati. E “quest’avventura sta durando da quasi 24 anni”.

One Piece, continua il produttore di Toei, ha avuto un’evoluzione “piuttosto ampia”. “Sta sperimentando diversi modi di esprimersi”, aggiunge il produttore, facendo riferimento alla recente serie live action prodotta da Netflix e che vede il protagonista Monkey D. Rufy interpretato da Iñaki Godoy Jasso. Ma oltre a questo, la Toei – afferma Asama – sta pensando “a nuove forme per rendere ancora più interessante One Piece”. Chiaramente, “non possiamo fare anticipazioni”.

“Non tradire l’idea del maestro nel passaggio dalla carta a un linguaggio completamente diverso è una continua sfida”, conclude Asama, che racconta come il team lavori a “una puntata ogni settimana”, e che in questo processo vorrebbe “poter infondere al meglio l’espressività del maestro Oda. Magari superandola”.