Io Capitano: grande successo per la proiezione del film al parlamento europeo. “Un film urgente e necessario”

Alla presenza del regista Matteo Garrone, di Fofana Amara e Mamadou Kouassi, soggetti originali della storia e consulenti di sceneggiatura, e di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, oltre seicento spettatori hanno preso parte all'evento. Ben 400 rimasti fuori dalla sala, la più grande mai usata per un film all'Europarlamento

Il 15 novembre, Matteo Garrone ha presentato il suo Io Capitano nella sala 3G2 dedicata ad Aldo Moro nell’edificio intitolato ad Altiero Spinelli del parlamento europeo, alla presenza di oltre seicento spettatori per l’evento L’Europa vista dagli altri, ricevendo una grande standing ovation da parte dei presenti.

Un’iniziativa non scontata. Si contano sulle dita di una mano ogni anno le opere presentate in questo contesto e solitamente sono circoscritte al Lux Audience Award presentato ogni anno dal Parlamento europeo e dalla European Film Academy, in collaborazione con la Commissione europea e con Europa Cinemas, premio che rende omaggio al cinema europeo ed è inteso a sensibilizzare sulle questioni sociali, politiche e culturali in Europa.

Qui invece la proiezione si è imposta grazie all’iniziativa di alcuni eurodeputati e si è dovuta organizzare in una delle sale più grandi del Parlamento, perché normalmente non si superano i 250 spettatori. In questo caso si è arrivati a 1000 richieste di accesso e così 400 persone sono rimaste fuori. Secondo la memoria dei decani del parlamento UE, un record.

La proiezione è stata seguita da un dibattito sul film vincitore del Leone d’argento a Venezia 80, alla presenza del regista Matteo Garrone, di Fofana Amara e Mamadou Kouassi, soggetti originali della storia e consulenti di sceneggiatura, e di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, co-produttore del film che ha sottolineato come “per la prima volta venga mostrato uno sguardo sulla migrazione alternativo, nel cinema di finzione, laddove i documentari avevano già trattato l’argomento in questo senso”.

I due ragazzi, le cui storie hanno ispirato ciò che viene raccontato nel lungometraggio, hanno dichiarato di sperare che “Io Capitano sia un modo per farci comprendere dai nostri coetanei europei. Le sofferenze per arrivare in Europa sono grandissime. L’unico modo per evitarle è avere canali d’ingresso sicuri, senza dare più soldi a Libia e Tunisia che calpestano i diritti umani”.

A organizzare l’evento l’europarlamentare Pietro Bartolo, Vice Presidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e medico chirurgo che dal 1992 al 2019, per ben 27 anni, è stato il responsabile delle prime visite e soccorsi ai migranti sbarcati a Lampedusa, in quanto titolare del presidio sanitario e del poliambulatorio dell’isola stessa.

Io Capitano è un capolavoro e ringrazio Matteo Garrone – ha detto -, un maestro del cinema, per avermi consentito di portare qui questo film necessario e urgente, perché tale lo considero io che mi occupo di migrazione da tre decenni. Ritenevo necessario portarlo alla vostra, alla nostra attenzione. Ha saputo mostrare finalmente il fenomeno della migrazione dalla parte dei migranti e non dalla nostra”. Vicino a lui Massimiliano Smeriglio, collega europarlamentare ecoordinatore della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo che lo ha aiutato nell’organizzazione, così come l’onorevole Brando Benifei, impegnato in una riunione a Madrid.

Molto colpiti, nel nutritissimo pubblico, gli eurodeputati che rappresentano i paesi colpiti dal fenomeno. Commossi il maltese Cyrus Engerer, la portoghese Isabel Santos che su X ha dichiarato di aver molto apprezzato “il racconto del dramma di due giovani senegalesi che partono verso l’Europa attraverso il Mediterraneo” e lo spagnolo Domènec Ruiz Devesa, che l’ha definita “un’opera importantissima, potentissima, che dovrebbe essere diffusa e proiettata in tutte le scuole del continente”.

Ai complimenti di molti dei convenuti che gli hanno tributato un lungo applauso, il regista ha risposto dicendo di aver voluto “raccontare un controcampo. Siamo abituati a uno sguardo dall’Europa verso l’Africa, io volevo raccontare il viaggio da un’altra angolazione e dal loro punto di vista, orientando quindi la macchina da presa dall’Africa verso l’Europa. Il dibattito politico non mi interessa, è sempre giusto salvare vite in mare, è un principio fondamentale universale”.

Ha quindi espresso la sua volontà di dar voce ai sogni e alle inclinazioni dei giovani migranti in via di approdo sulle coste italiane. “Abbiamo cercato di offrire al pubblico la possibilità di rivivere l’esperienza di questa odissea. Questo film è un documento di storia contemporanea e credo che tocchi le coscienze” ha aggiunto.

Dopo il grande successo ottenuto alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Io Capitano è ora in lizza per importanti riconoscimenti anche oltreoceano. Già candidato come miglior film europeo e miglior regista europeo agli European Film Awards, il film è anche entrato in lizza come candidato italiano per il miglior film in lingua straniera alla 96esima edizione degli Oscar e il regista è già negli Stati Uniti per la campagna per arrivare in cinquina e vi rimarrà fino alla serata degli EFA, a Berlino, il 9 dicembre.

Arriverà nella capitale tedesca direttamente da New York, a testimonianza di un impegno determinato al successo dell’opera anche negli Usa. Quella al parlamento di Bruxelles, infatti, è solo una parentesi nel lungo iter promozionale di Io Capitano. Il cast produttivo ed il regista hanno già raggiunto diverse città statunitensi, tra cui Los Angeles e New York, e sono pronti a tornare in Nord America e in altri paesi d’Europa per proiettare la pellicola, che ha raccolto enormi consensi anche dagli spettatori d’oltreoceano.

Io Capitano di Matteo Garrone è una coproduzione italo belga, Archimede con Rai Cinema e Tarantula con Pathé, Logical Content Ventures.