Flamin’ Hot, Eva Longoria: “Il mio film? Una lettera d’amore alla comunità latina”

La tenacia di Richard Montañez, la sicurezza in se stessa, la sceneggiatura di Linda Chávez e la rappresentazione senza stereotipi: l'attrice e regista racconta a THR Roma il suo debutto nel lungometraggio

Il grande pubblico la conosce soprattutto per il ruolo Gabrielle Solis in Desperate Housewives. Un personaggio che l’ha resa celebre ma che ha finito anche un po’ per ingabbiarla in uno stereotipo. Eva Longoria, però, nel corso degli ultimi dieci anni ha dimostrato di essere molto di più. Una produttrice e regista che, dopo anni dedicati a dirigere serie tv (da Jane The Virgin a Why Women Kill), ha ora fatto il grande salto al lungometraggio con Flamin’ Hot.

Un film, disponibile dal 9 giugno in esclusiva su Disney+, ispirato alla storia vera di Richard Montañez (Jesse Garcia) che, da inserviente della Frito-Lay, ha stravolto l’industria alimentare sfruttando le sue origini messicano-americane per trasformare i Flamin’ Hot Cheetos da snack in un fenomeno iconico della cultura pop globale.

Il tocco di Eva Longoria

Tutti quelli che hanno visto il film, dicono: “È come la tua personalità”. C’è molto cuore e molto umorismo, molto ritmo. È molto energico e di grande ispirazione. H le mie impronte digitali ovunque” racconta la regista a THR Roma. “Ma è stata sicuramente una scelta. Quando ho letto la sceneggiatura originale sapevo che avevamo bisogno di una riscrittura. Ed è per questo che abbiamo assunto Linda Cháves. Adoro la sua voce e il suo tono. E con lei abbiamo parlato molto della mia visione del film e di ciò che doveva offrire. Non poteva essere serio e troppo dolce, ma doveva avere emozione e forza. E Linda ha fatto davvero centro”

Una questione di rappresentazione

“Questo film è una lettera d’amore alla comunità latina” continua Longoria. “È una visione delle nostre belle, complesse e difficili vite. Abbiamo un tale spettro di bellezza nella nostra comunità e volevo mostrarne ogni aspetto. Penso che la risonanza che ha avuto finora la nostra comunità sia stata così celebrativa. Le persone sono così felici di vedersi riflesse sullo schermo in un modo che non è stereotipato”.