Una disputa tra gli eredi dei Ramones è culminata in una battaglia legale, con una parte che accusa l’altra di aver di fatto chiuso la società che controlla i diritti di proprietà intellettuale del gruppo e di aver dato unilateralmente il via libera a un biopic sulla rock band.
Linda Ramone, vedova del chitarrista dei Ramones Johnny Ramone, accusa Mitchel Hyman, fratello del cantante Joey Ramone, di essersi rifiutato di interagire con l’etichetta discografica, i partner di merchandising o i manager della band, impedendo alla società di svolgere le attività operative di base e prosciugando i fondi. La causa sostiene inoltre che Hyman stia trattenendo i dividendi dovuti a Ramone “a meno che e fino a quando lei non acconsenta” alle sue “richieste egoistiche di apportare cambiamenti fondamentali” all’azienda.
La denuncia, depositata presso la corte suprema dello Stato di New York il 19 gennaio, afferma che Hyman “ha sviluppato di nascosto un biopic non approvato e non autorizzato sui Ramones, ha usato proprietà intellettuali dei Ramones sui propri account social personali senza autorizzazione e ha denigrato e minacciato la signora Ramone e altri membri della band online”.
Linda Ramone e Mitchel Hyman sono gli unici azionisti della Ramones Productions Inc, che controlla i diritti di proprietà intellettuale del gruppo, e ciascuno possiede la metà delle azioni della società. Anche David Frey, direttore della società, è citato nella denuncia, che chiede di rimuoverlo e di nominare un curatore fallimentare temporaneo per “impedire l’ulteriore spreco e distruzione della società e dei suoi beni”.
La denuncia descrive una lunga serie di controversie tra le due parti che hanno portato a una situazione di stallo aziendale. Nel 2018, Hyman ha avviato un arbitrato contro Ramone, che ha portato alla presentazione di domande riconvenzionali. È stato deciso che entrambe le parti devono informare l’altra di qualsiasi potenziale accordo o opportunità commerciale entro 48 ore e che ciascuna parte si impegna in sessioni di mediazione mensili. Secondo la causa, un conflitto ha riguardato “attacchi prolungati alla capacità della signora Ramone di usare liberamente il suo nome legale ‘Linda Ramone’ sui suoi account social e in altri modi”.
Nel 2019, una disputa sulla rappresentazione della band in un potenziale biopic è stata portata davanti a un arbitro, il quale ha scritto che i fan “vogliono un film sui Ramones – e per far sì che ciò accada, ogni parte dovrà mettere da parte i propri desideri individuali di fare il film di Mickey o il film di Linda e unirsi per autorizzare la realizzazione di un grande biopic su questa band di importanza storica”. Dopo che era stata emessa la decisione, Ramone ha affermato che Hyman, senza la sua approvazione, ha avviato discussioni con una società di produzione per sviluppare un film basato sulla “recitazione unilaterale di Hyman della storia dei Ramones”.
L’arbitro ha quindi stabilito che la proposta avrebbe dovuto essere sottoposta al consiglio di amministrazione della società e ha richiesto l’approvazione degli azionisti, secondo la denuncia.
“Per evitare qualsiasi dubbio: in qualità di azionista al 50% della RPI, la signora Ramone non avrebbe mai acconsentito allo sviluppo unilaterale da parte dei convenuti di un biopic sui Ramones se tale opportunità le fosse stata presentata con la normale procedura”, si legge nella causa. “Né avrebbe (allora o in futuro) acconsentito all’inclusione di qualsiasi proprietà intellettuale o registrazione della RPI in tale progetto cinematografico”.
Ramone ha accusato Frey di aver comunicato ai partner della produzione l’intenzione di lui e Hyman di aggirare i divieti su un biopic e i diritti di lei come azionista della società, registrando nuovamente i brani dei Ramones e concedendo lui stesso in licenza il materiale da utilizzare nel film.
Inoltre, Ramone accusa Hyman di aver negato l’approvazione dei pagamenti per la distribuzione agli azionisti, al fine di far leva su alcuni cambiamenti strutturali della Ramones Productions.
“Gli imputati hanno tentato di negoziare porzioni delle azioni del signor Hyman nella RPI, per le quali il signor Frey avrebbe ottenuto una commissione”, si legge nella denuncia. “In caso di successo, il loro piano avrebbe permesso agli imputati di rimanere nel Consiglio di Amministrazione di RPI per bloccare la capacità della signora Ramone di far progredire l’azienda, estorcendo contemporaneamente il valore dell’azienda per i propri interessi personali”.
Ramone cerca di estromettere Frey per non aver comunicato con i partner e i fornitori dell’azienda. Secondo la denuncia, Frey ha risposto solo a una frazione delle richieste di licenza inviategli nel 2022.
L’azione legale riguarda, tra l’altro, accuse di violazione del dovere fiduciario e l’arricchimento senza causa, con l’obiettivo di ristrutturare l’azienda. La richiesta è di almeno 1 milione di dollari di danni e di un’ingiunzione che rimuova Frey dalla carica di direttore.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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