“Noi vogliamo fare solo film di mostri”. Nella vita, poi, si può sempre cambiare, ma per il momento Lorenzo Giovenga e Giuliano Giacomelli hanno le idee ben chiare. Vero anche che dopo il precedente cortometraggio in coppia Intolerance del 2020 e l’attuale Ti respiro, ancora in produzione, dovranno per forza finire il cerchio con una trilogia, come ogni filone tematico che si rispetti: “Ma qualche spunto già ce lo abbiamo”. Come la base per il loro primo lungometraggio, prossimo al 2025.
Al loro secondo lavoro insieme – escluso il progetto di documapping Sinfonie Urbane – Documentario sinfonico in tre movimenti – il duo di registi non ha paura che in Italia il genere orrorifico, ma soprattutto delle creature fantastiche, non abbia un mercato. E nemmeno che la vecchia guardia non possa apprezzare i talenti più sperimentali (“A noi che a Nanni Moretti non piacciano i mostri non ci importa affatto”, specificano nel riprendere la polemica del 2021 tra il regista di Caro Diario e la vincitrice della Palma d’oro Julia Ducournau per Titane).
Ti respiro, Jenny De Nucci tra verità e fantasia
Un’operazione, il nuovo Ti respiro, che sporca ancora di più il fantasy – mentre contamineranno di atmosfere post-apocalittiche il loro film a venire: “Un po’ alla The Road di John Hillcoat”. Un escamotage per poter parlare di esseri soprannaturali, prendendo ispirazione dalla realtà. È un influencer la loro protagonista, sia nella storia che, a suo modo, nella vita reale.
Jenny De Nucci, già nel corto Phobia di Antonio Abbate e prossimamente nel film Pensati sexy di Michela Andreozzi, si è messa in gioco offrendo la sua esperienza personale per stendere la sceneggiatura di Ti respiro. Oltre che la sua casa.
“Tempo fa avevo affitatto una casa su Airbnb e la figlia del portiere del palazzo dove alloggiavo aveva cominciato a seguirmi quando mi spostavo”, racconta l’interprete. “Era diventata una presenza talmente costante che mi sentivo osservata anche quando sapevo bene di essere da sola. Un’altra volta, invece, avevo ordinato del cibo a domicilio e dopo che il fattorino aveva completato la consegna mi manda un messaggio. In quel momento fui assalita dall’ansia”. Un rimescolamento delle vicende vissute, una spruzzata di horror e il gioco è fatto. Ti respiro è pronto ad andare in scena.
Il bestiario di Lorenzo Giovenga e Giuliano Giacomelli
“È venuta da me con una proposta che abbiamo poi stravolto – racconta Giovenga sugli inizi del cortometraggio – ma che ha al centro un’intuizione di Jenny”. Un investimento personale e lavorativo per De Nucci, che si cala anche nei panni di produttrice esecutiva del corto (dietro alla produzione del progetto Daitona, Panebarco e Limbo Film, in collaborazione con Not Jennifer e Mnemonica). “Da parte nostra ci piace estrarre attori dal loro ambiente naturale e trasformarli. Come Darren Aronofsky ha fatto prendendo Brendan Fraiser per The Whale”.
Così, aperte le porte del set/casa di Ti respiro, entriamo in un racconto horror di stalking, trasformando sentimenti come il dolore e il superamento del lutto in espedienti per ampliare il “bestiario” che un giorno il duo JAB (così si fanno chiamare Giovenga-Giacomelli) stenderanno, pieno dei loro mostri. Nel frattempo la coppia trasporta il pubblico nel labile confine che si instaura tra realtà e finzione, con la protagonista Mila vittima di messaggi oscuri che riceverà tramite pizze a domicilio e che solo alla fine scoprirà a quale perverso universo appartengono.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma