Dopo The Breakfast Club e Pretty in Pink, Molly Ringwald ha raggiunto l’apice della sua carriera, fino a diventare (quasi) la nuova Pretty Woman. In una recente intervista al The Guardian l’attrice ha raccontato con schiettezza il suo rapporto con il successo hollywoodiano e perché abbia rifiutato un ruolo iconico in Pretty Woman, poi finito a Julia Roberts. “Non mi sembrava che ci fossero ruoli giusti per me”, ha spiegato in una recente intervista. “Quelli che avrei voluto fare, non li ho ottenuti. Ero troppo giovane per certi personaggi. Mi trovavo in una strana fase intermedia”.
Ringwald ha parlato di Pretty Woman, spendendosi in lodi per l’interpretazione di Julia Roberts. “Non mi convinceva molto la storia. Già allora, sentivo che c’era qualcosa di sbagliato”. Il film, diretto da Garry Marshall, è valso a Roberts la nomination agli Oscar come migliore attrice per il ruolo di Vivian.
Molly Ringwald, la carriera oggi
Pretty Woman l’ha rifiutato lei, ma in altri casi Molly Ringwald è stata semplicemente scartata. Il silenzio degli innocenti (1991) e Working Girl (1988) sono due esempi. Ha continuato parlando del successo ottenuto, delle forti pressioni e delle aspettative: “Riconosco di essere una privilegiata, ma avevo bisogno di liberarmi di tutto quello stress. Non ero tagliata per questo, come lo sono invece altri. Alcuni sono eccezionali. Taylor Swift, per esempio. Ma io non mi sentivo a mio agio a gestire certi livelli di popolarità”.
Uno dei suoi ultimi ruoli è in Riverdale, dove interpreta Mary Andrews, la mamma di Archie. Il suo personaggio appare fin dalla prima stagione, ma non è mai molto presente. I genitori di Archie sono divorziati, e quando Fred muore inaspettatamente – personaggio interpretato da Luke Perry – Mary torna in città per prendere la custodia legale del figlio. La serie si è conclusa con la settima stagione.
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