Chiusa la Mostra del Cinema di Venezia si torna a guardare alle sale. Ed è stato un buon weekend, anzi eccezionale rispetto al 2022, con il 216% di incassi in più. Ma il segno resta negativo per quanto riguarda il box office del triennio 2017-19 (13,5%) e lo scorso weekend (9,6%). Non c’è di che preoccuparsi: quando il caldo torrido inizierà a scemare, gli incassi cresceranno, complice una proposta che si arricchirà con titoli di richiamo ogni settimana.
L’horror, intanto, colpisce ancora. Il nuovo tassello dell’universo Conjuring, The Nun 2, si porta a casa in cinque giorni 3.053.000 euro, segnando da giovedì a domenica una media di 7.188 € per schermo. Non è bastato, nel weekend, a superare Oppenheimer, che ha mantenuto il primato, ma questa lotta tra ragione e spiritualità fa comunque bene al cinema. The Nun 2 ha trionfato anche negli USA, con 32,6 milioni di dollari, seguito molto da lontano da The Equalizer 3 con 12 milioni.
Denzel Washington scende dal podio, scalzato da Matteo Garrone con il suo Io Capitano, che ha raddoppiato gli incassi dal sabato alla domenica grazie al traino dei premi vinti sabato sera a Venezia. Vedremo se l’effetto proseguirà nel corso della settimana.
Io, Capitano, portato coraggiosamente in sala in versione originale sottotitolata, è stato l’unico titolo di questa settimana arrivato dalla Laguna. Dando un’occhiata ai film “veneziani” della settimana precedente, L’ordine del tempo di Liliana Cavani si difende bene, arrivando a quasi 350.000 euro complessivi, con un calo del 47% rispetto alla settimana scorsa. Nina dei lupi, nonostante le pochissime sale, appena otto, segna una media superiore ai 1.500 euro, arrivando a 36.000 totali: il film distopico per famiglie di Antonio Pisu meriterebbe forse più spazio, appartenendo a un genere che il cinema italiano non pratica frequentemente.
Già da oggi è in sala Enzo Jannacci – Vengo anch’io, il bel documentario di Giorgio Verdelli presentato fuori concorso a Venezia, mentre mercoledì sarà la volta di L’experience Zola, sempre dal Lido ma nella sezione Giornate degli Autori. Dalle Giornate arrivano anche Le mie poesie non cambieranno il mondo e L’invenzione della neve, entrambi in uscita il 14 settembre, così come il premio speciale della Giuria di Orizzonti Una sterminata domenica.
Ottimi i risultati di Jeanne Du Barry, che supera abbondantemente il milione di euro di incasso. Più che l’effetto Johnny Depp, a premiare il film di Maiwenn è la sua natura di romanzo d’appendice di facile presa.
Nella Top 20 spiccano due titoli di produzione indiana, Jawan e Mastaney, entrambi distribuzioni indipendenti con medie sopra i 1000 euro. E guardando la classifica americana notiamo che Jawan, action-thriller da 2 ore e 49 minuti, occupa la quarta posizione del weekend con più di sette milioni di dollari d’incasso. È un fenomeno da analizzare, ricordando che l’industria cinematografica indiana è seconda, in termini di numeri, solo a quella statunitense.
Ma questa sarà anche la settimana di Assassinio a Venezia di Kenneth Branagh, uno dei pochi titoli forti di una major company, la Disney, distribuito senza la spinta della promozione, con il cast in sciopero. I due film precedenti della trilogia, entrambi diretti e interpretati dal regista inglese, hanno incassato 352 milioni (Assassinio sull’Orient Express, 2017) e 137 milioni (Assassinio sul Nilo, 2022): questo nuovo mistero, ambientato nella città lagunare, unisce al giallo anche tinte oscure che lo potrebbero rendere più intrigante per il pubblico.
L’altro film USA in arrivo nelle nostre sale è Doggy Style di Josh Greenbaum, commedia irriverente e politicamente scorrettissima su un branco di cani randagi decisi a vendicarsi di un umano. Al box office in America ha incassato fino ad ora 22 milioni di dollari, al di sotto delle aspettative della Universal, pur contando su doppiatori d’eccezione come Will Ferrell.
Di seguito, la classifica dei primi 20 incassi italiani nel weekend dal 7 al 10 settembre.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma