“Il Centro Sperimentale è ufficialmente in presidio permanente”. Ad annunciarlo è Sara Narducci, del comitato degli studenti e delle studentesse del CSC: l’occupazione, decisa durante l’assemblea aperta nell’aula magna dell’istituto, durerà fino al 22 luglio. Questa la decisione del comitato studentesco, presa in una sala piena di persone, di associazioni come UNITA e Writers Guild Italia (WGI), e di professionisti dello spettacolo.
Il presidio è organizzato in protesta all’emendamento proposto l’11 luglio dai deputati leghisti Bordonali, Iezzi, Ravetto e Stefani al dl Giubileo. La proposta prevede una forte ristrutturazione del Centro Sperimentale, storico istituto romano, e della Cineteca Nazionale. L’emendamento incriminato è il 12.03, in cui si prevede – de facto – una lottizzazione del CSC, che passerebbe sotto il diretto controllo del governo.
L’autonomia del Comitato Scientifico
“Siamo stanchi della lottizzazione della cultura”, affermano gli studenti durante l’assemblea. Come già segnalato da THR Roma, la proposta di emendamento, oltre alla soppressione anticipata del direttore generale (Marta Donzelli, teoricamente in carica per un altro anno e mezzo), prevede anche un cambiamento sostanziale del comitato scientifico.
“Il comitato scientifico esprime pareri sui docenti e sulla didattica. Fino ad ora ha mantenuto una sua autonomia, e non si trattava di una carica retribuita”, spiegano gli studenti. “Secondo l’emendamento i componenti di questo nuovo comitato verrebbero retribuiti, esponendosi quindi al rischio di ricattabilità. Il comitato scientifico dovrebbe garantire un percorso di studi autonomo e libero da ingerenze di ogni tipo”.
La lottizzazione del Centro Sperimentale di Cinematografia
Stando a quanto si legge nel testo, il comitato scientifico – precedentemente scelto dalla direzione generale della fondazione – diventerebbe di nomina politica. I suoi membri aumenterebbero da quattro a sei, di cui tre espressi dal Ministero della Cultura, due dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e uno del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sulla facciata della struttura, nella giornata di ieri, è stato appeso uno striscione in cui si legge “la cultura non si lottizza, il CSC non si lega”. “Temiamo il rischio di ingerenze politiche anche sulla didattica: dalla scelta dei docenti alla definizione dei piani di studio”, scrivono in un comunicato le studentesse e gli studenti del Centro Sperimentale.
UNITA si schiera con gli studenti
“Vogliamo capire se si tratti di uno scherzo o di un fatto reale. Il progetto per le prossime ore è questo”, dichiara l’attore Paolo Calabresi a THR Roma. L’attore di Smetto quando voglio e Boris è anche consigliere dell’associazione degli attori e delle attrici UNITA, che si è offerta di organizzare incontri di formazione durante il periodo di presidio.
Secondo Calabresi, il fatto che l’emendamento fosse “nascosto” nel DL Giubileo farebbe “parte dello scherzo”. “Perché se li fai, li devi fare bene, devi far credere che sono veri, altrimenti che scherzi sono? Quando avremo capito che è uno scherzo gli faremo i complimenti, perché ci siamo cascati tutti. Ma se non fosse uno scherzo, il CSC, con i suoi organi, sceglierà cosa fare. Ma il mondo dell’audiovisivo e dello spettacolo si muoverà per segnalare a chi di dovere questa assurdità”.
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