Disney e la Florida hanno dei problemi e i parchi a tema potrebbero c’entrare qualcosa. Il colosso dell’intrattenimento probabilmente chiederà di bloccare la causa del nuovo consiglio distrettuale speciale, depositata presso il tribunale statale, fino alla risoluzione del suo caso. Disney e il comitato di supervisione scelto dal governatore della Florida, Ron DeSantis, si affronteranno in una battaglia legale per il controllo del distretto che supervisiona lo sviluppo dei parchi a tema dell’azienda.
La causa, depositata il 1° maggio presso il tribunale statale, che copre le contee di Orange e Osceola della Florida, accusa il gigante dell’intrattenimento di aver messo insieme una “serie di accordi dell’ultima ora” per trasferire i poteri del distretto speciale ora sciolto alla società prima che DeSantis assumesse il controllo del consiglio. L’ultima azione legale mette in discussione la validità dell’accordo di sviluppo, mentre Disney contesta il voto del consiglio e la legislazione che ha dichiarato nullo l’accordo.
Cosa succederà in caso di vittoria della Disney?
Le cause procederanno contemporaneamente, almeno per ora, in un tribunale statale e in uno federale. Se Disney dovesse ottenere una vittoria per quanto riguarda le sue rivendicazioni costituzionali e se il tribunale decidesse che le azioni che minano il controllo del distretto da parte dell’azienda sono inapplicabili, la causa intentata dall’attuale consiglio di amministrazione potrebbe diventare inutile. Al giudice distrettuale degli Stati Uniti, Mark E. Walker è stato assegnato il caso.
La denuncia non contesta le accuse di ritorsione e si concentra invece sugli accordi stipulati da Disney con il precedente direttivo prima che DeSantis ne assumesse il controllo. L’accordo trentennale permette a Disney di mantenere l’autorità di sviluppo sul distretto, con l’approvazione per la costruzione di un altro parco a tema e restrizioni che impediscono al nuovo comitato di apportare modifiche alla vasta proprietà senza l’approvazione dell’azienda. “Questi accordi puzzano di un patto sottobanco – redatto da Disney con l’acquiescenza di un avvocato che rappresentava sia Disney che il Distretto, fissato per l’udienza senza un adeguato preavviso e fatto passare in fretta e furia da un Consiglio controllato da Disney che sapeva che non si sarebbe soffermato a lungo sulla questione”, si legge nella denuncia.
In risposta alle riforme legislative che hanno tolto a Disney alcuni dei suoi poteri, la casa di Topolino ha usato il suo controllo sul distretto e sui due comuni che lo confinano per “approvare” gli accordi, secondo la denuncia. L’attuale consiglio sostiene che quello precedente non aveva l’autorità per concludere l’accordo.
“L’accordo di sviluppo e i patti restrittivi sono pieni di difetti procedurali e sostanziali”, si legge nella causa. “Violano i mandati statutari chiari e inequivocabili che regolano gli accordi adottati dall’RCID. Ma anche i principi consolidati del diritto costituzionale e del diritto comune della Florida”.
Una causa legale molto combattuta
Il nuovo consiglio fa anche riferimento a presunte mancanze procedurali. Sebbene il distretto abbia pubblicato degli avvisi sull’Orlando Sentinel, sostiene che non siano stati comunicati ai proprietari di immobili gli effetti della proposta. Il presidente del Central Florida Tourism Oversight District Martin Garcia ha dichiarato durante la votazione per l’approvazione della causa che l’obiettivo è quello di riaffermare l’autorità di sviluppo sulla società. “Dal momento che Disney ci ha fatto causa, non abbiamo altra scelta se non quella di rispondere”, ha dichiarato.
Nella sua causa, Disney ha sottolineato di essere stata messa alle strette. Ha scritto che “si trova in questa spiacevole posizione perché ha espresso un punto di vista che non piace al Governatore e ai suoi alleati”, secondo la denuncia. L’azienda probabilmente chiederà di sospendere la causa presso il tribunale statale fino a quando Walker, nominato dall’ex presidente Barack Obama, non si pronuncerà sulla validità della legge.
“Nella popolare serie televisiva Stranger Things, il ‘sottosopra’ descrive una dimensione parallela contenente una versione distorta del nostro mondo”, ha scritto Walker. “Di recente, la Florida sembra un Primo Emendamento sottosopra”. In caso di sconfitta, Ron DeSantis potrebbe ricorrere in appello contro la sentenza della Disney. Il ricorso esaminato dalla Corte d’Appello dell’11° Circuito degli Stati Uniti, vede più della metà dei giudici nominati dall’ex presidente Donald Trump.
Disney e l’ufficio di DeSantis non hanno risposto alle richieste di commento. L’ispettore generale della Florida sta attualmente indagando su frodi penali relative a presunte violazioni etiche, come conflitti d’interesse e autoriciclaggio, legate all’approvazione degli accordi di sviluppo. Lo scorso 3 aprile DeSantis ha chiesto un’indagine per verificare la validità dell’accordo.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma