Sta per uscire al cinema Equalizer 3 con protagonista Denzel Washington nei pani di Robert McCall, ex agente dei servizi segreti che, lasciati gli Stati Uniti, si trasferisce in Italia dove finisce per affrontare la nostra malavita. Le scene sono state girate in diversi luoghi della Campania: dai caratteristici paesini della costiera amalfitana al centro di Napoli. Una scelta fortemente voluta dal proprietario della Eagle Pictures Tarak Ben Ammar che ha convinto il regista Antoine Fuqua a scegliere i piccoli ma suggestivi comuni di Atrani, Maiori e Minori come set ideale del loro film d’azione.
Anche Paolo Sorrentino per il suo decimo lungometraggio, che racconta la vita di Partenope, ha scelto Capri e naturalmente la sua città del cuore, dove ha ricevuto sul set la visita inaspettata di Robert De Niro. Napoli – New York è il titolo del nuovo film di un altro premio Oscar Gabriele Salvatores, tratto da un inedito soggetto di Federico Fellini con protagonista Piefrancesco Favino che beneficerà dei servigi e delle maestranze del capoluogo campano. E che dire della serie cult del momento, Mare fuori, che ha racconta le vicissitudini di alcuni giovani ragazzi di strada finiti in un centro di recupero? L’Istituto Penitenziario Minorile che il pubblico da casa ha imparato a conoscere altro non è che la base navale della Marina Militare di Napoli al molo San Vincenzo.
Tutti questi prodotti ricevono contributi dalla Film Commission Campana che oramai riesce ad attirare nel territorio centinaia di produzioni televisive provenienti da ogni dove. Il merito è anche di una tenace presidente, Titta Fiore, che è riuscita nell’intento di far emergere la sua Regione come nuovo polo industriale nel campo cinematografico.
La Film Commission della Regione Campania è ormai diventata l’El Dorado d’Italia per numerose produzioni cinematografiche e televisive.
Non esageriamo. È una struttura che lavora molto sui vari aspetti della promozione artistica, turistica, logistica e professionale. Abbiamo faticato molto nel corso degli anni e adesso raccogliamo i frutti con buoni risultati.
Quante produzioni ci sono in questo momento sul territorio campano?
In un anno ormai viaggiamo sulle 170 produzioni. Abbiamo 13 serie già realizzate o in corso di realizzazione nel 2023. È una cifra record naturalmente che dimostra l’attenzione che c’è per questo territorio, le sue realtà e per tutte le sue potenzialità.
Sorrentino e Salvatores solo per citare due premi Oscar hanno scelto di girare a Napoli.
Esatto. Hanno scelto Napoli per i loro film e noi ne siamo orgogliosi. Poi sarà la volta del nuovo film di Claudio Giovannesi e di Giampaolo Morelli. E ancora altre produzione di cui non posso svelare nulla. Insomma, si viaggia a pieno regime. E questo è il risultato di una lungimirante politica che ha dato alla Regione una legge che prima non c’era.
Ci spieghi meglio.
Nel 2016 è stata fatta la legge regionale per il cinema che ha posto le basi affinché si creasse una filiera produttiva e industriale a cui si aggiungerà in futuro il distretto dell’audiovisivo che sta sorgendo.
Dove nascerà?
Lo stiamo ristrutturando perché il palazzo già c’è, nell’ex base Nato di Bagnoli. Si tratta di 10.000 metri quadrati che avranno una polifunzionalità. Sono divisi per quattro piani, un piano per l’accoglienza delle produzioni, un altro come incubatore delle imprese locali e poi appunto la formazione in partnership con istituti superiori per dei mestieri del cinema, come la scuola di regia e così via. E poi la post produzione digitale e l’animazione.
Molte produzioni lamentano la mancanza di studi in loco. Girano in Campania gli esterni e gli interni altrove
Il cinema è molto cambiato in questi anni. Oramai non ha bisogno di grandi studi. La Film Commission Regione Campania ha allo studio, sempre per conto della Regione, un’ipotesi di fattibilità per un teatro digitale e una piscina per i film ambientati in mare. Inoltre si lavora a una scuola civica per i mestieri del cinema che farà rete con le realtà già esistenti sul territorio.
La famosa piscina che costringe molti produttori a scegliere Malta?
La piscina è un progetto che da molte parti del settore della produzione ci viene richiesta e la Regione Campania appunto sta ragionando su una possibile realizzazione.
La parte del leone è sicuramente Napoli ma gli altri territori?
Non si gira solo a Napoli ma dappertutto. Sulle due costiere per esempio, sia quella del Golfo di Salerno e quella del Golfo di Napoli. Sta per uscire al cinema Equalizer 3 girato nella costiera amalfitana. Nelle isole ci sono molti progetti già portati a termine e altri ne cominceranno. Tutto il territorio è coinvolto. La Reggia di Caserta è diventata praticamente un hub per il grande cinema internazionale. Ci ha girato Tom Cruise, in passato è stata il set di Angeli e Demoni. George Lucas è stato il primo a portare da noi le produzioni di un paio dei suoi film della saga di Star Wars. Ovunque c’è necessità di una produzione oppure una richiesta per dei luoghi adatti alle loro esigenze. A volte li proponiamo anche noi. Come avvenne per Benvenuti al Sud che rivelò le straordinarie bellezze del Cilento.
La sottosegretaria Borgonzoni ha parlato di “giungla” delle Film Commission e che vorrebbe maggior coordinamento, lei è d’accordo?
Io so che c’è un coordinamento e c’è un’associazione delle Film Commission, ma tutto quello che arriva a regolarizzare, a facilitare, a semplificare a noi va benissimo.
Quanto costa alla Regione far girare nel territorio?
Dipende dal progetto presentato naturalmente, perché ci sono produzioni di varia caratura.
Può farci degli esempi?
C’è uno stanziamento fisso per legge di una certa cifra che riceviamo ogni anno. Questa legge prevede poi che i finanziamenti devono essere messi a bando. Le produzioni concorrono a questi bandi e se vincono ricevono i finanziamenti.
Quanti sono i finanziamenti di quest’anno che sono stati messi a bando?
La legge regionale cinema del 2016 stanzia 5 milioni di euro all’anno. Naturalmente tutto questo mette in moto un meccanismo virtuoso perché poi le produzioni dovranno venire, dormire, mangiare. Quindi c’è un ricaduta immediata nei consumi sul nostro territorio.
Avete calcolato l’ammontare di questa ricaduta?
La ricaduta sul territorio è nell’ordine di 10/15 milioni annui. Più del 60 per cento delle maestranze impiegate sono locali.
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