Una conquista durata 15 anni. Nella giornata di ieri, 6 dicembre, i doppiatori hanno ottenuto il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Il settore, che aveva scioperato nel mese di marzo in un’agitazione durata tre settimane e che aveva visto l’interruzione di diverse lavorazioni – tra cui l’adattamento della serie Hbo The Last of Us – da tempo chiedeva ad Anica il rinnovo e l’aggiornamento del Ccnl fermo al 2008.
Il precedente contratto, scaduto nel 2010, ha continuato a essere rispettato come “accordo tacito”, come ha spiegato a The Hollywood Reporter Roma il consigliere dell’Anad (Associazione Nazionale Attori e Doppiatori) Alessio Cigliano, “e in tredici anni non siamo riusciti ad avviare un tavolo delle trattative, che è arrivato dopo i 23 giorni di sciopero di quest’anno e che è stato chiuso in quattro mesi, con la ratifica ufficiale il 3 agosto per gran parte del documento, e poi il 6 dicembre, con la firma di Francesco Rutelli”.
Alla sede dell’Anica di Viale Regina Margherita, a Roma, le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno finalmente raggiunto un accordo con l’associazione di categoria delle industrie cinematografiche e dell’audiovisivo. “Questo ci dà la possibilità di lavorare meglio e di produrre con più tranquillità e serenità, con più arte”, ha aggiunto Cigliano, che ha fatto parte della delegazione sindacale e che ha prestato la sua voce a Jason Bateman e Zachary Quinto.
I doppiatori e il nuovo Ccnl
Tra le conquiste figura il richiesto richiesto adeguamento economico. “Siamo andati avanti per sedici anni senza neanche aggiornamenti Istat, quello che si prendeva nel 2008 si continuerà a prendere fino alla fine dell’anno”, ha spiegato Cigliano, sottolineando che il rinnovo entrerà in vigore dal primo gennaio 2024.
Una delle grandi novità del contratto, inoltre, è un articolo interamente dedicato all’intelligenza artificiale generativa, come segnalato anche nel comunicato congiunto tra i sindacati e Anica. “Siamo riusciti a inserire nel nostro contratto una postilla sull’intelligenza artificiale, peraltro con la condivisione della controparte”, ha detto Cigliano. “Se un’IA doppia un film o una serie, lede il lavoratore ma anche le aziende, e pure lo spettatore”.
“Noi abbiamo inserito una clausola nel quale il text and data mining non è consentito per il machine learning, quindi si può utilizzare la nostra voce per trailer e materiale promozionale per il titolo che stiamo doppiando, ma solo per quello”. E aggiunge: “Al di fuori di quell’ambito, la nostra voce non è riproducibile, campionabile, alterabile, e non può essere utilizzata per l’apprendimento delle intelligenze artificiali”.
Il contratto ottenuto – conclude Cigliano – soddisfa “un elevata percentuale” delle richieste dei doppiatori.
Un settore veloce
Il settore doppiaggio, come riportato dal sito di Videogiochitalia.it, ha subito forti scossoni dall’avvento dello streaming e dell’intelligenza artificiale generativa. Le piattaforme, che hanno aumentato la quantità di contenuti prodotti e pubblicati, hanno di conseguenza accelerato anche i ritmi di lavoro del doppiaggio.
“Più produzione equivale, ovviamente, a più prodotti da doppiare e in tempi sempre più brevi. Molto spesso ci si trova in affanno per cercare di soddisfare delle richieste sempre più numerose e pressanti. Soprattutto poi per i prodotti seriali con gli episodi che escono in contemporanea in tutto il mondo”, ha dichiarato la doppiatrice e voce ricorrente di Natalie Portman e Anne Hathaway Federica De Bortoli al sito.
Sulle intelligenze artificiali generative, in grado di ricreare voci, i doppiatori chiedevano, e hanno ottenuto, più protezione. “È un dato sensibile, e stiamo parlando di tecnologie in grado di prelevare inopinatamente una voce, intervenire su un paio di frequenze cosicché il legittimo proprietario non possa rivendicarla, e poi, molto semplicemente, di venderla, quella voce, e usarla per dire qualunque cosa l’acquirente desideri”, aveva dichiarato Edoardo Stoppacciaro, doppiatore noto per il suo lavoro su Il Trono di Spade (Rob Stark) e Star Wars. The Clone Wars (Darth Maul).
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